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A.A.A. PDL bagnolese cercasi …

di Domenico Nigro ‘82

(Articolo tratto da “Fuori della Rete” 05/2010 – Pubblicato sul sito di “Palazzo Tenta 39″ di Bagnoli Irpino il 13.05.2010)

Domanda a cui ciascuno risponda come vuole: esiste a Bagnoli il Popolo della Libertà? La questione volutamente provocatoria, nasce alla luce delle recenti votazioni regionali: il Pdl è il terzo partito, superato anche dall’Udc, ha perso circa 180 dalle ultime europee (in meno di 10 mesi), e pare essere in generale un corpo estraneo al contesto politico-sociale del paese. Insomma per farla breve, il 27-28 marzo il Pdl ha subito una sconfitta pesante, grave, direi quasi umiliante. Da ex coordinatore, votato (da 60 persone liberamente aderenti al partito) e non nominato dal coordinamento provinciale, questo risultato mi lascia una profonda delusione, per quello che sarebbe potuto (o potrebbe) essere e invece non è. Passare da essere il primo partito al terzo (e per fortuna che la sinistra radicale si è divisa se no forse sarebbe andata anche peggio), arretrare di 180 voti è qualcosa che non può non portare a cercare delle risposte e trovare dei responsabili. In attesa che qualcuno di quelli che pretendono con la forza di avere in mano il partito faccia un mea culpa e provi a prendersi delle responsabilità, mi limito a qualche considerazione. Lo scorso anno, con un partito che andava costituendosi, il risultato delle europee era una grande spinta per il futuro; a questo risultato si era giunti grazie all’impegno di persone che poi sono state brutalmente allontanate. Per la prima volta il centro destra provava ad uscire dal guscio delle amministrative dimostrando che un partito esiste ogni anno per 365 giorni, e non una volta ogni 5 anni per le amministrative. Squadra che vince non si tocca, e invece dopo le elezioni dello scorso anno chi a quel risultato aveva lavorato è stato messo alla porta sotto la spinta di chi alla stessa tornata elettorale non ha partecipato né come uomo di partito né come elettore. Guidare un partito non è cosa facile, specie quando lo stesso è frequentato da persone che non hanno idee, principi, che non si riconoscono nei valori di quel partito, ma sono solo alla ricerca di visibilità, di uno spazio vuoto da conquistare. È un problema di tutto il Pdl, ereditato da Forza Italia: siamo un partito che non riesce a proteggersi da chi non è di centro-destra, che proviene da culture diverse e, non avendo trovato spazio in altre formazioni politiche guarda al Pdl come all’unico terreno possibile per farsi vedere e candidarsi. A Bagnoli per molte persone il Pdl serve solo come facciata per costruire una futura lista amministrativa, per poter governare il paese o meglio solo per poter dire nel 2013: abbiamo vinto. Date le premesse, appare chiaro perché da anni si raccolgono sconfitte e perché 2 anni fa non è stato possibile vedere una lista di centro destra provare a partecipare alle amministrative. Ci sono persone che occupano il partito come se fosse un lascito ereditario; pensano di essere come Berlusconi (che è unico) ma in realtà non riescono nemmeno a sviluppare un ragionamento politico; non hanno capito che un partito ha ragione di esistere in quanto deve stare al servizio della gente, ma al contrario pensano che è la gente a dover stare al loro servizio. Insomma a Bagnoli esistono due anime diverse del Pdl che non corrispondono alla dicotomia finiani – berlusconiani: a dividerci è il rapporto con il paese, da un lato chi pensa che bisogna lavorare per costruire un futuro migliore, dall’altro chi vuole solo vincere (per semplice gusto) e per farlo è pronto a stringere patti con chiunque, specie con chi di professione (politica) fa il ballerino, oscillando tra destra e sinistra in base alla convenienza. Basta vedere da settembre in poi il gruppo che si erige a guida del Pdl cosa ha fatto: la risposta è semplice niente. Basta contare quanti manifesti del PDl sono stati messi in campagna elettorale, quanti incontri pubblici,l’unico organizzato sembrava più una riunione massonica (fatto nel silenzio, senza spettatori). Dove era la voce di queste persone quando si è tenuto l’incontro sulle quote carbonio? Una differenza enorme da un anno all’altro, sia per l’impegno profuso che per la qualità del messaggio politico che lo scorso anno si è riusciti a dare alla gente; questo spiega come mai le regionali hanno riservato una così sonora sconfitta. Potrei continuare ancora a fare considerazioni, a produrre fatti e argomenti. Mi fermo per non tediare chi legge. Mi preme più che altro rivolgere delle domande a chi si dice del Pdl, pretende di rappresentarlo ma continua a danneggiarlo. Mi chiedo: ma quando queste persone cominceranno a fare politica? Quando cominceranno a spiegare cosa vorrebbero fare per Bagnoli, quale futuro vorrebbero costruire? Quando ci spiegheranno come intendono risolvere i problemi? Quando finiranno di farsi dettare la linea politica ( o meglio le critiche politiche) da altri partiti in particolare Udc e Nuovo Psi? Come intendono gestire la costruzione del partito? Attendiamo risposte da un anno. Sperando che non ci ripetano la solita storia del rapporto che lega chi scrive con l’amministrazione, che chi vota An non vota a destra (una delle cose più ridicole mai sentite) ecc ecc. Chi vuole fare politica e rappresentare un partito deve delle risposte, deve dire cosa vuol fare altrimenti è meglio che vada a casa e lasci spazio ad altri. Del resto, dopo le regionali questa sarebbe l’unica cosa da fare per evitare altre umiliazioni al Popolo delle Libertà.

Articolo, A.A.A. PDL bagnolese cercasi, Domenico Nigro 82, 02.05.2010

                                                                                                       

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