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In un burrone dei Monti Picentini, salvato dall’uomo l’ultimo lupo

11.03.2011, Il Mattino (Virginiano Spiniello)

Sui monti Picentini, tra Salerno e Avellino vive ancora il lupo. È ufficiale. Un giovane maschio di trenta chili, due anni, probabilmente inseguendo la sua preda, è scivolato mercoledì in un burrone ferendosi gravemente. Questa volta, però, l’uomo non si è confermato come il suo peggior nemico, il suo concorrente più spietato. Mario Kalby, naturalista dell’Associazione Studi Naturalistici e responsabile del Centro di recupero e riabilitazione della fauna selvatica di Montella è stato prontamente allertato dal Comando Forestale di Acerno che ha recuperato il lupo a valle, presso Olevano del Tusciano in provincia di Salerno, su segnalazione di due boscaioli.

«È un evento eccezionale – conferma Kalby – per una serie di ragioni. Innanzitutto è un evento rarissimo recuperare un lupo adulto. Sono animali che percorrono anche cento chilometri in una notte e il ritrovamento ci conferma la sua presenza sull’Acellica. Adesso potremo prelevare un suo campione di dna e inviarlo alla Banca dati nazionali del Lupo dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale diretta da Ettore Randi. I boscaioli hanno subito segnalato l’avvistamento alla Forestale di Acerno che ha operato con abnegazione e in condizioni estreme imbracando il lupo su una lettiga e inviandolo al primo soccorso a Battipaglia. Avevamo già soccorso nel 1999 – e poi liberato dopo averlo riabilitato – un cucciolo di lupo a Montella, non sappiamo però, ancora, quale sarà il destino del nostro lupo dei Picentini».

Il veterinaio Sabatino Troisi, pioniere da oltre venti anni nella riabilitazione di fauna selvatica, spiega che «l’animale si va lentamente riprendendo anche se ci sono segni di una grave condizione di shock, la prognosi è riservata; c’è, poi, una importante frattura al gomito e si sta valutando di operarlo visto che sta recuperando». Il Centro di Montella fa capo all’Osservatorio della Biodiversità di Nusco. «In questo momento – conclude Kalby – stiamo lavorando a nostre spese. Siamo il deposito finale di tutti gli animali delle province di Avellino e Salerno e non so fino a quando avremo la forza di continuare»

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Dal corrieredelmezzogiorno.it – 10.03.2011

Lupo grigio ferito nei boschi di Olevano,localizzato e salvato del corpo forestale

Esemplare maschio, aveva una zampa fratturata e una spalla lussata. Operato al centro veterinario di Melito

Aveva una zampa fratturata il lupo ungherese salvato dagli uomini della forestale a Olevano sul Tusciano. L’esemplare maschio di circa due, tre anni vagava ferito tra i boschi di località Stagliata. Oltre a una frattura scomposta alla zampa anteriore sinistra, gli uomini del corpo forestale hanno riscontrato anche la lussazione della scapola omerale. e insieme al responsabile veterinario dell’Asl di Battipaglia, si sono adoperati per trasportarlo al locale centro veterinario dove gli sono state praticate le prime cure.

GLI ESAMI E L’INTERVENTO – I successivi esami radiografici, pur confermando le fratture precedentemente diagnosticate, hanno scongiurato ulteriori problemi. L’esemplare di lupo ungherese è stato trasportato presso il centro veterinario di Melito, nel Napoletano, per essere sottoposto a un intervento chirurgico per la rimozione della frattura alla zampa. Il mammifero di lupo, canis lupus lupus, comunemente noto come lupo ungherese, è in assoluto la sottospecie più diffusa del lupo grigio che vive in quasi tutti gli Stati europei. Si tratta di una specie protetta che gode del programma di salvaguardia internazionale.

                                                                                                       

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