Testa di barbabietola
16.02.2018, I versi di Rocco Dell’Osso (da “Fuori dalla Rete” – Gennaio 2018, Anno XII, n.1)
C’è stato un tempo in cui a Bagnoli Irpino, nel periodo di carnevale, compaesani gioiosi e spiritosi, preparavano e declamavano componimenti in versi per prendere in giro autorità e personalità di rilievo del paese. Un po’ come facevano i legionari romani al seguito del trionfo dei grandi condottieri. Un modo scherzoso e burlesco per farli restare con i piedi per terra, nel loro momento di massima esaltazione.
Purtroppo, non avendo questa capacità, ed in verità anche per penuria di personalità di rilievo da prendere come ispirazione, ho dovuto fare appello alla mia fantasia, immaginando un personaggio improbabile (ma non troppo) nella routine paesana.
Probabilmente molti di noi riconosceranno qualche tratto distintivo (per non dire difetto) del proprio carattere; il quale magari, a ben vedere, risulterà addirittura tipico di buona parte dei bagnolesi.
In questi dieci anni di PT39, prima come redattore del giornalino e successivamente da semplice articolista, ho avuto modo di materializzare che il bagnolese medio non ama leggere articoli troppo prolissi; ho ritenuto quindi opportuno pubblicare una versione condensata, rimandando ad una prossima occasione la pubblicazione integrale.
Testa di Barbabietola comunque non esiste, vuole essere semplicemente un’allegoria di sintesi, espressione della comunità paesana. Una presa in giro collettiva per non prenderci troppo sul serio;
Ciò detto, se nonostante tutto qualcuno vorrà identificarsi nel personaggio e ritenersi il principale oggetto delle rime, vuol dire semplicemente che ha una fantasia più fervida della mia.
TESTA DI BARBABIETOLA
(Short Version)
*****
Appare alquanto strano e stravagante
che la barbabietola possa essere pensante.
Sicuramente ottimo alimento per porcelli
da farne poi sasicchi e friarielli.
Omissis…
T.d.B. è un sì strano soggetto,
convinto d’esser senza alcun difetto;
che abbia torto oppure ragione,
l’imperativo è vincere la discussione.
Omissis….
Passeggia ciondolando qua e la,
perché nun tene nienti ra fa,
spicca un italiano tirolese,
il novello Petrarca bagnolese.
*
L’ideologia politica è la sua stella,
sempre sta con il giornale in su l’ascella,
s’atteggia a grande intellettuale,
ma tonto resta tale e quale!
*
Su sé stesso spesso riflette,
sinapsi e neuroni talvolta connette,
formula ipotesi, altera il nervo,
il suo dilemma, padrone o servo?
*
Chiacchiera, pettegola, sentenzia sulla gente,
ad ascoltarlo a tratti è pure divertente;
pensa di redarguire in modo razionale
palesando invece un danno cerebrale.
*
Parla, parla, come un deficiente,
parla ma non dice niente.
Parla, parla, fino a ci sfinire,
ma non tiene niente da dire.
Omissis….
Nà vota appuntamento fisso a la cantina,
indifferentemente Nuccia Manzi o Fr’tt’llina;
ma guarda la vita com’è stramba,
oggi appuntamento fisso al Pub Caramba!
*
I soldi sotto la mattonella,
gli interessi sono a zero: mannaggia la stella!
E r’ sti soldi mò che n’aggia fa?
Va a finì ca m’laggia jucà!
Omissis….
Essere semplice, prima perplesso,
col tempo evolve, diventa complesso,
nel suo reticolo di relazioni,
fatti di scambi, di connessioni.
*
Filava con l’amico e l’ha perduto,
per uno scudo si è poi venduto,
si crede scaltro, si crede un leone,
altro non è che un gran buffone.
Omissis….
Forte e deciso come l’asino di Buridano,
sul ponte di comando, irto come un capitano;
dubita, tentenna, proprio non si decide,
fino a quando il dubbio non l’uccide.
Omissis….
Avrà infine T.d.B. pur anche un nome?
Magari anche un soprannome?
Non vogliamo offendere il campione,
ma chi sarà mai il gran testone?