Torna la neve in appennino! In attesa di…
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06.02.2018, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)
L’inverno potrebbe cominciare ….
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Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato un editoriale che parlava della tendenza meteo per il mese di febbraio. Dallo stesso si evidenziava che dopo metà mese, e soprattutto in terza decade, l’Europa potesse vivere una fase fredda e nevosa.
Anche la nostra penisola poteva essere interessata in un certo qual modo da questa eventualità. Anticipavamo anche che una prima discesa di aria fredda l’avremmo avuta in questi giorni. Sostenendo, fra l’altro, che certe città europee avrebbero vista la neve. Parlavamo di Parigi. Puntualmente abbiamo avuto il relativo riscontro.
In questa fase l’Italia restava ai margini e avremmo avuto degli episodi temporanei che avrebbero portato anche qualche nevicata a bassa quota al nord e sulle colline del centro-Italia. A quote un pò più alte al sud. Questo tipo di tempo continuerà ancora per diversi giorni (su questo faremo un aggiornamento nel fine settimana).
Ma quale sarebbe la causa che favorirebbe una manovra atmosferica che potrebbe condizionare, e anche pesantemente, la parte finale dell’inverno 2017-18?
Alleghiamo la mappa che sostanzialmente ci fa capire da dove partirebbe la manovra che potrebbe portarci a quello che abbiamo sostenuto in apertura di editoriale.
Praticamente parliamo di un evento in stratosfera.
Spesse volte, nella fase finale di una stagione invernale, ci siamo trovati difronte a dei riscaldamenti che vengono chiamati anche “stratworming”. Gli effetti di tale fenomeno potrebbero riversarsi nella troposfera e condizionare il tempo al suolo. In sostanza il VorticePolare subisce attacchi da flussi caldi dalle quote basse troposferiche ed è costretto a riversare il freddo ( o gelo) che ha nella sua zona (il polo), verso l’Europa.
Quest’anno ci troviamo in una situazione particolare. I suddetti riscaldamenti sono cosi forti che andranno a dividere il VP in due lobi distinti. Uno sulla zona euro-asiatica e l’altra in quella canadese. Questa manovra è chiamata “split”.
Addirittura il VP andrebbe a disintegrarsi. Questa ultima situazione si verifica sempre a marzo inoltrato ed è propedeutica all’inizio della primavera. Quest’anno abbiamo un netto anticipo.
Questo cosa potrebbe significare?
Il freddo si riserverebbe al suolo almeno un mese prima della normalità. Chiaramente trovandoci ancora in pieno inverno, il clima ne risentirebbe e le conseguenze fredde si allungherebbero anche nel mese di marzo (o almeno a una parte di esso).
La spiegazione tecnica che abbiamo voluto portare all’attenzione dei nostri lettori è finalizzata a far capire, in maniera più facile possibile, cosa succederà nelle prossime settimane. Che poi l’Italia possa essere interessata in un modo o nell’altro, o magari stare ai margini di tutta questa manovra atmosferica, lo capiremo dai prossimi giorni.
E noi non faremo mancare i nostri aggiornamenti che potrebbero essere anche molto interessanti.