29.12.2017, Articolo di Luciano Arciuolo (da Il Quotidiano del Sud)

Nel marzo 2017, dopo che gli USA avevano messo al bando prima i cittadini provenienti da alcuni paesi arabi e poi i dispositivi elettronici durante i voli, la compagnia aerea della Giordania (Royal Jordanian Airlines), cogliendo la palla al balzo, diffuse tra i propri passeggeri una sorta di catalogo di proposte su come trascorrere il tempo, durante i voli intercontinentali, non avendo Internet a disposizione.

Basta scorrere l’elenco per rendersi conto di cosa è diventata la nostra vita, nell’era della connessione continua alla Rete.

1.- Leggere un libro;
2.- Godersi un leggero spuntino;
3.- Salutare il vicino;
4.- Meditare;
… 6.- Apprezzare il miracolo del volo;
… 11.- Analizzare il significato della vita; …

E’ incredibile, ma chi ha stilato il dodecalogo ha colto nel segno. Veramente nella società iperconnessa di oggi queste sono cose che facciamo sempre di meno, pur essendo semplici. Il nostro contatto con Internet è ormai diventato pervasivo e le statistiche che si sono occupate del fenomeno danno un quadro veramente preoccupante. Esse ci dicono che, ad esempio, sono circa 31 milioni (più della metà della popolazione) gli italiani che utilizzano il collegamento ad Internet da tutti i dispositivi elettronici (pc, laptop, smartphone …). Non solo: in media un italiano naviga per circa due ore e mezza al giorno e circa 27 milioni di persone lo fanno utilizzando solo il cellulare. E, a proposito di smartphone, più di 40 milioni di abitanti del nostro meraviglioso paese lo controllano entro un quarto d’ora dal risveglio, mentre sono “solo” 37 i milioni di nostri connazionali che lo guardano, come ultima cosa da fare prima di addormentarsi.

Non ci dobbiamo meravigliare di questi numeri impressionanti. Sono perfettamente in linea con quello che succede negli altri paesi del mondo. In Italia, anzi, le percentuali descritte sono leggermente più basse.

Questo e’ un fenomeno da osservare ed analizzare con calma, ma anche con profondità. Perché Internet è senz’altro libertà, ma può diventare anche un luogo pieno di rischi, sia dal punto di vista dell’equilibrio psico-fisico (soprattutto per i bambini) sia perché la Rete veicola di tutto, ma proprio di tutto: anche cose orrende e pericolose per gli individui e per le nostre società, sempre più complesse e difficili da governare. Ma su questo torneremo in un’altra occasione.