08.12.2017, Articolo di Clotilde Meloro (da “Fuori dalla Rete” – Novembre 2017, Anno XI, n.5)

Come già sappiamo, l’arte è uno dei tenti modi di raffigurare la realtà. Ogni artista ha un suo modo di raffigurarla. Un tipo di arte che ha “rivoluzionato” è l’arte concettuale, nata intorno agli anni ’60 ed ha sovvertito completamente il concetto di arte radicato fino a quel momento. Infatti fino ad allora le arti venivano apprezzate dalla società in base alla loro qualità e alla bellezza. Gli artisti di questa nuova corrente imprimono un radicale cambiamento sostenendo che l’arte non risiede solo nella bellezza estetica delle opere finite, ma nell’idea, nella parola o nel pensiero che è il fulcro che induce alla realizzazione dell’opera. Essa rifiuta l’immagine che si presta ad essere apprezzata dalla società di massa e sostituisce la rappresentazione con l’intenzionalità che costituisce l’opera artistica. Essa si risolve così nell’analisi del linguaggio artistico e del sistema di segni che la compone, realizzata attraverso abbozzi, scritti, fotografie, tavole, registrazioni sonore e altri documenti.

Rientrano in questa corrente il gruppo inglese di Art Language, il francese Venet, l’olandese Dibets, gli italiani Agnetti, De Dominicis ecc…

Negli stessi anni, suscitano grande clamore anche le esibizioni della Body Art, perfettamente allineate con la sensibilità artistica dell’epoca. Nella Body Art l’opera è costituita dal corpo umano esposto, attraverso il quale l’artista riesce a riprodurre emozioni e sentimenti. Col passare degli anni la Body Art si sta diffondendo in tutto il mondo sotto varie forme, da quelle temporanee come il Body Painting e la Nail Art, a quelle permanenti come Piercing, Tatuaggi e Branding.

BODY PAINTING: IL CORPO DIVENTA ARTE

Una delle forme di Body Art più conosciute è il Body Painting: la tecnica di produrre disegni artistici sul corpo umano attraverso l’utilizzo di colori acrilici, tempere o hennè, è molto simile ad un tatuaggio ma a differenza di quest’ultimo ha una durata temporanea.

È il corpo umano a diventare tela in movimento, che sviscera sensazioni impresse nella naturale armonia delle movenze che in perfetta simbiosi con il colore diventano immagini che riproducono il fervore di un’epoca in continuo movimento ed evoluzione.

Ancor più forte è la scelta di immortalare come un quadro attraverso l’occhio vigile di una macchina fotografica un’espressione artistica di per sé fugace, è soggetta indubbiamente ad un giudizio critico. In un clima di fugacità dominato dalla fuggevolezza della comunicazione a portata di click, spicca la voce artistica di molti fotografi impegnati in progetti di ampio respiro atti a dar vita ad un’opera di Body Painting che riproducono al meglio e con ironia le problematiche ed i temi della nostra epoca.

Ritengo personalmente che la Body Painting come forma artistica vada notevolmente valorizzata in quanto espressione dell’individualità artistica del pittore, alla ricerca di stimoli sempre nuovi. Attualmente infatti molti artisti decidono di lanciarsi in vere e proprie sfide in cui l’obbiettivo va ben oltre dalla vera rappresentazione della modella, è consiste nel mimetizzare la stessa con lo spazio circostante al fine di creare una perfetta commistione.