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Il sindaco Nigro: «Seggiovie al primo posto nel Progetto Pilota»

08.11.2017, Il Quotidiano del Sud

Il primo cittadino replica a Giannoni: “Nel Progetto Pilota anche un accordo per le Seggiovie”.

Laceno-iimpianti-scistici-seggiovieDopo la notizia dell’assunzione da parte del Comune di Bagnoli Irpino del legale con studio a Roma Vincenzo Barrasso, che si dovrà occupare della vertenza Seggiovie del Laceno, la società “Ing. Marzio Giannoni e C. s.a.s.” ha risposto con una nota stampa.

In essa, i gestori attuali degli impianti di risalita del Laceno attaccavano il primo cittadino di Bagnoli Irpino: «Alla fine si è capito che il sindaco non ha capito – si legge nella nota – Dobbiamo prendere coscienza che si è scambiata una opportunità inserita in un contesto ampio,  come quello del Progetto Pilota, con il libro dei sogni dal quale il sindaco Nigro attinge le sue convulse intuizioni».

L’accusa, nello specifico è «quello di prendere per buono e per oro colato il Progetto Pilota che nell’Accordo di Programma Quadro prevede per il Turismo 17 milioni di Euro».

 A queste affermazioni Filippo Nigro replica prontamente: «Lui dice che il Progetto Pilota è un sogno, ma io credo che è lui che sta sognando. Il Progetto Pilota adesso decollerà e prenderà quota con tutte le progettazioni che abbiamo pensato.

Nell’Accordo di Programma Quadro del Progetto Pilota – prosegue Nigro – c’è infatti una progettazione che comprende le Seggiovie del Laceno, con il lago e le grotte del Caliendo».

L’ulteriore accusa, a mezzo stampa, fatta da Giannoni al primo cittadino di Bagnoli Irpino, è quella che riguarda i lavori per i nuovi impianti «che a conti fatti, non potranno avere inizio prima di duo o tre anni, da quando il Comune, che non mostra alcuna iniziativa per sollecitare il finanziamento presso gli Uffici della Regione, si deciderà ad attivarsi».

La replica del sindaco Nigro è però chiara: «Lui deve capire che adesso ci deve dare le aree per attingere a questa opportunità, altrimenti ce le prendiamo noi. Le seggiovie – sottolinea Nigro – sono al primo posto nel Progetto Pilota per quanto riguarda il turismo, con milioni a disposizione. Secondo il concessionario – conclude il primo cittadino di Bagnoli Irpino – ci deve essere il decreto e poi la consegna delle aree; in realtà non è così, perché se non si consegnano al Comune prima le aree, non si arriva alla fattibilità del progetto e se queste non sono in possesso del Comune, i soldi stanziati vanno da un’altra parte».

                                                                                                       

1 Commento »

  • pietro pagnini scrive:

    Dopo quattro anni e mezzo di Consiliatura è stato ribadito, per l’ennesima volta, che per progettare e accedere ad un futuro finanziamento la condizione vincolante è il possesso dei beni e delle aree oggetto di investimenti. Con ciò è stata confermata, per l’ennesima volta, la mancanza di “imminenti” finanziamenti per l’ammodernamento delle seggiovie del Laceno.

    Il finanziamento non c’è e, se tutto andrà bene, per ottenerlo ci vorranno anni, nel frattempo le seggiovie rimarranno chiuse..!

    Ho l’impressione che qualcuno sta nel pallone e non sa più come uscirne e, cosa sorprende, è la mancanza di chiarezza, sopratutto da parte di chi ha titolo per dirimere la questione, sia sull’esistenza e sulla consistenza del finanziamento, previsto nelle così dette “schede del piano specifico”, ultimamente affiancate al progetto pilota, sia sui tempi dell’ipotetica attuazione.

    Altra questione interessante da dirimere è la seguente: in alcuni interventi fatti dal sindaco, sono richiesti solamente gli impianti e non l’intera concessione, tra l’altro indivisibile. La stessa è onnicomprensiva degli impianti, delle piste da sci, dei rifugi, della Baita Solarium, del Nolo Sci, del Mercatino, del Maneggio, del Campeggio. Perché si nominano e si richiedono solo gli impianti…..!?

    Per quel che mi riguarda sarebbe opportuno redigere un progetto di rinnovo di tutta la stazione sciistica del Laceno, la quale è tutta datata di oltre quarant’anni di attività.

    Detto ciò, che escamotage è quello di tentare il rinnovo dei soli impianti, c’è qualche cosa da salvaguardare ?

    Infine sono convinto che entrare in possesso dei beni e delle aree oggetto di finanziamento, comporterà un’acquisizione onerosa della concessione. Bando agli atti di generosità o altre fantastiche azioni coatte senza titoli e motivazioni.

    Un’idea me la sono fatta, mantenere l’attacco al concessionario per accreditarsi una possibile ricandidatura e nello stesso tempo salvaguardare specifiche attività ..!

    ….. ELETTORALI

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