Seggiovie, lo scontro finisce a carte bollate
05.11.2017, Il Quotidiano del Sud
La querelle seggiovie tra comune di Bagnoli Irpino e la società “Ing. Marzio Giannoni & C. sas” sembra ad un punto di svolta.
L’amministrazione guidata dal Sindaco Filippo Nigro con una delibera di giunta ha individuato nella persona dell’avvocato Vincenzo Barrasso, con studio in Roma, il legale che dovrà occuparsi come supporto al Rup (Ruolo Unico del Procedimento) dello sgombero delle aree per accedere al finanziamento.
Il fatto: la richiesta di sgombero emessa tramite delibera di giunta, il 27 marzo scorso chiedendo ai gestori di consegnare le aree per accedere a quei fondi stanziati nel progetto pilota.
Il Comune di Bagnoli Irpino certificava la volontà di far ritornare le aree comunali in suo possesso, passando per vie legali. Già dal 2000 una richiesta al Gestore degli impianti di risalita, di lasciale il suolo comunale e quindi di non rinnovare la fidejussione bancaria che prevedeva una concessione di 29 anni rinnovabili per altri 29.
Il sindaco di allora aveva deliberato di non rinnovare la concessione, ma la società Giannoni si era rivolta al Tar di Salerno, prima e al Consiglio di Stato poi.
La vertenza in Consiglio di Stato ha avuto un fermo fino al 14 marzo scorso, quando il Comune ha presentato un’istanza di prelievo. Il Consiglio di Stato ha così presentato l’avviso di effettuare l’udienza pubblica in merito che si svolgerà, come dichiarato anche dal primo cittadino il 1 febbraio dell’anno prossimo. Gli impianti di risalita, fermi dal maggio scorso, possono entrare nelle progettualità del progetto pilota, solo se il comune ne è a disposizione.
Il sindaco Nigro aveva ipotizzato che la società Giannoni, non più in grado di gestire le seggiovie nel 2017, aveva colto la palla al balzo con la richiesta di sgombero. La questione è arrivata ad un punto in cui il Comune di Bagnoli Irpino ha bisogno delle aree subito anche perché con l’ultima firma apportata dal Ministero delle Infrastrutture, il Progetto Pilota sta per prendere vita.