Seggiovie, Nigro e Pro Laceno incontro accettato
15.10.2017, Il Quotidiano del Sud (di Giovanni Nigro)
Sul Laceno si ritorna a parlare di Seggiovie ed entra in causa il Comitato Associativo “Pro Laceno” che c on una nota stampa assicura i cittadini di Bagnoli Irpino dell’adesione del sindaco Filippo Nigro a un incontro informativo tra le parti in causa: Comune ed attuali gestori, la società “Ing. Marzio Giannoni e C. s.a.s.”.
Si attende dunque la risposta dei gestori degli impianti di risalita che ad oggi non è arrivata, ma rimane una speranza di dialogo anche nelle parole del presidente dell’Associazione Pro Laceno Giovanni Agosto: «Sono contento che almeno una delle parti ha accettato l’incontro, ma è necessario che anche l’altra parte sia presente a questo importante incontro, per raggiungere un’unità di intenti che è di fondamentale importanza. Faremo questo incontro dopo la Sagra della castagna di fine ottobre presso il centro polifunzionale di Laceno ed invitiamo i cittadini ad esserci».
L’unità d’intenti che potrebbe risolvere, almeno in parte un diverbio che va avanti da mesi, soprattutto da quando gli impianti sono stati chiusi a maggio scorso. Per Agosto la soluzione sarebbe quest’incontro e continua: «Vogliamo che le due parti si parlino per risolvere la situazione, anche se i gestori hanno sempre evitato di dialogare e, secondo noi, non vogliono gestire più le seggiovie pretendendo un rimborso, una buonuscita».
Infatti, che i gestori glissano gli incontro lo aveva dichiarato anche Nigro, il primo cittadino di Bagnoli, rispondendo, da queste colonne, alla lettera inviata dai gestori al Comune la settimana scorsa.
Il Comitato auspica quindi un dialogo per il bene dei cittadini bagnolesi e per i turisti, soprattutto quelli che praticano turismo invernale e ci tiene a ribadire la loro missione di risolvere il problema come associ azione apolitica anche in vista delle elezioni amministrative del 2018.
«Secondo me – conclude Giovanni Agosto – avendo gli impianti chiusi anche quest’ inverno dalle prime nevicate sarà considerato come una prima pietra tombale per il Laceno e non sarà più possibile tornare indietro, ma se invece continueranno a funzionare, aspettando il finanziamento si potrà avere una continuità di affluenza turistica».
Commento su fb di Andrea Maglio:
Forse ci si dimentica che:
1) la buonuscita per fine concessione è comunque dovuta al gestore (secondo c.civile);
2) non credo, come ho sentito in qualche intervista, che il gestore avesse già volontà propria di chiudere gli impianti. Giusto per entrare nel tecnico (sono un appassionato): l’anno scorso di questo periodo erano in corso i lavori ai riduttori di velocità dei due impianti, sostituzione dei cuscinetti delle pulegge, esami magnetoinduttivi e al liquido penetrante, tutti lavori a svariate cifre di €. Inoltre qualcuno dimentica o ignora che tra marzo e aprile di quest’anno erano addirittura in corso le verifiche riguardanti i sostegni secondo legge 203/2015 (vita tecnica impianti a fune) … Non credo che su impianti destinati alla chiusura o addirittura alla demolizione si sarebbero svolti lavori così importanti ( che al massimo si svolgono 1-2 volte nell’arco di vita dell’impianto !)..
Commento su fb di Giovanni Agosto:
Caro Andrea il confronto,il dialogo,la comunicazione, il mea culpa, tante volte nella storia hanno risolto addirittura delle guerre dove hanno perso la vita migliaia di civili. L’ intelligenza, il pensiero, i sentimenti hanno da sempre contraddistinto l’essere umano da qualsiasi altra specie animale. Ed è arrivato il momento di ragionare per il bene di tutti. La speranza é sempre ultima a morire. Perché non crederci?
In riferimento alla buonuscita è giustissima come il risarcimento di spese fatte per realizzare opere. Però per i lavori ordinari non dimentichiamo che la società ha percepito fino a quest’anno contributi regionali che vanno per il servizio del pubblico trasporto di persone al concessionario!