09.10.2047, Il Quotidiano del Sud (di Giovanni Nigro)

Continua la vertenza sugli impianti di risalita fermi da maggio. Il sindaco ricorda le riunioni convocate ma il gestore è stato assente.

Resta alta al tensione sul problema delle seggiovie del Laceno. Il sindaco di Bagnoli Irpino, Filippo Nigro, risponde alla lettera ricevuta dalla Società concessionaria degli impianti di risalita, fermi dal mese di maggio.

«Un concetto molto semplice che gli attuali gestori delle seggiovie del Laceno sembrano facciano fatica a comprendere: condizione indispensabile per accedere ai finanziamenti è la disponibilità delle aree oggetto dell’intervento.. In altre parole, non ci potrà essere finanziamento per le seggiovie se prima il Comune non rientra nella disponibilità delle aree. Per questo, in maniera previdente, il Comune ha chiesto al gestore la restituzione delle aree, invitandolo a “concordare col Responsabile tecnico tempi e modalità di tale consegna”, senza mai indicare scadenze o date precise».

 Il primo cittadino di Bagnoli Irpino, ricorda anche che per portare avanti il progetto il Comune ha bisogno di essere in possesso delle aree, concesse tramite una fidejussione bancaria del 1975 all’allora proprietario Franco Giannoni.

«Abbiamo accolto – continua Filippo Nigro – con favore la sua disponibilità ed abbiamo fissato un incontro per affrontare tutti i problemi. Ma il Concessionario ha ritenuto di non partecipare, né di esibire la documentazione tecnico-amministrativa relativa agli impianti e di non consentire di effettuare lo stato di consistenza».

«Però ha fermato gli impianti». Una cosa tra l’altro annunciata fin dal gennaio 2016, su un sito locale. «Detto, fatto». Secondo Nigro il gestore nell’annunciare il fermo degli impianti già a gennaio 2016 era intenzionato ad effettuare la chiusura da prima e con la richiesta delle aree da parte del Comune di Bagnoli Irpino prima di marzo, ha colto la palla al balzo».

«Ha chiesto – continua Nigro – ed ottenuto proroghe per due anni poiché la vita tecnica era scaduta a fine Maggio 2015, perché non ha eseguito per tempo i lavori necessari? L’USTIF ci dice che l’istanza del 27/04/2017 prodotta dal Concessionario non consente il rilascio del richiesto nulla osta tecnico e che risulta rilasciato solo il giudizio preliminare, oltretutto con prescrizioni non sufficienti per l’avvio delle specifiche lavorazioni».

E ancora spiega il sindaco di Bagnoli: «Il Concessionario proclama ai quattro venti la volontà di collaborare ma poi non si presenta alle riunioni, non fornisce documentazione, ferma gli impianti perché dal 2015 non ha fatto i lavori di revisione necessari e cerca di addossare ad altri le colpe. Impedisce di effettuare lo stato di consistenza, annunciato una settimana prima, ed infine dichiara che se il Comune vuole entrare nella disponibilità delle aree “deve farlo a titolo oneroso”. Sono forse ancora i 4 milioni di euro richiesti qualche anno fa?».

Filippo Nigro conclude richiedendo nuovamente, per tutti, la concessione delle aree per il futuro del Laceno e della comunità bagnolese: «Noi pensiamo che farebbe meglio ad agevolare il passaggio delle aree nella disponibilità del Comune. Ciò eviterebbe ulteriori contrapposizioni e liti giudiziarie e sarebbe la premessa per affrontare in futuro ogni tipo di problema nell’interesse di tutti».

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