LAUDATO SI’ di Papa Francesco
27.09.2017, Email del Parroco di Bagnoli Irpino don Stefano Dell’Angelo
A margine della Conferenza “Uno sguardo al cielo con un occhio al futuro”, conferenza meteo-climatica, tecnico-scientifica e molto istruttiva, sento di unire la mia voce, non di critica o di rifiuto, ma come nota aggiuntiva a ciò che i relatori hanno comunicato in modo perfetto e impeccabile.
Il 24 maggio 2015 fu pubblicata l’Enciclica(*) di Papa Francesco “Laudato si’ sulla cura della casa comune”. Il Papa stesso dice di aver fatto una riflessione , per cui l’Enciclica è:
1°: una presa di coscienza sulla realtà del creato, la casa comune appunto, e
2°: un’analisi lucidissima sulla realtà del danno fatto dall’uomo.
In una prima parte (l’Enciclica è a capitoli, ma per comodità la dividiamo in due parti) il Papa fa come un riassunto educativo della situazione: inquinamento, cambiamento climatico, questione dell’ac- qua, perdita di biodiversità, degrado sociale, iniquità diffusa di indifferenza e presunta impotenza, da cui il richiamo a coltivare e custodire il creato come è scritto nella Bibbia (Gn 2,16).
La crisi ecologica ha radici umane ed è globale!
In una seconda parte Papa Francesco dà alcune indicazioni di soluzione parlando di ecologia integrale:
1)ecologia ambientale, economica e sociale;
2)ecologia culturale;
3)ecologia della vita quotidiana;
4)il principio del bene comune;
5)la giustizia tra le generazioni:
inoltre Papa Francesco offre alcune linee di orientamento e di azione:
1)dialogo sull’ambiente nella politica internazionale;
2)dialogo verso nuove politiche nazionali e locali;
3)dialogo e trasparenza nei processi decisionali;
4)politica ed economia in dialogo per la pienezza umana;
5)le religioni nel dialogo con la scienze.
In conclusione, il Papa dice chiaro che bisogna educarsi ed educare su un nuovo stile di vita, attuare una vera e concreta e reale conversione ecologica, realizzare una “riconnessione” tra l’uomo e il creato, perché preservare – custodire – coltivare, prendersi cura del creato è un dovere di tutti e sono nostro interesse sopravvivenza, esistenza, vita vera e, perché no?, pace e gioia.
Offro a tutti la prima delle due preghiere che il papa propone a conclusione della su “prolungata riflessione”:
Preghiera per la nostra terra
Dio onnipotente, che sei presente in tutto l’universo e nella più piccola delle tue creature, Tu che circondi con la tua tenerezza tutto quanto esiste, riversa in noi la forza del tuo amore affinché ci prendiamo cura della vita e della bellezza.
Inondaci di pace, perché viviamo come fratelli e sorelle senza nuocere a nessuno.
O Dio dei poveri, aiutaci a riscattare gli abbandonati e i dimenticati di questa terra che tanto valgono ai tuoi occhi.
Risana la nostra vita, affinché proteggiamo il mondo e non lo deprediamo, affinché seminiamo bellezza e non inquinamento e distruzione.
Tocca i cuori di quanti cercano solo vantaggi a spese dei poveri e della terra.
Insegnaci a scoprire ilo valore di ogni cosa, a contemplare con stupore, a riconoscere che siamo profondamente uniti con tutte le creature nel nostro cammino verso la tua luce infinita.
Grazie perché sei con noi tutti i giorni. Sostienici, per favore, nella nostra lotta per la giustizia, l’amore e la pace.
Sac. Stefano Dell’Angelo
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(*) L’Enciclica è l’insegnamento ‘ex cathedra’ in quanto successore di Pietro e, per il cristiano cattolico, il Papa non sbaglia in materia di fede e di morale in quanto assistito dallo Spirito Santo: qui abbiamo entrambi gli ambiti perché il creato è opera di Dio e in quanto bene comune la sua distruzione o danneggiamento è peccato.