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Quello che ho “dentro”

di Domenico Bernardo

Nell’assemblea del 18 gennaio 2009 il presidente, Dott. Mimmo Nigro, ha illustrato il programma svolto nel 2008, relativo alle conferenze svolte. Terminato il suo intervento ha dato la parola ai soci. In quella occasione sono stato invitato ad esprimere un parere personale su quello che era stato fatto nell’anno precedente. Colto di sorpresa, sono stato costretto a dire quello che mi venne in mente in quell’istante. Innanzitutto ho fatto presente che il programma svolto nell’anno 2008 era stato un successo e che mai nessun circolo, a Bagnoli, aveva raggiunto obiettivi così positivi.I fatti lo hanno dimostrato. Infatti c’è stata una buona partecipazione agli eventi organizzati e la gente ha apprezzato molto gli argomenti trattati. In questa occasione vorrei fare, in particolar modo, un elogio al prof. Gino Parenti che ha trattato in modo chiaro e preciso la storia di San Domenico e al prof. Aniello Russo per l’impegno profuso nella raccolta dei canti popolari delle nostre tradizioni e per la cura mostrata nella promozione e organizzazione dei vari convegni nel circolo. Dopo ciò ho fatto una breve considerazione sull’esistenza, a Bagnoli, di diversi circoli. E, con il rispetto dovuto a tutti questi, ho fatto notare che la loro funzione non va oltre quella di aggregare persone che hanno ideali, interessi o hobby simili. In parole povere non si vede una partecipazione, un ruolo propositivo nel processo di cambiamento, in meglio, di cui tanto si parla nel nostro paese. A quel punto ho fatto la seguente domanda: “Perché il ruolo del circolo, oltre a quello che abbiamo apprezzato fino ad ora, non può essere anche quello di spronare l’amministrazione a fare meglio e in tempi brevi?” La domanda nasce spontanea. Infatti “Sbagli”, nel passato, ce ne sono stati tanti compreso il troppo tempo perso. Ovviamente non parlo di contrastare il legittimo compito di governo che l’amministrazione ha e deve avere. Si tratta solo di inviare degli stimoli positivi, ponderati e studiati. Ad esempio: perché non organizzare convegni anche su temi legati ai lavori che si fanno o faranno nel nostro comune? Nel nostro circolo abbiamo l’onore di avere molti professionisti e artigiani dei più disparati settori. Allora perché non utilizzare tale ricchezza intellettuale per consigliare i nostri rappresentanti del governo locale? Continuando nell’intervento ho fatto qualche cenno ai lavori eseguiti sull’orologio, nel centro storico e a Laceno. È stato impossibile chiarire, in quella occasione, i tanti aspetti di cui ho parlato, per questioni di tempo. Per tale motivo ho deciso di scrivere la mia opinione per chiarirla e svilupparla meglio. Inizio parlando del CENTRO STORICO. Ebbene si fa tanta propaganda su quello che si vuole fare, vedi volantini pubblicitari fatti da: Comune, Pro Loco, Circolo, ecc… Ahimé, solo chiacchiere. Purtroppo non si riesce a partire. Non si è in grado di effettuare un restauro vero. Anzi, mentre da una parte si parla del recupero del centro storico, dall’altra si continua a distruggere. Si continuano a modificare o a sostituire pezzi antichi del nostro bel paese con pezzi “anticati” che deturpano l’armonia e il contesto del paesaggio. Vogliamo parlare della PIAZZA? Si sono consumati miliardi di vecchie lire per eseguire modifiche su modifiche. Negli anni si sono succeduti continui cambiamenti. Ogni amministrazione ha cambiato il volto della piazza. Non sono stati toccati, fortunatamente, solo gli alberi di elci; tanto per essere chiari, le famose “licine”. Mi porgo ancora una domanda: perché ci sono continue modifiche a questa benedetta piazza? Evidentemente quelle che sono state fatte non sono piaciute. Allora si sono spesi tanti soldi inutilmente e il risultato finale è quello che tutti hanno sotto gli occhi. Non sarebbe stato meglio restaurare quello che i nostri predecessori hanno fatto? Sono state distrutte le cose più belle che c’erano. Guardate le abitazioni ristrutturate! Guardate il palazzo Varricchio! Giudicate voi! Inoltre, dopo tanti anni dal terremoto, la nostra piazza non è stata ancora completata. Mi riferisco ad esempio alla casa dove abitava mia sorella. Sono 21 anni che versa in uno stato di abbandono. Qualsiasi amministrazione avrebbe proceduto in modo coattivo per far portare a termine i lavori. In un paese emancipato culturalmente si mette al primo posto la bellezza estetica del paese, non l’interesse privato e personale di qualche amico! Tanto per cambiare, vogliamo parlare della TORRE DELL’OROLOGIO? Un altro pezzo di storia è andato perso. Non voglio spendere nemmeno una parola sulla scelta estetica che è stata fatta. Voglio solo far notare che prima si sentivano le campanelle suonare. Adesso, chi lo sa, se si sentiranno più come una volta! Inoltre prima, nel periodo invernale, durante la notte i cittadini potevano capire che c’era la neve sentendo già suonare le campanelle, senza affacciarsi alla finestra, perché si sentiva quel tipico suono diverso dall’ordinario, quel suono ovattato. Adesso, con quella copertura …, anche questo evento cosi caratteristico è stato perso. Vogliamo parlare del NUOVO CINEMA? Non ci vuole un esperto in materia, per capire che il progettista ha dimostrato scarsissima professionalità e sensibilità artistica nel realizzare una struttura con stile moderno a ridosso di un pezzo storico del calibro di San Domenico. Vogliamo parlare di LACENO? Ad esempio degli ultimi lavori fatti al muro che costeggia la strada che porta da Bagnoli al lago di Laceno e del muro fatto sull’altopiano Laceno vicino all’entrata per le grotte (vedi foto)? Che senso ha usare quelle pietre che non appartengono al nostro paesaggio? Che spettacolo si vedrà quando si apriranno le grotte con quel muro e quella recinzione metallica? La mia opinione? Una pugnalata al paesaggio! Per me, quei muri, andrebbero abbattuti! C’erano tante soluzioni estetiche. E’ stata scelta la peggiore! Mi chiedo, a volte, cosa lasceremo alle generazioni future. Si sono persi tanti pezzi di storia: il lavandaio al ponte e a San Marco, il mulino antico, la chiesa di San Lorenzo, la fontana del “Moliniello”, solo per citarne alcuni. L’armonia tra il paesaggio e la natura …? Si sta perdendo inesorabilmente. Probabilmente se il circolo organizzerà dei convegni su tali temi, con l’intervento dei soci competenti in materia, non ci troveremo di fronte a questi risultati così pessimi. A proposito, vorrei puntualizzare che quando parlo di esperti non mi riferisco solo a professionisti laureati, ma anche agli artigiani che hanno tanta esperienza … da poter insegnare qualcosa anche a qualche laureato!!! Dico questo perché a Bagnoli di opere pubbliche che lasciano a desiderare ce ne sono parecchie come abbiamo visto. Oggi i miei occhi vedono molte cose brutte. Anche se le cose fatte sono in regola, sotto l’aspetto formale, non significa che siano belle da vedere. Nei paesi vicino questo non succede (vedi Montella e San Francesco; vedi il Goleto). Ci sono dei veri restauri perché c’è attenzione, passione e rispetto delle regole. Se volessi prolungarmi dovrei, come si suol dire, scrivere un libro. Tutto questo è cultura e turismo? Il turista che si volesse fermare a Bagnoli può utilizzare solo le seggiovie. Dopo una buona sciata deve solo andarsene perché non c’è altro. Il LACENO D’ORO Quest’ anno forse si rievocherà il Laceno d’Oro. Verranno tante personalità a Bagnoli e si faranno delle manifestazioni culturali per rilanciare il Laceno. Cosa farà l’amministrazione per rimediare a tutte le brutture che sono state compiute? Ai tempi del “Laceno d’Oro” si vedevano tante belle cose che purtroppo sono state distrutte e non restaurate. Mi permetto, senza presunzione, di fare una raccomandazione agli architetti, agli ingegneri e ai geometri: “Abbiate il coraggio di dire NO! Di rifiutare i progetti che non tengono conto dell’interesse pubblico. Dialogate con la natura e restaurate le cose del passato. Esaltate le risorse esistenti per salvare i nostri luoghi e parlate con artigiani e gente comune che hanno tanta esperienza e possono dare consigli utili per il bene del paese”. Concludendo vorrei sottolineare che dico e scrivo queste cose solo perché amo questo paese e che non intendo offendere nessuno. Colgo ancora questa occasione per invitare anche altri cittadini a dire la loro opinione sui temi trattati. Bagnoli Irpino, aprile 2009

  Articolo, Quello che ho dentro, Bernardo Domenico, 17.04.2009

                                                                                                       

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