Laceno, montagna saccheggiata dai tagliatori abusivi
26.06.2017, La denuncia
Qualcuno, vedendo le foto dello scempio già pubblicate sulla bacheca facebook dell’Ekoclub, si è apprestato a definirlo, ironicamente, il taglio della “Madonna”.
Gli operatori dell’Ekoclub di Bagnoli Irpino, per voce del loro presidente Fulvio Di Capua, lanciano l’allarme: «Il Laceno è stato preso letteralmente d’assalto dai tagliatori abusivi di legna come non si vedeva da anni. Alcune zone dell’altopiano, da Colle Molella ai Canaloni da Piano l’Acernese a Sazzano, sono state brutalmente saccheggiate da pseudo boscaioli che fanno del commercio illegale della legna la loro principale professione. E qui non si tratta di arbusti secchi, “frascedde”, o piante verdi dal diametro irrilevante. Ma di piante di faggio di alto fusto, buttate giù senza remore con l’ausilio dei motosega e trasportate in depositi nascosti per essere successivamente vendute al dettaglio nei nostri paesi».
I volontari dell’Ekoclub di Bagnoli fanno sapere che la loro attività, svolta con passione e abnegazione, e a titolo gratuito, vuol essere di ausilio nella prevenzione e controllo del territorio, oltre che di sensibilizzazione delle istituzioni preposte affinché possano adottare quei provvedimenti necessari a contenere e reprimere questi fenomeni malavitosi. Ribadiscono, inoltre, di non essere alla ricerca di “visibilità” o “altro”, come qualcuno li ha invece maliziosamente accusati quando ad esempio, alcuni mesi fa, sempre la loro associazione denunciò anche la presenza pericolosa di discariche abusive di materiale in amianto sul Laceno.
Nonostante i controlli delle forze dell’ordine e del corpo forestale, nonostante le diverse denunce ed i verbali notificati ai boscaioli sorpresi in flagranza di reato, nonostante la novità della vendita a «prezzo concordato» di legna da ardere ai cittadini residenti, e nonostante le modifiche apportate al regolamento degli usi civici così tanto enfatizzate nel dibattito politico bagnolese, il fenomeno del taglio abusivo del legnatico a Laceno appare oggi – stando almeno a quanto dichiarato dall’Ekoclub e vista la documentazione fotografica a supporto – pericolosamente fuori controllo.
Quello che manca, probabilmente, e che forse è sempre mancato in una parte per fortuna minoritaria della nostra comunità, è il senso civico, il rispetto per il territorio e per l’ambiente, prima ancora dell’osservanza delle regole scritte e non.
Occorre, forse, investire di più sull’educazione civica, partendo dai più piccoli e sperare poi che questi ragazzi crescendo non seguano il cattivo esempio dei loro inqualificabili genitori, i barbari del ventunesimo secolo, il cui ravvedimento pentimento o addirittura il tentativo forzoso di “rieducazione” appare allo stato improbabile se non impossibile. Ed occorre anche che la politica tutta si schieri, senza tentennamenti e senza ipocrisia alcuna, dalla parte della legalità. Sempre!!!
Ma quest’ultima affermazione apparirà all’establishment locale sicuramente lapalissiana.
Mimmo Nigro
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LE FOTO
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LA COPIA DEL BOLLETTINO PAGATO DAL SIG. CETTA SIMONE
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Commento di Mimmo Nigro:
Per correttezza informativa dobbiamo registrare le seguenti novità:
1) la rivendicazione da parte del sig. Cetta Simone della liceità del taglio denunciato dall’Ekoclub con tanto di fotocopia della ricevuta di pagamento effettuato a favore del Comune di Bagnoli Irpino;
2) la riconferma da parte dell’Ekoclub di Bagnoli delle segnalazioni effettuate.Nel caso contestato dal sig. Cetta fanno rilevare, esibendo nuove foto, che ” …non tutte le piante sono regolarmente tagliate altrimenti non ci sarebbe stato bisogno di occultare e mimetizzare i ceppi, come invece è avvenuto”.
Email del sindaco di Bagnoli Irpino Filippo Nigro:
Il taglio della Madonna? No, il tentato scoop fotografico della Madonna
Laceno-tagli-abusivi-legna-giugno-2017-1L’episodio sollevato nell’articolo citato era conosciuto da tempo, tanto è vero che ci sono stati sopralluoghi ed anche l’assegnazione, dietro pagamento, del legname in questione. Ciò significa che si tratta di piante sradicate od abbattute da intemperie, a meno che non si voglia mettere in dubbio l’operato delle forze dell’ordine.
Ma non è questo il punto. I tagli abusivi, l’abbandono di rifiuti, il randagismo. Sono fenomeni di difficile controllo se non nasce una nuova coscienza civile, tesa al rispetto per l’ambiente ed alla sua tutela. Siamo d’accordo, occorre investire di più sull’educazione civica, coinvolgendo anche la scuola oltre che la famiglia.
L’azione dell’Amministrazione è stata rivolta non certo a consentire l’illecito, ma al contrario, a far rientrare nei canoni della legalità abitudini praticate da anni e che erano scoppiate con grave danno per la gente. Con la modifica al regolamento usi civici, infatti, si è disciplinata la raccolta e utilizzo del secco, non del legname verde. E la vendita a prezzo concordato della legna da ardere, oltre a consentire un notevole risparmio economico ai cittadini, rende meno conveniente praticare comportamenti illeciti.
Nonostante ciò il problema purtroppo esiste, e nessuno si era illuso che fosse stato completamente eliminato. Esiste e presumibilmente esisterà ancora, nonostante l’attività diligente e pronta delle forze dell’ordine.
E neanche ci può essere di conforto l’idea che altrove stanno peggio di noi. Su internet ci sono infatti notizie di abbattimento illecito di centinaia di piante, in ogni angolo del paese.
Certo, ci vorrebbero più controlli, ma proprio per questo nessuno ha mai impedito alle associazioni di dare una mano, mettendo in essere azioni di controllo del territorio con la passione ed abnegazione ed a titolo gratuito come abbiamo letto. Non si capisce, però, perchè le segnalazioni di eventuali atti illeciti vengono fatte al Comune se c’è un contributo economico, e sui social e mezzi di informazione in sua mancanza. Una cosa davvero singolare!
E poi si rende un effettivo servizio se invece di segnalare passivamente (ed anche in maniera tendenziosa) ciò che già è avvenuto, si mettessero in atto azioni di prevenzione, tese cioè ad impedire che alcune cose possano accadere. Il volontariato, infine, è un po come la beneficenza. Assume un significato profondo se la si fa con discrezione. Altrimenti ha il sapore del puro esibizionismo.
Ekoclub Bagnoli: Chiediamo maggiore rispetto per il nostro operato
Il comunicato: Dispiace sentire il primo cittadino di Bagnoli esprimersi con tanto disprezzo. La nostra associazione non ha bisogno né di scoop né di mettersi in vetrina. Il nostro intendimento era semplicemente quello di segnalare, all’amministrazione comunale ma anche all’opinione pubblica, il perpetuarsi dei furti di legname (verde) dai nostri boschi.
Vogliamo inoltre ribadire che la “questione economica” sollevata dal Sindaco non centra un bel nulla: le segnalazioni alle autorità competenti la nostra associazione le ha sempre fatte, a prescindere dal riconoscimento o meno di un contributo in danaro. L’ultimo episodio è avvenuto nei giorni di una importante festività locale, la segnalazione sarebbe poi comunque arrivata anche al protocollo del Comune.
Se il pomo della discordia, o meglio della derisione istituzionale, è quella pianta di faggio per la quale ci sarebbe stata regolare pagamento per l’assegnazione, ci teniamo a evidenziare che in quel luogo, località Valle dei Sauci, sono state rinvenute e documentate fotograficamente altre piante abbattute non da naturale sradicamento e/o da intemperie ma dalla mano delittuosa e poco nobilitante dell’uomo.
Le altre foto inviate successivamente a PT39 riguardano la località Sazzano dove sono ancora presenti sul terreno pezzi di tronco e alberi di alto fusto tagliati con motosega e lasciati PERICOLOSAMENTE in piedi in attesa che si possa poi completare “l’opera” e portare a casa la refurtiva.
Visto che la situazione è arcinota all’amministrazione comunale, e non solo, che le nostre segnalazioni sono per qualcuno forse tardive e superflue, come mai le piante in questione non sono state ancora rimosse e sono alla mercé di tutti?
Come mai quando a Laceno si danneggia una panchina o una staccionata nelle aree pic-nic subito sui social si parla di VANDALISMO e quando invece spariscono i pali della staccionata sulla strada Laceno-Lioni, con conseguente pericolosa caduta di sassi e di breccia sull’asfalto nessuno si accorge di nulla?
Come mai solo quando si parla dello scempio ambientale a Laceno, dalle discariche abusive al furto della legna, si prova così tanto fastidio? Sembra quasi che su certi argomenti è meglio che tutti tacciano …
Forse per chi amministra il nostro bel paese sono più importanti e degne di attenzione le “licine” in piazza? A tal proposito, cosa ci possono dire i nostri politici delle “licine” spiantate da Via Roma e trapiantate in via Aldo Moro e dopo poco seccate? A chi dobbiamo riconoscere “il merito” di tal scellerata decisione?
Comunque, a prescindere da tutte le polemiche, noi come associazione (G.P.G. guardie particolari giurate) siamo aperti a qualsiasi confronto o discussione. Non accettiamo, e non accetteremo mai, di essere considerati come dei mercenari in cerca di gloria. Possiamo anche non essere simpatici a qualcuno ma crediamo molto in quello che facciamo. Sul territorio c’è un’associazione, la nostra, dalla quale si può avere aiuto e collaborazione, pretendiamo soltanto il dovuto riconoscimento e rispetto.