Seggiovie, Comune vuole le ‘carte’
07.06.2017, Il Quotidiano del Sud
Bagnoli, continua la querelle sugli impianti di risalita. Nigro: chiesto a Ustif accesso agli atti su documentazione tecnica e amministrativa.
La querelle sulle seggiovie continua, senza esclusioni di colpi. Il Comune di Bagnoli Irpino infatti ha chiesto l’accesso agli atti all’UStif, la divisione, potremmo chiamarla così, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che si occupa di nulla osta e autorizzazioni per gli impianti fissi o a fune.
A comunicarcelo è il sindaco del paese Filippo Nigro: «Qualche settimana fa, dopo l’annunciato stop agli impianti di risalita del Laceno, è stata chiesta alla ditta Giannoni la documentazione tecnica e amministrativa relativa alle seggiovie. Purtroppo senza riscontro alcuno. Di conseguenza, venerdì scorso, l’amministrazione ha deciso di chiedere l’accesso agli atti relativi all’infrastruttura alla stessa Ustif, che ha sede a Napoli».
Un modo, sostiene il primo cittadino, «per capire meglio il da farsi. Sempre fermi nella convinzione di riavere nella nostra disponibilità le aree su cui gli impianti in questione insistono». Senza, infatti, come più volte ricordato dal primo cittadino, non si potrebbe accedere ai finanziamenti del progetto Pilota.
Resta sempre l’incognita della mancanza, nelle schede approvate dal consesso dei 25 e poi dalla struttura nazionale che sovrintende alla strategia aree interne, di un esplicito riferimento a questa sostituzione delle seggiovie. Salvo un più generico riferimento allo sviluppo del Laceno contenuto nel testo della strategia.
Qualcosa di più si saprà alla stipula dell’Accodo di Programma Quadro con Regione e Ministeri competenti, in via di preparazione in queste settimane.
In Comune, di par suo, in una delibera di Giunta della scorsa settimana, ha specificato la volontà di riaggiornare i progetti già esistenti per le seggiovie del Laceno, in modo da riadattarli proprio in funzione dei presunti fondi a cui si dovrà attingere, sempre attraverso la corsia preferenziale dell’Area Pilota.
Il tutto, al netto di un clima di scontro e rottura tra gestore degli impianti di risalita e Amministrazione che, di certo, non aiuta nella risoluzione di questo vero e proprio rebus in salsa bagnolese e altirpina.