Seggiovie, Nigro tuona: “Chiarezza o agiremo anche con lo sgombero”
28.05.2017, Il Quotidiano del Sud
Ecco il progetto consegna aree. Tre nuovi impianti e altrettante piste da sci: esplicito il riferimento all’area pilota.
Riaggiornare il progetto per renderlo candidabile all’interno dell’Area Pilota. Il Comune di Bagnoli Irpino non perde tempo e, solo un giorno prima della chiusura (da ieri) degli impianti del Laceno, fa un ulteriore passo avanti verso la realizzazione di nuove seggiovie.
In una delibera infatti, la Giunta guidata da Filippo Nigro ha predisposto l’utilizzo di circa 23 mila euro che serviranno ad adeguare le progettazioni esistenti in merito al rinnovo degli impianti di risalita della stazione sciistica altirpina (l’ultima risale al 2014, cioè quella messa in campo in vista della candidatura nell’accelerazione della spesa, non andata poi a buon fine).
Nel corpo del documento, l’esplicito riferimento alla Strategia licenziata dall’assemblea dei 25 Comuni del Progetto Pilota (ed approvata qualche settimana fa anche dalla struttura nazionale per le aree interne), nella parte in cui si legge che la “riqualificazione del sistema di offerta turistica dell’Area non può, infine, prescindere da interventi di valorizzazione specialmente rivolti ad uno dei principali attori del territorio, costituto dal complesso turistico montano del Laceno”.
Ad onor del vero l’intervento, a differenza di altri, non figura nelle schede progettuali. Ma l’atto di giunta in qualche modo conferma quanto sostenuto dal primo cittadino, che si è sempre detto sicuro dell’esistenza di uno spazio (anche consistente) per la realizzazione di nuove seggiovie. In più, la delibera delinea in maniera abbastanza puntuale “le cose da fare”. Ossia, quelle inserite nel progetto definitivo da aggiornare.
Innanzitutto, tre impianti di risalita. Due a sostituire quelli già esistenti. Un altro da realizzarsi ex novo sul lato nord del Rajamagra, seggiovia detta “Nordica”. Inoltre si prevede anche la sostituzione delle due sciovie esistenti, più una terza. E tre nuove piste da sci (due collegate alla seggiovia Nordica) e la terza alternativa alla Settevalli Superiore). A breve il calcolo dell’eventuale costo complessivo delle operazioni.
Ma come la mettiamo con le aree, senza la cui disponibilità nessun finanziamento potrebbe essere accessibile? La Giannoni, ad aprile, ha detto di essere disposta alla riconsegna. Anche se, al netto delle missive di botta e risposta (tra condizioni poste e mancati riscontri, raccontati già nelle puntate precedenti), dopo lo stop agli impianti in questo senso tutto è ancora fermo: “li abbiamo invitati a discutere e non sono venuti – afferma il sindaco Nigro – poi, gli abbiamo chiesto la documentazione tramite lettera la settimana scorsa. Ora, aspettiamo qualche altro giorno per verificare se le seggiovie hanno effettivamente chiuso. Se nulla si muoverà, siamo disposti ad eseguire la sentenza Tar del 2008, anche emettendo un’ordinanza di sgombero”.
Il primo cittadino, infine, riorna sull’ammissibilità alla revisione delle seggiovie esistenti. Fu lui, in un recente intervento, a comunicarne la mancanza almeno fino ad inizio maggio, dopo una richiesta di integrazioni da parte dell’ente che si occupa dei nulla osta sugli impianti a fune. Ma proprio in una lettera all’Ustif da parte di Giannoni, pubblicata dal Quotidiano qualche giorno fa, veniva riportato come questo passaggio si fosse compiuto il 12 maggio scorso. “Mi chiedo, a questo punto come avrebbero fatto a fare i lavori di manutenzione in poco più di dieci giorni? Sarebbe stato assurdo” chiude Nigro. strizzando di nuovo l’occhio alla tesi, già sostenuta, del presunto “scaricabarile” sul Comune da parte del Gestore in merito alle responsabilità della chiusura degli impianti. La querelle, insomma, continua. Senza che ancora si intraveda con chiarezza un finale.