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L’oro nero dell’Irpinia: il Tartufo di Bagnoli

16.05.2017, Dal sito www.irpiniamood.it

tartufo-nero-di-bagnoli-irpinoLa biodiversità Irpinia ci regala sia incredibili paesaggi dove si fondono in un armonico contrasto tutti gli elementi naturali, sia specialità uniche che riescono a deliziare e soddisfare i palati anche più raffinati.

Il Tartufo nero di Bagnoli rientra tra le prelibatezze che il suolo irpino dona a tutti noi, scopriamone di più.

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Qualche curiosità sul Tartufo nero di Bagnoli

Il tartufo è un fungo ipogeo che nasce sottoterra in terreni argillosi ad altitudini incluse tra i 1.000 e i 1.750 mt, preferibilmente nei boschi di faggio, ontano, nocciolo e, addirittura, quercia.

Per raccogliere i tartufi è necessario possedere un patentino valido sull’intero territorio nazionale e la ricerca deve avvenire con l’aiuto di un cane addestrato a tale scopo, nei periodi indicati dalla legge.

Purtroppo, in tutta Italia, è molto diffuso il fenomeno di ricercatori di tartufi abusivi che, privi di patentino e di cani ma armati di zappe e rastrelli, distruggono le tartufaie provocandone un irreversibile deterioramento e precludendone il futuro sviluppo.

Questo malcostume, punibile penalmente, provoca inoltre un gravissimo danno ambientale.

Il Tartufo nero di Bagnoli cresce spontaneo lungo le pendici dei Monti Picentini e si caratterizza per un sapore delicato unito a un profumo deciso e fortemente caratterizzato.

Il Tartufo di Bagnoli è particolarmente adatto a essere consumato crudo su primi piatti, carni bianche, uova, formaggi freschi, oppure, lavorato ai fini d’ottenere creme spalmabili e oli aromatici.

I puristi del tartufo, invece, preferisco assaporarlo al naturale, ovvero, tagliato sottilissimo su una fetta di pane.

La Borsa del Tartufo di Bagnoli, una grande occasione per il futuro

Il Tartufo di Bagnoli è l’unico dei nove tartufi commestibili che crescono in Italia a non avere una borsa dettata dalla Camera di Commercio.

La Borsa del tartufo è uno strumento che indica il prezzo medio annuo al dettaglio di questo prodotto nella pezzatura più comune che è quella di 20 gr.

Lo scopo delle borse del tartufo è determinarne un prezzo equo al fine d’evitare, soprattutto, la sua svalutazione.

La mancanza di una Borsa del Tartufo di Bagnoli rappresenta, purtroppo, una penalizzazione sia per le  sue quotazioni sia per la sua diffusione.

Il tartufo è, infatti, uno tra gli alimenti più costosi al mondo, secondo per prezzo al chilo, solo ad alcuni tipi di caviale.

La potenzialità del Tartufo nero di Bagnoli sia  a livello economico che d’indotto è sicuramente ancora inespressa e l’istituzione di una Borsa del Tartufo potrebbe rappresentare un passo avanti per garantirne un giusto prezzo e un riconoscimento a livello nazionale e internazionale.

La rarità del tartufo lo rende, infatti, un prodotto capace di catalizzare un notevole interesse.

Il Tartufo nero di Bagnoli può rappresentare un ulteriore fiore all’occhiello dell’Irpinia per incentivare lo sviluppo del turismo enogastronomico in maniera strutturata e continuativa.

Il Tartufo nero di Bagnoli può, inoltre, attrarre moltissimi turisti con una propensione alla spesa medio-alta e, quindi, le ricadute positive per tutto il territorio sarebbero notevoli.

                                                                                                       

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