Amministrative 2018
03.05.2017, Articolo di Michele Gatta (da “Fuori dalla Rete” – Aprile 2017, Anno XI, n.2)
L’ingegnere, Don Chisciotte e …i mulini a vento!
A circa un anno dalla tornata amministrativa, a Bagnoli Irpino si torna a parlare di liste elettorali. Si cominciano ad affilare le armi nell’intento di arrivare all’appuntamento nelle condizioni migliori per vincere la competizione e succedere all’attuale amministrazione. Comunque diverse sono le incertezze che si presentano a coloro che assumeranno la responsabilità di formare le “squadre” per governare il paese. Fare una lista con gente che elettoralmente porta tanti consensi? O dare la priorità a persone più adatte ad affrontare le problematiche che si presenteranno nei cinque anni di vita amministrativa?
Fare alleanze politiche tradizionali, o preferire scelte più legate alla società civile?
Dare più spazio a presenze femminili e nello stesso tempo a giovani emergenti?
Su questi interrogativi gli “strateghi” politici del paese cercano di coinvolgere più gente possibile e trovare insieme a loro la giusta “miscela” che possa coniugare i diversi obiettivi. E così gli studi professionali, e spesse volte anche i ristoranti, magari lontani da occhi indiscreti, diventano luoghi adatti per discutere e confrontarsi.
Quando per strada incontri l’integerrimo ing. Memoli, ci informa che ormai la “sua” lista è quasi completata. Mancherebbero solo tre o quattro pedine. Quindi diverse persone hanno già deciso di impegnarsi per la comunità? Sembrerebbe proprio di si. L’ingegnere sa bene che alla sua lista si contrapporrà quella dell’attuale maggioranza. E a tal proposito proprio negli ultimi giorni, passeggiando in piazza con qualcuno che ha il “polso” di quello che succede nello schieramento che appoggia l’attuale sindaco, siamo venuti a conoscenza che proprio da quelle parti si fa largo una ipotesi “accattivante”: proporre al paese un trittico di primo piano composto da un sindaco uomo e due donne assessori di cui una vice sindaco. E su questa ipotesi la gente comincia a immaginare tante fantasiose teorie che poi non avranno nessun riscontro nella realtà. Non è neanche da escludere una terza lista. Quindi potremmo trovarci addirittura con una quarantina di persone pronte a “scendere” in campo per dare un proprio contributo al paese… mah! Di recente ho incontrato un caro amico con il quale non parlavo di politica da tantissimi anni. Ha conservato lo stesso spirito con il quale affrontava gli argomenti amministrativi di allora, e nello stesso tempo, nonostante gli anni passati, ho notato in lui una lucidità discorsiva sempre molto incisiva. Costante lettore del sito dell’associazione culturale “Palazzotenta39” l’ho trovato un po’ prevenuto su qualche iniziativa culturale portata avanti recentemente nel paese. Lo stesso ritiene che abbia un carattere politico. A mio parere, si sbaglia. Trovandoci ad un anno dalle elezioni amministrative, secondo lui, diffidare diventa un obbligo. Con gli amministratori, soprattutto di maggioranza, ho pochi contatti. Diciamo che parlo poco con loro. Pensano ad amministrare, e fanno bene a farlo. I pettegolezzi, sostengono loro, meglio lasciarli alla “piazza”. Ma poi incontri tanta gente che sostiene che coloro che vanno sul comune ad amministrare, un po’ tutti, diventano più “riservati” più…”saggi” ma a volte si dimenticano anche del saluto che prima, nella campagna elettorale, non mancava mai. Intanto si fa largo un’altra indiscrezione. Il prossimo sindaco sarà una donna!!!
Subito parte un’accurata ricerca di chi possa essere. Non credo a questa voce. Si sa, fra l’altro, che in un conclave, chi “entra” Papa, ne esce spesso “cardinale”. Quella che invece mi sembra essere più che una impressione, è che la prossima tornata amministrativa si presenterà alquanto “agitata”. Si nota già un evidente clima di riscatto politico rispetto a chi ha vinto l’ultima tornata elettorale. Un po’ quello che successe nella tornata del 2013. Fra l’altro, dalla parte politica pronta a sostituire l’attuale amministrazione, fanno sapere che un vecchio proverbio dice: “Fai comm t’fanno c’a non è peccato”. Per raggiungere la vittoria sicuramente saranno attivate tante strade, e purtroppo è immaginabile che si possa anche “deragliare” rispetto ad una normale campagna elettorale. Invece è augurabile che qualche “mina vagante” venga disinnescata. Qualche gesto in tal senso non solo è augurabile, ma sarebbe indispensabile. Per favorire un clima più costruttivo è pensabile che si metta da parte l’istinto di rivalsa. Nello stesso tempo chi ha vinto la tornata elettorale del 2013 faccia una obiettiva autocritica. Deluso dal fatto di non essere riuscito a “pacificare” il paese, un suo proposito pubblicamente annunciato, oggi il nostro primo cittadino, che recentemente ha riconosciuto che tale suo obiettivo è venuto meno, potrebbe ritagliarsi, all’interno della sua area politica, il ruolo di “traghettatore” favorendo il varo di una lista elettorale composta di gente che sia lontana dai troppi veleni personali che purtroppo sono ancora presenti nella realtà politica del paese. Le aspettative politiche, che pure sono legittime, ma non sempre supportate da riscontri obiettivi, e che sono evidenti in diverse figure rappresentative del paese, e il loro raggiungimento “a tutti i costi” non devono penalizzare il futuro amministrativo del paese. Se per una volta si è capaci di essere lungimiranti, e non guardare solo al proprio orticello, con qualche gesto di umiltà, sempre opportuno, si favorirebbe, fra l’altro, una campagna elettorale rivolta esclusivamente ad una sana e trasparente competizione. Intanto il nostro “ingegnere” è convinto di arrivare al suo obiettivo. Mentre scrivo il presente articolo, lo stesso m’informa che l’ipotesi di una donna sindaco sta diventando più che una indiscrezione. Questo confermerebbe quello che il suo amico del “sabato sera” da tempo asserisce: “potrebbe essere una professoressa a capeggiare la lista che il Memoli ha ormai in “tasca”. Conoscendo bene l’ingegnere, immagino che farà un lavoro capillare affinchè la sua “creatura” possa vincere, anche attraverso un programma che sicuramente coinvolgerà tante persone a lui vicine. Intanto, convinto e imperterrito, continuerà la sua…battaglia. Crediamo che l’obiettivo possa essere alla sua portata. Nello stesso tempo immaginiamo che per raggiungerlo ha bisogno di vari “input” . Arriveranno?
Ultimamente leggendo vari suoi articoli, ci siamo accorti che oltre ad essere un egregio professionista, ha una indubbia preparazione culturale. Impressionanti sono le sue conoscenze storiche che “distrattamente” non avevamo mai colto nei suoi scritti del passato. Proprio in virtù di queste sue enormi prerogative, non vorremmo che si stia dimenticato la storia che vedeva protagonisti Don Chisciotte e i mulini a vento. Di questi ultimi, Bagnoli ne ha “sfornati” tanti. E il nostro amico ingegnere non può permettersi queste clamorose dimenticanze…