29.04.2017, Il Quotidiano del Sud

Gestore convocato il 4 maggio per definire rilascio aree. Nigro replica a Chieffo: “Ha sempre parlato molto e risolto poco”.

Presto un incontro decisivo sulla questione seggiovie. L’amministrazione infatti ha convocato il gestore in comune il 4 maggio per definire il rilascio di aree e impianti, dopo la disponibilità espressa da Giannoni nella lettera seguita alla ormai famosa delibera di Giunta di fine marzo che ha riaperto, di fatto, la querelle.

Intanto a Laceno serpeggia la paura tra gli operatori per la paventata chiusura degli impianti nel caso in cui, una volta ritornati nelle mani del comune terreni e infrastrutture, l’ente non mettesse in campo le manutenzioni da circa 1 milione di euro, come ha avvertito lo stesso Giannoni.

A questo si unisce anche l’assenza esplicita del progetto seggiovie nelle schede appena approvate dall’assemblea del’Area Pilota: «Sulle manutenzioni abbiamo chiesto le carte per capirne di più – afferma il sindaco Filippo Nigro -. Certo, se dovessero chiudere realmente, sarà il gestore a risponderne. Capiamo i timori degli operatori, ma sono anche certo del finanziamento. L’importanza e la necessità di ammodernamento dell’unico polo sciistico campano l’anno ribadita Vincenzo De Luca e Ciriaco De Mita. Poi, in merito alle seggiovie dovranno uscire altre schede».

L’amministrazione – continua – «si sta muovendo per cercare di tutelare il comune e farlo trovare pronto all’appuntamento con i fondi».

Il concetto è sempre lo stesso: senza aree, niente soldi. Resta però l’incertezza sulle tempistiche: chissà se qualcosa di più chiaro su questo punto, niente affatto secondario, verrà fuori il 4 maggio proprio dall’incontro con Giannoni.

Al sindaco chiediamo quindi una replica al capogruppo di minoranza Aniello Chieffo. L’ex primo cittadino ha lamentato l’assenza di una decisione chiara in consiglio, dopo 4 anni, sul caso seggiovie. L’accusa mossa contro Nigro è quella di aver paura di decidere, aspettando, come sempre, cha la manna arrivi dal cielo. E ragionando non su un progetto chiaro e concreto, ma a seconda di come tira il vento: «Di progetti, ricordo, ne abbiamo tre. Bisogna solo aggiornarli e lo stiamo facendo. La verità è che Chieffo ha sempre parlato molto e risolto poco».

Nigro insiste quindi sulla mancata applicazione della sentenza Tar del 2009. Allora, i giudici dichiararono inammissibile il ricorso di Giannoni contro il comune, che si era mosso per tornare in possesso di aree e impianti, in sostanza per avere impugnato l’atto sbagliato. Dopo ben otto anni, si attende ancora la decisione di merito del Consiglio di Stato, che non ha nemmeno ancora fissato la data dell’udienza: «Fu proprio Chieffo ad istruire allora la pratica per il comune. Poi, diventato sindaco, a seguito di questa decisione del Tar, non ha fatto nulla. Perche? Se lo avesse fatto oggi probabilmente avremmo già le nuove seggiovie. Non ne parliamo in consiglio? Ma se abbiamo speso fiumi di parole nei consessi e non solo. Io penso che il consigliere stia perdendo l’ultima occasione utile per appoggiarci, aiutando così Bagnoli, finalmente, a venire fuori da questa situazione».

Insomma, Nigro vuol provare a sbrogliare la matassa. E la prossima settimana, quindi, potrebbe essere decisiva. Dopo quindici anni di annunci, contenziosi, giudizi, polemiche. Ma sarò realmente così?