Seggiovie, ci risiamo: riparte la querelle sulle aree
30.03.2017, Il Quotidiano del Sud
Che ricominci di nuovo la querelle sulle seggiovie del Laceno, dopo la perdita del famoso finanziamento da 15 milioni di euro per gli impianti di risalita? Pare proprio di sì. E, stavolta, il contesto si allarga fino a toccare gli angoli del tavolo del Progetto Pilota.
L’amministrazione di Bagnoli, infatti, guidata da Filippo Nigro, ha chiesto ufficialmente alla ditta Giannoni, che gestisce gli impianti, di riconsegnare al comune le aree, oggi ancora ‘nelle sue mani’ (per concessione). Il punto, ricordiamo, non è assolutamente di second’ordine.
Come viene ricordato all’interno della delibera adottata tre giorni fa, municipio e Giannoni Sas, a ottobre 2014 firmarono una transazione, per dirimere un contenzioso (che ancora pende al Consiglio di Stato ndr), attraverso cui le aree veniva riconsegnate. Con tanto di fissazione della scadenza della convenzione al 2031.
Ma, a gennaio 2015, la regione sentenziò: così com’é, l’accordo non è ammissibile, in quanto il finanziamento richiesto, da 15 milioni circa, «si sostanzia in un vantaggio indebito alla società medesima, configurabile come aiuto di Stato». Senza le aree in mano al comune, quindi, non se ne fa nulla. E si disse addio ai soldi nell’accelerazione della spesa.
Ora, invece, si attendono i fondi ’promessi’ dalla regione all’interno del progetto pilota, i famosi 200 milioni. Al loro interno, quello per il ‘riscatto’ del Laceno. Da qui la richiesta alla Giannoni, in quanto «è imminente – scrive la Giunta bagnolese – la messa a disposizione dei finanziamenti». E perché, ribadiamo, senza aree ‘non si canta messa’.
Come reagirà la ditta a questo pressing? Staremo a vedere.