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Rifugiati a Bagnoli? Il no e i dubbi del sindaco

04.03.2017, Articolo di Paola Liloia (dal sito Irpiniapost.it)

Bagnoli-migranti-e-sprar-assembea-pubblica-03.03.2017-1Dopo Torella dei Lombardi, anche Bagnoli Irpino si interroga sul tema dell’accoglienza dei migranti. Ieri sera lo ha fatto pubblicamente in un’assemblea molto partecipata e pacata. A suscitare il dibattito era stata una lettera aperta del dirigente scolastico dell’istituto comprensivo “Kennedy” Luciano Arciuolo indirizzata ai sindaci di Castelfranci, Nusco e appunto Bagnoli. Chiedeva di aprire i paesi e quindi le scuole ai rifugiati, magari minori non accompagnati, per contrastare lo spopolamento delle comunità e la chiusura degli istituti. Ne era nato un confronto anche dai toni duri sui social network sulla proposta di aderire al progetto Sprar e la positiva iniziativa dell’associazione Palazzo Tenta39 che aveva lanciato un sondaggio online e che si era fatta poi promotrice dell’assemblea pubblica di ieri sera con esperti e cittadini.

Bagnoli-migranti-e-sprar-assembea-pubblica-03.03.2017Di gente in sala ce n’era davvero tanta: tantissimi i bagnolesi, diversi gli amministratori arrivati da comuni vicini. Ad ascoltare la blogger di Vertenze Ambientali e operatrice sociale Paola Gerola, c’erano ad esempio il sindaco di Montemarano Beniamino Palmieri, il vicesindaco di Montemiletto Nando Zoina, rappresentanti dell’amministrazione di Paternopoli, la segretaria del circolo PD di Montella e consigliera di opposizione Anna Dello Buono.

C’era anche il sindaco di Bagnoli Irpino, Filippo Nigro, che nei giorni scorsi non aveva chiuso del tutto le porte alla proposta di Arciuolo. “Ci sono situazioni poco chiare, tipo quella riguardante la cosiddetta clausola di salvaguardia – ha detto il sindaco – Ad oggi la nostra amministrazione non è favorevole all’ipotesi di aderire al progetto Sprar”. Diverse gli interventi anche dei cittadini, che hanno posto domande dimostrando quanto il tema sia sentito tra la popolazione.

Bagnoli-migranti-e-sprar-assembea-pubblica-03.03.2017-2“C’è di fondo paura tra la gente – ha commentato la moderatrice Giuseppina Di Crescenzo, penalista – Una paura che, è brutto dirlo, nasce spesso dal diverso colore della pelle. Ma non è razzismo. Basti pensare che nelle nostre comunità ci sono decine di persone dell’Est europeo che vivono integrate. In realtà, proprio l’assenza di progetti di accoglienza che integrano genera disagio, insofferenza e alimenta situazioni di irregolarità”. Integrare subito dopo aver accolto è stato anche l’auspicio del parroco, Don Stefano, nel suo messaggio inviato all’assemblea. “A volte i problemi nascono dall’accavallamento tra Cas (centri di accoglienza straordinaria) e Sprar (centri per rifugiati e richiedenti asilo) – ha spiegato Gerola – Il ruolo delle amministrazioni è quindi fondamentale per far scattare la clausola di salvaguardia che impedisce di attivare Cas dove è già presente uno Sprar”. Già qualche anno fa Bagnoli, in particolare il Laceno, era stato individuato per l’accoglienza dei migranti. “Due strutture hanno dato disponibilità – ha aggiunto Di Crescenzo – ma la presenza di Cas sull’altopiano come si concilierebbe con il turismo?”.

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04.03.2017, Il Quotidiano del Sud (di Giancarlo Manzi)

Migranti e Sprar, Nigro dice no

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Ieri incontro promosso da Palazzo Tenta 39 dopo la proposta del preside Arciuolo. Il sindaco: “Dubbi sulla clausola di salvataggio, meglio soprassedere”.

Bagnoli-migranti-e-sprar-assembea-pubblica-03.03.2017-3La proposta del preside Arciuolo su uno Sprar a Bagnoli, Castelfranci e Nusco ha avuto una presa di posizione quasi ufficiale. Dopo la bocciatura dei colleghi il sindaco del paese Filippo Nigro ha praticamente detto no. A suo dire la clausola di salvataggio che mette al riparo i Comuni che accedono alla rete Srar dagli arrivi “Incontrollati” imposti dalla Prefettura non è sicura. Per questo, ha dichiarato “l’amministrazione preferisce soprassedere”. Casomai affronteremo il discorso fra qualche tempo.

Andiamo con ordine. Perché i relatori intervenuti all’assemblea pubblica promossa dall’associazione culturale Palazzo Tenta 39 (sala consiliare strapiena) hanno provato ad illustrare tutti i vantaggi di un’adesione. L’intento era proprio questo: spiegare meglio l’iniziativa. Soprattutto dopo il dibattito social con commenti rasenti il razzismo. Al tavolo, Arciuolo e la blogger di Vertenze Ambientali Paola Gerola, moderati da Giuseppina Di Crescenzo. Il dirigente scolastico ha rilanciato in primis sul dovere della solidarietà. Ma anche a fronte di un fenomeno corposo, 170mila persone sbarcate solo l’anno scorso, 500 al giorno.

Bagnoli-migranti-e-sprar-assembea-pubblica-03.03.2017-5Insomma, i migranti arrivano: bisogna gestirli. Meglio uno Sprar e qualche posto di lavoro per i soldi pubblici, che molto pragmaticamente “se non li prendiamo noi, li prenderà qualche altro comune”. In più, la questione scuola: qui l’esempio dei paesi che afferiscono all’Istituto Kennedy da lui diretto. Pochi nati per il futuro. E una Ponteromito dove, dall’anno prossimo la scuola elementare chiuderà come le medie nel 2014. Dopo l’esperienza di pluriclassi che tanti altri centri continuano a vivere.

Con lo Sprar si può chiedere di ospitare anche minori non accompagnati: dunque Arciuolo vede un’occasione anche per rivitalizzare i plessi.

Gerola va sul tecnico. Spiegando la differenza tra Sprar e Cas (Centri di accoglienza straordinaria) in questi ultimi tempi, basta la messa a disposizione di un immobile da parte di un privato. Un primo sopralluogo positivo e il Prefetto può decidere di inviare profughi in casi di emergenza: il comune non può opporsi. E nemmeno controllare. Trentacinque euro a migrante il costo: ma qui, con meno fiato sul collo, la cresta sulle persone è più facile. Con lo Sprar, tutto invece è in mano al Comune: arrivano più soldi certo. Oltre ai 35 euro però, bisogna finanziare le attività che puntano all’integrazione dei rifugiati. Aspetti per nulla contemplati, spessissimo dai Cas. Infine, numeri sicuri: la base Sprar è di 2,5 migranti ogni 1000 mille abitanti. A differenza dei Cas, dove si decide in base all’emergenza. E spesso si va oltre quella formuletta.

Bagnoli-migranti-e-sprar-assembea-pubblica-03.03.2017-4Nigro non è convinto. Interpretando, forse, il pensiero (edulcolato) della maggioranza dei Bagnolesi. La proposta ha una sua valenza, afferma: bene la solidarietà ma ci sono anche tanti “contro”, la clausola di salvaguardia che dice che dove c’è uno Sprar non può esserci altra forma di accoglienza, non è sicura. In più, una proposta del genere sarebbe di difficile comprensione da chi, in paese, vive in condizioni di difficoltà: “Non ci sarebbero le condizioni sociali. Penso che le esigenze dei bagnolesi siano prevalenti. Meglio aiutarli a casa loro. Niente: è un no. Eppure, controbatte Gerola, i casi citati dal sindaco di una presunta inefficacia della clausola di salvaguardia spesso sono soltanto il frutto di un accavallamento fra una precedente messa a disposizione per Cas e un’adesione, post, allo Sprar. Insomma tutto risolvibile.

Pubblico più composto di quello internautico, tranne una sortita finale. Resta un dato: a Bagnoli privati, pare a Laceno, avrebbero già dato la disponibilità alla Prefettura.

 Quindi il problema potrebbe essere soltanto rinviato.

                                                                                                       

1 Commento »

  • michele.gatta scrive:

    Sensazioni a margine dell’incontro pubblico sull’accoglienza migranti

    La comunità bagnolese ha raccolto, con una partecipazione che non si registrava dalla scorsa campagna per le amministrative, l’invito di PT39 a presenziare l’assemblea pubblica sul tema dell’accoglienza (limitata) dei migranti a Bagnoli Irpino.

    A dire il vero la partecipazione è risultata alla fine poco “interattiva” nel senso che il dibattito “a più voci” con i cittadini, così tanto auspicato, non c’è stato. A conferma che siamo diventati tutti bravissimi dietro una tastiera di computer o cellulare ma assolutamente resistenti, per non dire reticenti, nei consessi pubblici.

    L’assemblea ha regalato, comunque, alcuni interessanti interventi. Il più “sentito” è stato sicuramente quello del Dirigente Scolastico Luciano Arciuolo. Accorato, lungimirante e soprattutto convincente. Una relazione “spogliata” da qualsiasi carattere politico. E questo gli va riconosciuto, al di là di come la si pensi nel merito della sua proposta.
    Un po’ a sorpresa è intervenuto anche il primo cittadino di Bagnoli, il dr. Filippo Nigro. L’ho ascoltato con attenzione e profondo interesse.

    La sua è stata una vera e propria arringa sulle ragioni del no, o quantomeno sulle ragioni della prudenza, visti i risultati non proprio esaltanti documentati (via internet) in molti comuni d’Italia. La proposta del prof. Arciuolo, sentenzia il sindaco, ha bisogno di una più attenta e profonda valutazione e, quindi, potrà eventualmente essere ripresa soltanto più in là nel tempo.
    Posizione, questa, assolutamente legittima e condivisa da tanti altri primi cittadini che sull’argomento, assecondando/condividendo le paure e le preoccupazioni dei propri concittadini, hanno costruito “barricate”, opponendo un netto rifiuto all’accoglienza.

    Quello che invece mi ha lasciato un po’ perplesso è la modalità con la quale è pervenuto a tale decisione, peraltrto pienamente condivisa da tutta la sua maggioranza amministrativa. Il sindaco è apparso “tentennante”. Se nei giorni scorsi aveva aperto uno spiraglio (vedasi intervista a Il Quotidiano), nel suo intervento di venerdì, sorprendendo tanta gente, ha di fatto chiuso ogni possibilità alla realizzazione della proposta Arciuolo. È apparsa evidente e chiara a tutti la “sofferenza” ed in parte anche l’imbarazzo nel giustificare la decisione presa.

    Ciò detto, resto comunque dell’idea che quella del sindaco, alla fine, è una posizione che va comunque rispettata e che deve essere valutata dalla comunità con estrema obiettività.

    Il preside Arciuolo, a cui va il ringraziamento per aver promosso assieme a Pt39 tale iniziativa, deve ritenersi soddisfatto della serata. L’argomento avrà per molto tempo ancora “ospitalità” nelle discussioni familiari tra le mura domestiche, nelle conversazioni tra amici, nella piazza del paese. E questo, visti i tempi che stiamo vivendo, è già uno straordinario risultato.

    In più per il prof. Arciuolo, anche la soddisfazione del riconoscimento, da parte del sindaco Nigro, che la sua non è stata un’iniziativa politica, come invece l’aveva “bollata” il Presidente Ciriaco De Mita, sindaco di Nusco.

    Il nostro preside ha avuto la pazienza e la costanza di perseverare nella sua “azione” provando a spiegare a tutti la validità della sua proposta, compresi i risvolti, non trascurabili, che quella iniziativa potrà avere sul mondo della scuola e sull’eventuale ripopolamento dei nostri borghi.

    Ha manifestato con sincerità e trasparenza i suoi intendimenti. E questo, ahimè, non tutti possono permetterselo.

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