Nel video di promozione del tartufo italiano c’è anche il ‘Nero di Bagnoli’
04.03.2017, Il documentario
Video commissionato dall’associazione nazionale “CITTÀ DEL TARTUFO” per arricchire la documentazione da presentare all’UNESCO al fine di ottenere il riconoscimento del tartufo italiano come bene immateriale dell’umanità. Tra i nove tartufi segnalati vi è anche il NERO DI BAGNOLI: nel bellissimo cortometraggio a promuovere il pregiato tuber mesentericum Giuseppe Caputo (nella foto), componente del Direttivo dell’Associazione Tartufai dei Monti Picentini e Antonio Di Capua (Ziferele), esperto tartufaio bagnolese di recente deceduto.
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Presentazione del video su Youtube
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I saperi materiali e immateriali connessi alla raccolta del tartufo costituiscono un complesso patrimonio orale, di gesti e parole, che appartengono soprattutto alle generazioni più anziane. Questi saperi oggi a rischio di estinzione vanno raccolti, archiviati e comunicati al fine di consegnare alle future generazioni queste preziose conoscenze altrimenti destinate all’oblio. Le interviste a tartufai e chef condotte secondo il metodo della storia di vita che permette una ricostruzione generazionale del sistema delle conoscenze tradizionali: le pratiche, i saperi e le credenze legati alla raccolta del tartufo e l’uso delle più recenti tecnologie. Particolare attenzione è stata rivolta al rapporto tra uomo e animale e tra uomo e ambiente. L’esito del lavoro è una inedita e originale storia notturna che riporterà alla luce un complesso sostrato mitico che dà significato e valore al tartufo e lo rende patrimonio culturale immateriale dell’umanità, un bene prezioso che viene dal cuore della terra.
Il video: ‘Memorie di tartufo.Una storia nascosta’
L’adesione del nostro paese all’associazione nazionale delle CITTÀ DEL TARTUFO è stato il punto di svolta per la promozione del NERO DI BAGNOLI e del territorio.
Grazie alla lungimiranza del Sindaco Antonio Di Mauro e della sua amministrazione che nel 2003 fece tutti i passaggi istituzionali e burocratici per essere accettati nell’associazione. Va riconosciuto che le successive amministrazioni hanno continuato con iniziative volte a valorizzare il nostro pregiato tartufo in collaborazione con l’associazione TARTUFAI DEI MONTI PICENTINI
P.S.
E’ CONSUETUDINE PER MOLTI TARTUFAI E NON, CHIAMARE IL NERO DI BAGNOLI “ACIDO FENICO” NON RENDENDOSI CONTO CHE COSI DICENDO CREANO DANNI,PERTANTO COME GLI ABITANTI DI NORCIA CHIAMANO IL LORO TARTUFO NERO DI NORCIA,COSI NOI DOBBIAMO ABITUARCI A CHIAMARLO NERO DI BAGNOLI