Quali sono le configurazioni ideali per veicolare il freddo sull’Italia?
25.02.2017. Approfondimento meteo di Michele Gatta (da “Fuori dalla Rete” – Gennaio 2017, Anno XI, n.1)
Freddo in arrivo? Si, ma da dove?
Inverno: stagione particolare, odio e amore degli italiani! Non appena arriva una perturbazione o un’ondata fredda, tutti a gridare all’eccezionalità dell’evento, sperando che passi presto e che torni il caldo. Quando si va in montagna e si trovano però le piste da sci senza neve, allora si grida alla neve, magari lanciando strali contro una stagione che di invernale non ha proprio nulla!
Il FREDDO in inverno sarebbe nella regola delle cose, come il CALDO in estate. Immaginatevi quanti “mugugni” sortirebbe un mese di luglio temporalesco e fresco! Questo perché in estate deve fare caldo…è la sua stagione! Non c’è santo che tenga. L’Italia, in effetti, è una nazione a clima temperato. Di conseguenza è lecito attendersi inverni solo moderatamente freddi, salvo eccezioni.
Quali sono le masse d’aria fredda che raggiungono la nostra Penisola nel periodo invernale? Possono essere divise in due categorie: correnti artiche marittime e correnti continentali. Vi sono anche le polari marittime, ma queste in genere non portano mai grossi scossoni in campo termico. Le correnti artiche marittime vengono da nord, dal Circolo Polare Artico. Sono messe in moto da una rimonta anticiclonica che si allunga fino al nord Atlantico, bloccando le miti correnti da ovest. Si tratta di aria fredda soprattutto alle quote superiori, di conseguenza si presenta instabile e apportatrice di rovesci nevosi. A contatto con il Mediterraneo, in genere, forma depressioni per contrasto termico, con tempo perturbato specie al centro e al sud.
Le correnti fredde continentali sono di norma le più gelide. Vengono da est, dalla Siberia. In questo caso a veicolarle verso l’Italia ci pensa il famigerato anticiclone russo, che con un gelido abbraccio ingloba gran parte del Continente Europeo. L’anticiclone, tuttavia, ha bisogno della collaborazione di una depressione situata tra il Mar Ionio e la Grecia. Tali correnti sono l’espressione dell’inverno più crudo e freddo! In genere si tratta di aria gelida a livello del suolo, di conseguenza ha comportamento scarsamente instabile, ma può contrastare con aria più umida in loco e determinare abbondanti nevicate da “scorrimento”. Se l’avvezione fredda è particolarmente massiccia e veloce, si parla di BURIAN, il vento freddo della Steppa! Questa forte corrente fredda porta abbondanti nevicate nelle zone esposte, quindi sul medio-basso Adriatico e il retrostante Appennino(situazione verificatasi nel periodo dell’Epifania del gennaio 2017).
Se ad una situazione di Burian fa seguito un respiro più umido dall’Atlantico, tutto il nord Italia viene investito da abbondanti nevicate, specie sull’Appennino Ligure, sulle Alpi e sul Piemonte. Di contro avremo le piogge sul centro-sud italiano.
Chiaramente quello esposto sono la sintesi dei fattori più importanti che portano il freddo sull’Italia. Ci sarebbero anche altre situazioni nelle quali il nostro paese vive periodi di freddo. Ma le riteniamo meno importanti e soprattutto rientrano ancor di più in episodi di normalità invernale.