Emergenza migranti e accoglienza: la comunità social ne discute
20.02.2017, Sentiment
Sei favorevole o contrario alla proposta del prof. Arciuolo di adesione alla rete SPRAR? Partecipa al sondaggio sulla home page (colonna a destra) del sito PT39 o su facebook.
A margine della proposta del Dirigente Scolastico prof. Luciano Arciuolo di adesione alla rete Strar e alla dichiarazione del sindaco di Bagnoli Irpino Filippo Nigro di volerci pensare prima di prendere una decisione, sui social si è sviluppata un’accesa discussione sul tema. I giovani sono stati i principali interpreti di questo dibattito. A seguire alcuni dei commenti postati sulla bacheca facebook di Palazzo Tenta 39.
***
Roberto Fusco Ancora? Ma stiamo scherzando? Davvero io e tanti altri siamo dovuti emigrare perché da noi non c’è lavoro non c’è futuro non ce aiuto e per loro ora esce tutto … E no, cosi davvero è troppo.
Marica Dell’Angelo No Robè, per ripopolare il paese non serve cercare di creare lavoro, ma prendere gente e portarla a Bagnoli. Niente da dire a queste povere persone che davvero vivono in condizioni precarie, ma utilizzare la scusa dello spopolamento è davvero una cretinata! Perché non trovare un modo per evitare che le persone siano costrette ad andare via?!? Sarebbe un’idea troppo intelligente quindi non ci si pensa! Eh beh
Roberto Fusco Io non ce l’ho con le persone che hanno bisogno, ma per primo bisogna pensare a chi e nato e cresciuto li ma poi non essendoci futuro è dovuto scappare per sopravvivere … Perché non trovano soluzioni per far tornare noi emigranti di nuovo a casa invece di far venire altre persone che hanno bisogno di tutto? Non mi sembra coerente tutto ciò.
Marica Dell’Angelo Eh lo so… ma far tornare voi magari non conviene più di tanto! Io ormai non mi meraviglio più ….. su ogni singola questione ci sono troppi tornaconti ogni santa volta! È questa la storia dell’Italia!!
Emilia Vivolo Proponetela voi una soluzione per il lavoro, visto che ci siete… perché qui si tratta di affrontare un problema che già c’è anche se non lo vedete!! A me rattrista il cuore solo al pensiero che nel mio paese probabilmente non ci sarà più una scuola, e questa potrebbe essere l’occasione per rinsavire, per parlare di integrazione, concetto di cui forse ancora non avete sentito parlare. Ma scusate, si tratta di LORO, non di NOI, quindi non va bene. Fortuna che avete girato tanto e visto come va il mondo. Fortuna che avete visto che il lavoro potrebbe esserci per tutti e che gli emigrati non sono la causa di un paese in crisi.
Marica Dell’Angelo Ma nessuno se la sta prendendo con gli emigrati! Lo sono stata prima di loro e continuerò ad esserlo! Bisogna aiutarli perché è giusto farlo stop! Ma no per ripopolare il paese! Per ripopolare il paese servirebbe far arrivare davvero i finanziamenti di cui tutti parlano, servirebbe fare bandi seri, riprendere lavori che si stanno perdendo e per i quali l’Europa da sostegno economici per iniziare… ma da noi non arriva mai niente! La soluzione sarebbe cambiare testa e politica! Non vedere sempre il marcio dove non c’è… questa non è per niente una discussione razziale!
Maria Filo Toc toc toc chiedo il permesso di entrare io mi auguro che questo non serva a qualcuno per salvare poltrone visto che non ci sono più classi saranno altri ad emigrare insegnanti e assistenti scolastici si parla che si chiuderà la scuola media o si parlava di chiudere l’itis. La maggior parte fa l’insegnante di sostegno per la poltrona, come i politici usano il popolo con promesse per le maledette poltrone. Non usiamo la gente per salvare posti di lavoro ma cerchiamo di accogliere loro e creare posti di lavoro per i nostri benedetti giovani. Maledizione, cerchiamo di ascoltare i giovani hanno tanto da insegnare.
Roberto Fusco Smettiamola con questo falso buonismo ok??? Nessuno parla dei migranti. lo sono anche io. Ma questa storia è una cazzata, poi vogliamo fare i belli su fb e va bene. Ma intanto facciamo entrare loro e andiamo via noi. Io adoro il mio paese ma per colpa della situazione disastrata sono dovuto andar via ..nessuno si è mai preoccupato di noi giovani. E ora troveranno soluzioni assurde per far vivere gli stranieri … Prima gli italiani e poi si aiutano i migranti, non e razzismo ma buon senso.
Maria Filo Io sono d’accordo con quello che dice il preside… ma perché adesso è non cinque anni fa’? perché l’anno prossimo le nostre scuole saranno vuote, i nostri paesi saranno popolati solo da anziani e chi se ne frega è colpa di una mala politica. Da vent’anni i fondi De Mita li ha portati a Nusco … ma tu se le vedi le scuole di Nusco sono un gioielliere… noi abbiamo mandato a farsi friggere i fondi per rinnovare Laceno e per sviluppare il turismo. L’ unica risorsa che avevamo.
Emilia Vivolo Dai, scrivetelo in coro che loro ci rubano il lavoro così ci divertiamo con gli stereotipi anche sotto questo post. Che lo vogliate o no le migrazioni sono un fenomeno rilevante al giorno d’oggi, OVUNQUE. Beati voi che riuscite ad essere così astiosi.
Marica Dell’Angelo Ahahahhaha non si tratta di questo! Non ci rubano proprio niente! Ma utilizzare loro come soluzione allo spopolamento di un paese è ridicolo! Sarebbe stato sensato dire AIUTIAMOLI PERCHÉ È’ LA COSA GIUSTA DA FARE! Per lo spopolamento le cose da fare sono altre!
Emilia Vivolo Non mi sembra sia un’idea che nasca per ripopolare il paese. L’obiettivo primario è sempre aiutarli, che poi ne gioverebbe il paese è secondario.
Alejandro Di Giovanni Noi e Loro, con voi si deve partire da lontano proprio, dai pronomi personali. Loro eravamo noi, oggi non più, ma loro potremo essere ancora noi in futuro, perché il benessere dei popoli non è immutabile. Se fate ancora differenze tra noi e loro, vuol dire che siamo al punto zero dell’umanità e della sensibilità, Noi siamo loro e loro sono noi, quindi incominciate a pensare all’umanità come ad un noi inclusivo di tutta la popolazione mondiale. C’è chi ha più bisogno, e il bisogno non è legato a nessuna cittadinanza, nazionalità, razza, residenza. Un bisogno è un bisogno che ha la precedenza perché sta avanti nella piramide dei beni di necessità, tutto qua. Prima gli italiani e prima i bagnolesi è uno squallido modo di stare al mondo. Quoto quindi l’idea del professore Arciuolo e il pensiero di Emilia: prima chi ha bisogno (e non siamo noi, non prendiamoci in giro).
Geppino Floyd Frasca Se sono intere famiglie a me sta benissimo…. (per quelli che quando passa “LA MARONNA” chinano la testa in segno di AMORE, Fratellanza ecc Ecc. E poi non accettano gli immigrati.
Gabriele Frasca Nulla da criticare, ma credo che in un paese come Bagnoli Irpino i problemi e le esigenze da porre in primo piano siano altri e ben più rilevanti. Il problema ripopolamento credo non sussista in questo paese o nei limitrofi elencati.
Francesca Meloro Geppino i ragazzi non lo sanno ma io sì visto che sono emigrata. Ma è giusto che i nostri figli stanno facendo lo stesso per campare?
Maria Pallante Ma cos’è da pazzi mo’ solo loro ci mancano ma vi rendete conto che: 1) in questo paese non c’è nulla per noi; 2) finora siamo stati abbastanza tranquilli; 3) le nostre figlie saranno impedite pure di andare in giro nel nostro paese. E non sono razzista ma sicuro ci finiranno di scapizzà….
Andrea Tammaro Quello che non capite voi è che per emigrare c’è bisogno di un paese che abbia la forza e la capacità non tanto di aiutarti ma di offrirti quello che offre ai propri cittadini, tipo la Germania. Io vivo in Germania da 4 anni, sto bene soprattutto perché ai tedeschi non manca niente (sanità, assistenza, mezzi pubblici,,uffici, assengni familiari e tutto), quindi a loro che lo stato tedesco mi ospita non cambia un c***o. Ma se in Italia stiamo con le toppe al culo, ma a chi vogliamo aiutare? Ma a chi volete prendere in giro? In Italia, figuriamoci a Bagnoli!!Ci fosse almeno un corso di integrazione, che ne so, scuola e cultura generale, ma se nel 2017 ci sono ancora “italiani” ignoranti e analfabeti. Qua non si tratta di razzismo o perbenismo!
Alejandro Di Giovanni Nessuna guerra o miseria spinge oggi a emigrare da qui, e condanniamo chi ha più diritto di emigrare di voi perché cerca di rimanere in vita fuggendo da contesti di guerra o di mancanza (letteralmente) di beni di prima necessità. Un emigrante del genere, che vive nel terzo mondo (noi viviamo nel primo, e un motivo ci sarà se lo chiamiamo così), di solito approda in Italia poiché gran parte giunge dal continente africano, e gran parte nemmeno vuole rimanerci. Ma abbiamo il dovere di ospitare e di fare quello che possiamo, e ogni paese o comunità ha la possibilità di accogliere un numero di bisognosi proporzionale a vari indicatori. L’ Italia, Bagnoli, rappresentano la Germania per un africano, e a nessuno deve essere preclusa la possibilità di vivere in un posto migliore di quello di appartenenza, a nessuno mai. Le nostre colpe, quelle di interessi economici e politici, quelle storiche, hanno causato proprio quelle condizioni dalle quali oggi questa gente cerca di sfuggire (rischiando di naufragare dopo aver speso in risparmi di una vita). Se oggi una possibilità c’è per la comunità bagnolese di dare anche ad una sola di queste persone (ma spero molte di più) la possibilità di una vita più dignitosa, io ne sarei davvero orgoglioso. Leggo dai commenti (e dalle tendenze social), purtroppo, che il pregiudizio irrazionale verso il diverso predomina, e questo rappresenta un indicatore molto negativo di progressismo e cultura aperta.
Antonella Dell’Angelo Scusa, cosa significa per te dignità? Stare chiuso in una casa, mangiare, bere, vestiti e credito telefonico gratis, gironzolare tutto il giorno senza nient’altro da fare? Non credo che questo sia dare dignità a qualcuno. Dare dignità significa dare lavoro e possibilità di migliorare sia culturalmente che economicamente. Così com’è gestita ora, accoglienza significa solo dare soldi a chi ospita, spesso anche organizzazioni criminali che speculano su questi centri per arricchirsi ulteriormente.
Andrea Tammaro Queste sono solo chiacchiere..sputate in faccia al vostro vicino di casa e ora ve ne uscite che volete salvare il mondo dalla guerra. Se voglio aiutare il prossimo comincio da chi ho al mio fianco. Comincio col meritare il mio posto di lavoro e non rubandolo al mio “pari” con le raccomandazioni. Non facendomi eleggere promettendo la luna ai miei elettori per poi aggiustarmi la strada che passa per casa mia. Ma di che state parlando? Come se non si sapesse che sugli immigrati ci mangiano cani e porci facendo i finti moralisti. Qua non si tratta di essere contro chi scappa dalla guerra perché quelle persone non hanno nessuna colpa. Ci sta gente che porta le bollette al comune perché non le può pagare e mi venite a dire che dobbiamo aiutare!
Alejandro Di Giovanni È strano questo ragionamento fatto da un emigrante, quasi surreale. Se la Germania ragionasse così, ossia “prima i tedeschi”, non ti sentiresti emarginato, escluso, abbandonato. E nessun merito abbiamo nell’essere italiani o meno, è culo (nient’altro). Per una casualità del genere, io non capisco dove stia il merito. Stiamo meglio di molti altri, e a questi molti altri è giusto e umano guardare, pensare, aiutare.
Andrea Tammaro Non hai capito..non esistono tedeschi che vanno al comune per farsi pagare la corrente. Io sto qua perché ai tedeschi io sono indifferente…stanno meglio di me, molto meglio di me, ma se per caso vado a fare domanda per la casa e su una lista di 200 persone ci sta un solo tedesco, il tedesco passa davanti a tutti. Tu non ne senti parlare perché qua per quanto ci sia crisi stanno ancora una favola…io non mi sento escluso, per niente perché se non sto alle loro regole me ne torno a casa mia..capisci? Il culo qua non c’entra..
Alejandro Di Giovanni Il culo c’entra, perché un conto è nascere in Italia, e un conto è nascere in Ruanda. Direi che determina quasi tutto, nascere nella zona di mondo più vantaggiosa. Anche qui abbiamo le regole, viviamo in uno stato di legge che funziona e punisce, ed espelle quando deve. Tutta questa gente non può emigrare in Germania (che ne ospita già tantissimi rispetto alla cifra irrisoria dell’Italia), ogni stato del primo mondo deve accollarsi questo fardello dell’umanità.
Andrea Tammaro Ma cosa dai a queste persone? Cosa puoi offrire? Un pasto caldo? Un letto su cui dormire? Materialmente come ti muovi? Chi paga?
Alejandro Di Giovanni Diamo ciò che lì non hanno, ed è già qualcosa, tanto.
Roberto Fusco E si va be’ Andrea Tammaro giustamente su fb siamo tutti buoni e solidali e inutile discutere .. Tu come me stai in Germania ma ti hanno mai regalato qualcosa o ti hanno fatto qualche favoritismo? Qui o fotti a lavorare e rispetti le regole senza obbiettare o ti sbattono fuori… E poi io so razzista?! Io forse sarò ignorante, non ho fatto l’università o frequento centri sociali.
Antonella Dell’Angelo Forse la differenza è che Andrea Tammaro in Germania è andato a lavorare, paga le tasse, si adegua al modello di vita tedesco, non sta lì a mangiare e dormire a carico della comunità tedesca.
Andrea Tammaro Veramente lavoravo anche a Bagnoli senza uno schifo di diritto, cose che chi ha fatto università e sta bene a casa di mamma e papà non può capire purtroppo!
Gianna Bicchetti Sono 17 anni che vivo al nord… ed è pieno di immigrati, la sera non si può uscire neanche per fare una passeggiata con il cane che sono lì che ti puntano.
Andrea Tammaro In Germani invece filano diritto come le squadrette ….come mai?!?!
Emilia Vivolo Anche io vivo a Bologna da 4 anni, non provo nulla di tutto questo. Forse è l’atteggiamento prevenuto che vi frega.
Gianna Bicchetti Cara Emilia quando sono arrivata qui al nord all’età di 16anni ,una mattina sul pullman per andare a scuola mi hanno aggredito degli extracomunitari e grazie all’autista mi sono salvata come faccio a non essere razzista.
Alejandro Di Giovanni E con ciò cosa vorrebbe intendere, che tutti gli extracomunitari aggrediscono? E per questo bisognerebbe giustificare ciò che più di disumano possa esistere, il razzismo?
Emilia Vivolo Sono arrivata a 19 anni e ne ho viste anche io qui, cosa crede? Ma quanto è facile generalizzare. Ce ne sono tanti di italiani che si comportano allo stesso modo, diventiamo tutti razzisti? Lei la differenza la vede a priori e non se ne rende nemmeno conto.
Alejandro Di Giovanni Se dovesse capitarmi, non cambierei il mio pensiero virandolo verso un atteggiamento di astio e risentimento generalizzando verso una “razza”. Il colpevole è il responsabile solo del fatto e del reato. Semplice.
Gianna Bicchetti Io ho la mia esperienza e dico quello che penso certamente non devo pensarla come te.
Lucia Biancardi Mio nonno quando è arrivato in Svizzera o lavorava o con il cavolo che gli davano vitto e alloggio gratis per starsene tutta la giornata a girarsi i pollici sulla sdraio.
Federico Lenzi Credo che non sia stato chiesto a nessuno di noi di ospitare rifugiati nella propria abitazione, o sbaglio? Nessuno ha imposto nulla. Sono fondi pubblici che comunque verranno spesi in Italia e possono andare nel bilancio comunale del nostro paese. Questo può aiutare a recuperare aree dismesse, a migliorare e mantenere servizi che con lo spopolamento diventano economicamente insostenibili (vedi le scuole). Naturalmente, se mal gestiti dalla politica, possono portare al caos. Come giustamente osservato dal preside Arciuolo, lo stato può decidere con molta probabilità (vedi Benevento) di inviarli dando queste risorse a imprenditori privati e non alla collettività. Questa soluzione si rileva la più inefficiente, perché il privato spesso massimizza i profitti e lascia allo sbando le persone affidategli (ciò che temete). Gli immigrati vengono inseriti in posizioni lavorative snobbate dagli italiani e col tempo l’integrazione può aumentare i volumi dell’economia locale. Tocca allo stato trovargli un lavoro ed integrarli, non tocca a noi: non ci hanno chiesto alcuno sforzo. Allora dove si pone il problema? Razzismo? Se il vero problema è il lavoro perché non protestate dinanzi all’inerzia della classe politica locale e nazionale, ma restate in silenzio? Perché non riprendete ad interessarvi della cosa pubblica e dei provvedimenti legati al mercato del lavoro o dei fondi europei per lo sviluppo che continuiamo a perdere? Perché non protestate contro chi è più forte di voi? Se era presente anche questa protesta ai priori, allora la vostra motivazione poteva trovare qualche appiglio di plausibilità. E’ facile dire “migrante=ladro”, ma il caos della clandestinità in cui generalizzate il tutto è dovuto alla corruzione e alla criminalità prosperate ammettendo i privati (italiani) nel business dell’accoglienza (di persone appena sbarcate senza diritto alla protezione, ma in attesa per anni di una decisione). Forse il problema è come lo straniero si presti facilmente a capro espiatorio per i problemi dei nostri giorni, non il lavoro. Nessuna famiglia lascia la propria vita e la propria nazione in guerra per andare a rubare. Nelle statistiche sulla popolazione carceraria straniera ai primi posti non troviamo nazionalità aventi diritto allo stato di rifugiato, ma nazionalità emigrate per motivi economici e non aventi diritto a soggiornare in Italia. Al massimo l’unica questione plausibile ed accettabile da porre è la vostra assoluta mancanza di fiducia nelle istituzioni chiamate a gestire i rifugiati, se a malapena riescono a gestire e creare opportunità lavorative per le popolazioni locali. Il problema sarebbero le istituzioni chiamate ad occuparsi dell’integrazione e la fiducia che vi riponete, non i rifugiati in quanto tali. Quindi abbiate il coraggio di dire le cose come stanno davvero e non inveire ulteriormente su chi già vive una condizione di disagio (una guerra è sempre una guerra, anche se in Africa o in Siria). Se la mettiamo su questo piano vi appoggio, ma bisogna valutare il rischio di vederli affidati ai privati dallo stato (visti i ben noti precedenti).
Andrea Tammaro Dove sono i fondi pubblici per aggiustare la strada secondaria che porta a Montella? (santu runato, san Lorenzo), li ci abitano persone se non sbaglio, sono 20 anni che stanno combinati male. Hai mai fatto quella strada? E quelli per le seggiovie? Come sono stati gestiti? Anche quelli facevano alzare il livello economico locale! Vogliamo parlare di Laceno? Di come vieni integrato il “Turismo”? (Fonte del nostro guadagno). Di quali fondi stai parlando? Perché a me risulta che chiunque abbia un idea per una qualsiasi attività, in comune vieni liquidato con la famosa frase ” non ci sono soldi”.. Mo li soldi so assuti?
Dina Nicastro Federico Lenzi ma lo sai che se un ragazzo lureato chiede di raccogliere le arance in Sicilia lo respingono xperché è troppo qualificato?
Federico Lenzi Andrea Tammaro quindi intendevo che per i problemi legati al lavoro e al caos generato nella gestione dell’immigrazione bisogna inveire contro i politici responsabili di ciò. All’immigrato nulla cambia e nulla può cambiare dopo l’insulto. Comunque i soldi ci sono, il problema sono le capacità e la voglia di prenderli (anche quando non ci possono mangiare). Questo è un elenco di fondi (soldi) europei a disposizione per sviluppare il turismo http://www.palazzotenta39.it/…/eu-funding-for-tourism…/ . Sono lì dal 2014 e nel 2020 scadono. Ogni fondo è un’opportunità per creare lavoro a Bagnoli, vai a vedere per quanti hanno fatto domanda… Ammetto che la burocrazia in Italia sia pesante, ma spesso per evitare di sforzarsi a Bagnoli abbiamo smesso di sognare in grande e ci accontentiamo dello status quo. Vedi la sagra, va bene così da anni, anche se ci sta ancora spazio per migliorarla e farla crescere. Non ci sono grandi ambizioni e Bagnoli muore.
Federico Lenzi Dina Nicastro ci sono numerosi fondi a favore dei giovani per intraprendere attività agricole, tuttavia non sembra che gli italiani vogliano ancora fare quello. Il mondo è cambiato, penso che qui nessuno voglia andare a raccogliere pomodori per tre euro l’ora o passare la giornata a fare piccoli lavoretti di manutenzione (che stanno sparendo) per 500/700 euro al mese. Con queste occupazioni non si ha la possibilità di farsi una vita vera e allora molti preferiscono farsi una vita migliore altrove, mentre per queste persone sopravvivere è già abbastanza. Questi sono i lavori degli immigrati, quindi non credo vengano a rubarlo agli italiani. Tuttavia se mi sbaglio mi compro un terreno in Puglia e quest’estate vi assumo tutti io a 3 euro l’ora a raccogliere i pomodori sotto il sole. Nessun problema.
Dina Nicastro Sapete, mi piacerebbe davvero svegliarmi un giorno e scoprire di vivere nel mondo idilliaco, pieno di ideali e giustizia in cui molti credono realmente di vivere… purtroppo la realtà si discosta da questa definizione quel poco che basta per renderci conto che per quanto ottimismo e buonismo possiamo diffondere, la situazione è un po’ più buia…. Ecco, sono nipote di emigranti del secondo dopoguerra. I miei nonni sono stati in Svizzera, Germania e soprattutto Venezuela.. Non si partiva da quì se non dopo aver effettuato visite mediche scrupolose, non si partiva da quì se non c’era chi garantiva per te, non si partiva da quì se non avevi già un contratto di lavoro lì… si raggiungeva la meta delle Americhe dopo viaggi di mesi su navi di vario genere, tante volte con gli animali, in classi di viaggio che oggi nemmeno possiamo immaginare.. Giunto lì eri sempre un sorvegliato speciale, eri un immigrato, dovevi lavorare e comportarti a modo e tu lo facevi, perchè avevi lasciato a casa gli affetti, i bisogni, e non potevi permetterti altro.. credo che ci sia tanta gente che viene quì in Italia ogni giorno per questo, e sono fiera di poter dare loro tutto il supporto possibile affinché possano essere trattati umanamente come lo sono stati tanti Italiani all’estero (dimentichiamoci per un attimo di quelli schiavizzati, è passato il tempo e la civiltà è progredita). Ora vorrei affrontare un’altra situazione: il Tema della guerra. Mettiamo caso che oggi in Italia ci fosse la guerra. E’ qualcosa che è gia accaduto no? Cosa hanno fatto i nostri antenati? Anche se la guerra non era propriamente la loro guerra l’hanno combattuta. Molti di loro non sono mai tornati e sapevano che sarebbe potuto accadere anche prima di partire. Ma lo hanno fatto per il proprio paese, per il pèroprio popolo e nel loro piccolo per proteggere la loro famiglia. Quanti uomini scappavano? Quanti disertori? pochissimi, ci abbiamo mandato ragazzini di 13 anni in guerra… allora cosa voglio dire: ma chi scappa dalla guerra che attanaglia il proprio popolo, che distrugge le proprie case, le proprie famiglie senza far nulla per mettere fine a tutto ciò? non voglio andare oltre e ci tengo a sottolineare una cosa: IO non sono per niente razzista, credo di essere una persona anche fin troppo generosa ed altruista e accoglierei con piacere chi ne ha bisogno ma ragazzi non scordate che la solidarietà si fa ogni giorno, con tutti , anche con i propri concittadini e non solo con chi ha un colore di pelle diverso: la differenza la fate voi quando dite accogliamo gli immigrati. NO, aiutiamo chi ne ha bisogno!
Antonella Dell’angelo Complimenti, sei stata chiarissima ed esaustiva. Peccato che molti benpensanti penseranno che sei razzista.
Federico Lenzi Questo può essere un ragionamento giusto, ma poi dobbiamo davvero aiutarli a casa. Cosa possono fare se al giorno d’oggi lo Yemen viene bombardato con aerei modernissimi e armamenti MADE IN ITALY? Vogliamo parlare poi del tour della portaerei Cavour in Africa per promuovere i nostri armamenti? La politica italiana prima dice AIUTIAMOLI A CASA, poi rifornisce di armamenti i dittatori e tace sulle operazioni militari francesi volte a destabilizzare Libia e Sahel per sfruttare le risorse naturali. Allo stesso tempo l’Italia è amica del dittatore egiziano, perchè una certa Eni ha un giacimento davanti a quelle coste. Il problema dei migranti lo alimenta la nostra industria pesante. Loro guadagnano e poi vi aizzano contro lo spauracchio del giorno che sia room o africano.
Dina Nicastro Non credo di aver detto mai nel mio post aiutiamoli a casa loro perchè evidentemente non abbiamo le risorse per farlo… in secondo luogo, purtroppo, e lo dico davvero con rammarico, non abbiamo il potere e la forza per cambiare il mondo intero…. Non solo l’italia Federico…sai bene quanto gli USA abbiano maggiore interesse nella guerra che non nella pace…. tuttavia di tutte le nazioni, credo k in epoca coloniale noi siamo stati di gran lunga più lungimiranti nel costruire strade, ponti, scuole in Libia (c’hann puru cacciato foro roppo) anzicchè deturparla di risorse minerarie come tante nazioni Occidentali hanno fatto con le loro di colonie… Ora dirai, ma cosa centra questo? Centra eccome perchè in passato guardavamo al futuro più di quanto facciamo oggi… anche con questo semplice evento dovremmo farlo e concludendo mi allaccio al commento di Nello…. quando i fondi ke ci sarebbero destinati (è da intendersi, esclusivamente da usare per il fine per cui sono stati stabiliti come è e DEVE essere) cosa potremo dare loro, cosa gli daremo?
Anna Russo Troppe chiacchiere…..pareri discordanti…..credo che nessuno abbia problemi ad ospitare gli immigrati, il sindaco se ha sollevato il problema credo abbia già una soluzione. Basta fissare delle regole tutto qua. Anche gli italiani sono stati emigranti in terra straniera, tenuti prima in quarantena, poi a loro affidati i lavori più ingrati e ignobili, ma nessuno ha preteso di dettare leggi in un paese non loro, chi si è adeguato rispettando le regole altrui è rimasto chi no,è tornato. Quindi,a mio avviso,le porte sono aperte ma a regole e condizioni. Chiaramente è solo un mio parere, qui la politica non c’entra nulla.
Alejandro Di Giovanni A chi cerca di coinvolgermi ancora su un tema tanto delicato (che mette a dura prova le mie coronarie), dico che mi sono espresso in maniera sufficientemente esaustiva, e che il tentativo di girarla in polemica caciara non mi stimola affatto, anche perché potrei risultare oltremodo offensivo (e a ragion veduta). L’iniziativa di Arciuolo ha il mio pieno sostegno, e quello conta, quello è il tema della traccia, finanziamenti che solo a quello possono servire, non si possono spendere in maniera diversa. Di far cambiare “idea” a voi, sinceramente, non mi interessa affatto. C’è stato un confronto, nemmeno tanto stimolante, proseguire sarebbe stucchevole. E’ servito quantomeno ad inquadrare meglio alcune persone (che si addentrano nel tema con la sola competenza dei luoghi comuni, del pregiudizio e degli stereotipi).
Francesco Buccino Quando vi fate il segno della croce ricordatevi. “Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. 35 Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, 36 nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. 37 Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? 38 Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? 39 E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? 40 Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me. 41 Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. 42 Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; 43 ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. 44 Anch’essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? 45 Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l’avete fatto a me. 46 E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna».
Nello Molinaro Non si è contro l’accoglienza di emigranti, parimenti non bisogna farsi attrarre dai fondi messi a disposizione per il progetto Sprar ,non si è ancora compreso che nella nostra zona la questione bisogna affrontarla in altro modo, perchè non si ancora compreso la gravità della situazione e di degrado occupazionale in cui versano le nostre zone, In una terra martoriata dall’abbandono e dalla mancanza di reddito per l’inesistenza di lavoro, Non si può pensare di sostituire i giovani e le famiglie intere con emigranti stranieri , accettando di fatto l’allontanamento della nostra gente , quelle persone della nostra terra che si trasferiscono in lontani lidi in cerca di lavoro ed un degno reddito per mantenere la propria famiglia, un amaro allontanamento colmo di dolore lancinante e con gli occhi lucidi nel guardarsi indietro e vedere allontanare quella loro amata terra dove alcuni comprendono che non faranno più ritorno. Uno Stato, le regioni che non hanno saputo dare risposta per risolvere i problemi delle zone interne e montane della nostra penisola lasciate al loro destino, quel destino che ora lo si vuol cambiare con una scelta profondamente discutibile ed impropria , oltre che sconvolgente, dare denaro ai comuni affinchè accettino un numero stabilito di emigrati, “chiamandolo progetto” un progetto sbagliato il cui il risultato finale sarà unicamente disastroso. Domando all’esecutore o promotore di tale progetto : quale occupazione si può dare a costoro quando manca i lavoro per i nostri, finite le sovvenzioni ridomando a tutti come si mantengono tutta questa gente. Questa proposta è da farsi e che è doverosa accettarla a paesi e zone dove non manca il lavoro e dove già esiste un sufficiente reddito pro capite, quindi superata la fase iniziale di accoglienza si da una prospettiva per il dopo a coloro che vengono accolti , , cosa che è impossibile attuare nelle nostre zone perché manca l’essenziale “ il lavoro”. La questione per risolverla deve seguire altre strade, creare prima le attività aprire le industrie chiuse , fermare l’emorragia dai nostri paesi dei nostri giovani, con leggi apposite per favorire gli investimenti , leggi eccezionali e zone franche per tutto l’appennino ,per momenti storici eccezionali, con una disoccupazione che supera il 60/70% se non più quale prospettiva si può dare a coloro che si accoglie . E’ bene quindi risolvere le gravi problematiche esistenti ,pensando prima alla nostra gente a quelle famiglie con figli piccoli che rasentano la povertà , cosa si racconta a questa famiglie per niente aiutate dallo Stato e dalle varie amministrazioni non si farà altro che mettere benzina sul fuoco e generare una guerra tra i poveri. Si badi bene chi scrive non è contro l’accoglienza, anzi condanna le zone ricche con alto reddito pro capite che si oppongono nel farlo, ma tentarlo di attuare nelle nostre zone, non si fa altro che aggravare la situazione esistente , perché quanto manca la materia prima :il lavoro tutto è impossibile.
Luigi Pallante Salve non scrivo mai su Facebook ma permettetemi di fare una piccola riflessione. Da quanto si vede in TV e si parla dappertutto i migranti che arrivano da noi sono solo uomini, quindi come si ripopola il paese? Di soli uomini… ho detto tutto.
Nello Chieffo Accogliere chi e perché … stiamo bene così … se propio volete aiutare, adottate un bambino a distanza.
Gabriele Frasca Ammetto che di politica non ne capisco un granché ma due conti penso di riuscirli a fare. Dunque dalla lettera del prof Arciulo si evince subito quale sia lo scopo di tutta questa premura per l’accoglienza che poi è lo scopo di tutta questa imposizione all’ accogliere queste persone; uno scopo portato avanti con il mascheramento dell’umanità e del razzismo ma ben presto reso palese ed altro non è che il denaro in cambio di accoglienza. Si vede subito come per poche persone ospitate gli introiti salgono in modo esponenziale. Tutto questo mi fa venire in mente una definizione per tutto ciò ovvero traffico “quasi lecito” di esseri umani. Ora per tutti quelli che parlano di razzismo e di aiutare le persone che scappano da una guerra ma….vi siete chiesti da che guerra scappano? Paesi tra i più poveri al mondo spersi in mezzo al deserto e senza istruzione si trovano con un arsenale di armi da far tremare le grandi potenze mondiali? Sarà forse che quelli che vi chiedono di accoglierli sono gli stessi che finanziano questa guerra? Chissà. Persone che pagano anche 1000 € a persona per arrivare sulle nostre coste e da qui tutti verso la terra promessa: la Germania!!! Ma allora scusate questi non sono così poveri come si crede. Ben venga l’accoglienza ma a condizione che sia un beneficio e non un problema, non sappiamo risolvere i nostri di problemi e vogliamo risolvere i loro? Il malcontento della popolazione non penso si possa chiamare razzismo ma forse più rabbia e indignazione, agevolate le imprese, favorite il turismo, alleggerite il carico degli operai…queste sono le cose che fanno grande una nazione dove ognuno può avere la sua fetta della torta e non solo i potenti. Se proprio lo volete chiamare razzismo (ma non lo è) fate pure ma questo traffico di esseri umani è assai più volgare, vergognoso e disumano. A questo punto importiamo i cinesi: muovono l’economia e sono proliferi ottimo compromesso.
Generosa Scarfo Ragazzi vi preoccupate che Non ce lavoro per voi ,queste persone non vengono per lavoro perché vitto e alloggio è pagato, devono solo godersi la vacanza ….
Giangrande Giovanni Non preoccupatevi gli immigrati se dovessero arrivare si faranno una domanda “ma possibile che qua stanno chiu accisi di noi” se ne vanno di notte di corsa senza barcone.
Giulio Tammaro A mio parere stiamo confondendo vari concetti molto diversi tra loro: chi va via per lavoro in altro paese può considerarsi immigrato, come tutta i ragazzi ke stanno andando via in cerca di miglior fortuna, mentre le persone in questione sono profughi, cioè stanno scappando non per ricercare lavoro ma fuggono dalla guerra. Questo implica che umanamente non si possano lasciar morire a qualche chilometro da Lampedusa, nonchè è sacrosanto dargli la dignità di un pasto ed un ricovero. I fondi comunitari per l’assistenza ai profughi di guerra sono destinati dal bilancio europeo solo a tale spesa, non passi il messaggio che per aiutare i profughi vengano tolti soldi a noi italiani. Ergo, anche se non si accogliesse nessuno, la UE e lo stato italiano lascerebbero comunque che i ragazzi senza lavoro debbano emigrare, non avremmo alcun incentivo. Inoltre le statistiche parlano chiaro, l’80% dei reati perpetrati in Italia è commesso dagli italiani, quindi non sono “portatori sani” di violenza!!! Il problema è a monte e a valle, ovvero tali popoli dovrebbero essere aiutati ad avere una vita migliore già nel loro paese, così da ridurre la fuga da questi, ma ciò purtroppo non viene fatto. Allo stesso tempo bisogna decidere anche che destino dare a queste persone, perchè non possono essere stipate per anni in alloggi da 4 soldi senza poterli fare integrare, o andare in altro paese. C’è da dire che dietro all’assistenza si sta creando un gran business, e questo è indecente. Al contempo lo spopolamento delle nostre zone non può essere colmato in questo modo, ma con altre tipologie di politiche, quindi se vogliamo salvare la nostra amata terra dobbiamo cominciare a fare gruppo contro chi ci impone le proprie scelte, e non trincerarci dietro una tastiera di pc per dare libero sfogo alle nostre ansie senza realmente poi muovere mai un dito. Il problema non sono i profughi, il problema è il sistema Italia, è quello contro cui dobbiamo ribellarci per poter aspirare ancora ad un futuro!!!
Yuri Buccino Giulio Tammaro Concordo. Si potrebbero inoltre fissare dei paletti: accogliere un numero preciso di persone, solo rifugiati che scappano da paesi in guerra (non migranti economici) ed avere la garanzia dalle istituzioni che il centro faccia lavorare dei bagnolesi.
Giancarlo Manzi Non sono soldi dell’ Ue. Quelli sono per la prima accoglienza. I fondi per lo Sprar arrivano dal Ministero dell’Interno. Si continua a confondere… Prima accoglienza: tutti quelli che sbarcano, indipendentemente da chi siano, cosa facciano. Se scappano da guerra o meno. SPRAR: chi richiede forme di protezione internazionale o chi attende ancora di ottenerne una. In più, c é la possibilità di attivare progetti per persone vittime di tortura, minori non accompagnati… Ahi voglia a dire: Io farei così, io farei accullí. LE REGOLE ESISTONO GIÀ. Lo Sprar é frutto di un protocollo d intesa del 2002 tra Ministero dell’Interno, Anci e Onu. Non voglio difendere nessuna opzione. Dico solo che ‘si parla a schiove’. E non giova a nessuno.
Giulio Tammaro Sicuramente tanti pensieri molto confusionari non portano a niente…giusto per chiarezza xò: lo SPRAR è un progetto tutto italiano finanziato dalla rete FER, ovvero Fondo Europeo per i Rifugiati…
Giancarlo Manzi E vabbé. Lana caprina. Il fondo a cui attingono é gestito dal Ministero. Lo erogano loro. A scorrimento a seconda di quanti ne hanno e quindi, quanti posti sarebbero disponibili valutando i progetti.
Vic Nigro Partendo dal presupposto che un’opinione, seppur condivisa, può non essere considerata la verità assoluta, e questo vale in primis per me, non riesco a trovare un filo logico alla base di alcuni ragionamenti (se possiamo definirli tali). Ho letto alcuni commenti con tutta l’attenzione che hanno meritato, nulla più, e ho trovato a dir poco curiose le motivazioni che portano a pendere per la contrarietà alla proposta del prof. Arciuolo. Evito accuratamente di citare qualche commento (capirete senz’altro quale) mentre mi piacerebbe soffermarmi, in particolar modo, sulla presunta impossibilità di aderire alla proposta in quanto Bagnoli versi già in condizioni economiche e occupazionali precarie. Consideriamo per un secondo la situazione demografica attuale: 8.092 comuni di cui il 70,5% con meno di 5.000 abitanti e con fenomeni di spopolamento, impoverimento e invecchiamento relativo della popolazione residente; tasso di disoccupazione nazionale pari al 12,7% e crollo della domanda di lavoro qualificato; circa 74.000 richiedenti accoglienza attualmente seguiti su una popolazione di circa 60 milioni di persone. Gli Sprar possono rappresentare un’opportunità per i piccoli centri come il nostro, una risposta alla crisi occupazionale ed economica, considerando tutto l’indotto, richiamerebbero lavoro altamente specializzato (medici, psicologi, traduttori…) senza contare l’iniezione di manodopera per risollevare l’agricoltura e l’artigianato (su cui fondiamo gran parte della nostra economia). Mi verrebbe a questo punto da chiedere provocatoriamente ad alcuni leoni da tastiera se avessero votato diversamente nel caso in cui le persone da accogliere fossero state svedesi, ma mi fido di voi e soprattutto trovo anacronistico fare discorsi di razza nel 2017, sono al corrente di quanto progressiste siano le vostre idee, voi che se un africano segna esultate come pazzi, voi che ogni domenica vi inginocchiate ai piedi di un arabo, voi che celebrate le idiozie che vomita uno con la felpa che fino a 20 minuti fa vi considerava merda. Quindi non mi resta che ringraziarvi per l’attenzione ricordandovi che, i nostri nonni sono stati trattati come spazzatura in qualsiasi paese siano emigrati anni fa e non credo che, se fossero ancora qui, approverebbero quell’insieme di puttanate che vi passano per il cervello e che voi considerate LA VERITA’. Buona vita!
Gildo Parenti Personalmente sono a favore della proposta del prof. Arciuolo. Magari non sarà facile e si dovranno affrontare molte difficoltà ma nel complesso, anche tralasciando le considerazione morali, penso sia un’opportunità. In ogni caso che ci piaccia o no è una questione che come nazione o come comune dovremo affrontare. Affrontarla seriamente penso sia la maniera in cui si declina la tutela del popolo bagnolese. E ciò vuol dire ad esempio selezionare personale adeguato (non necessariamente bagnolese, ma necessariamente preparato) a gestirla dal punto di vista operativo, studiare le pratiche adottate dai comuni che hanno ottenuto buoni risultati etc.
Commento su fb di Salvatore Vecchia (sindaco di Cassano Irpino):
·
Mi permetto di esprimere la mia opinione circa la proposta del preside Arciuolo avvalendomi dello “ius soli”. Anch’io, in verità, mi sono posto il problema della sopravvivenza della scuola e ho valutato l’opzione migranti. Si può essere favorevoli o meno all’accoglienza ma i migranti non sono utili alla scuola. Almeno non lo sono nel breve e medio periodo. Non lo sono, infatti, i migranti di prima accoglienza, non lo sono quelli degli sprar e non lo sono i minori non accompagnati. Questi ultimi, infatti, hanno bisogno di un percorso specifico e non posso frequentare nè le elementari e neppure le medie. Per rendersi conto basta andare a s.andrea di conza. Va aggiunto, poi, che se si apre un centro per minori gli stessi, al compimento dei 18 anni, vengono trasferiti in altri centri. Conclusione: i migranti potranno essere accolti per solidarietà (per chi è d’accordo) ma non per convenienza. Saluti