Lettera di dicembre
14.02.2017, I versi di don Remigio Maria Iandoli (da “Fuori dalla Rete” – Gennaio 2017, Anno XI, n.1)
Lettera di dicembre
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Sapessi quanto è bella amico mio,
l’immacolata “nostra” di Bagnoli!
Da quando ci protegge –credo io-
ci pare di non essere mai soli.
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Se sono triste basta che la guardo
E parlo proprio dandole del tu:
lei è una mamma, e forse nel suo sguardo
Qualcosa le ricorda il mio Gesù.
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E quando sbaglio, poi… come spiegarti
la tenerezza di quel suo bel volto?
Sembra che dica: “non preoccuparti:
sfogati, figlio mio, perché ti ascolto!”
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E tu senti l’anima inondata
di tanta voglia di tornare buono:
mentre nel cuore un’eco un po’ velata
sembra che ti dica: “torna ti perdono”
Questa poesia fu scritta evidentemente da don Remigio M. Jandoli nel dicembre 1985-86 (circa), quando io frequentavo la classe IV elementare e fu dedicata alla nostra scolaresca sotto l’insegnante Maria Ciletti.
Fu quindi una poesia scritta in occasione della festa dell’Immacolata di dicembre, sotto richiesta dell’ins. M. Ciletti, che dovrebbe avere ancora la copia originale. I fatti andarono così.
Don Remigio un giorno di dicembre venne a trovarci in aula, vista la sua amicizia con la nostra insegnante.
“Don Remigio, avete una poesia sulla Madonna per gli scolari?”
“No, Maria, non ne ho!”
Don Remigio ritornò dopo un tempo brevissimo (credo nel giro di un paio d’ore), con la poesia appena scritta da lui su un foglio e a noi dedicata.
Noi tutti scolari la imparammo a memoria velocemente e con una certa emozione.