“La parabola della democrazia italiana. Dalla rappresentanza alla rappresentazione”
27.01.2017, La recensione al libro di Salvatore Pignataro
“La parabola della democrazia italiana. Dalla rappresentanza alla rappresentazione”. E’ questo il titolo del saggio scritto dal giornalista Salvatore Pignataro, pubblicato dalla casa editrice Il Papavero di Donatella De Bartolomeis e che uscira’ il prossimo mese di Dicembre. Il volume e’ stato scritto a seguito del corso di Alti Studi Politici dell’Universita’ Suor Orsola Benincasa di Napoli. All’interno dell’interessante volume viene analizzato lo stato di salute sulla democrazia, partendo da un incontestabile dato di fatto: il tasso di credibilità che i cittadini nutrono nelle istituzioni tradizionali della democrazia rappresentativa, il disagio delle popolazioni verso i rappresentanti nel sistema politico. Ed ancora l’interesse e il ruolo dei partiti politici e la rottura del patto elettorale. All’interno del volume vi e’ la prefazione curata dal professore Giuseppe Acocella docente di teoria generale del diritto presso l’Universita’ degli Studi Federico II di Napoli e vice direttore dell’Istituto di studi politici dell’Universita’ Pio V di Roma. La presentazione invece e’ stata realizzata dal professore Marco Musella presidente ella Facolta’ di Scienze Politiche dell’Universita’ di Napoli Federico II. Importanti anche gli interventi dell’avvocato Francesco Saverio Matteo saggista, editorialista gia’ consigliere del Presidente del Senato, dal dottore Franco Vittoria ricercatore in Scienza Politica e Istituzioni Europee presso l’Universita’ degli Studi Federico II di Napoli e del giornalista Andrea Covotta Vice direttore del TG 2 RAI. Un volume che Salvatore Pignataro, giornalista di Guardia Lombardi, ha voluto dedicare ai docenti e ai corsisti della scuola di Alti Studi Politici dell’Universita’ Suor Orsola Benincasa. “Se guardiamo ai mutamenti del sistema politico tenendo presente soprattutto l’Italia, salta subito agli occhi quanto siano pervasive le tendenze che vanno in questa direzione. Per dirla schematicamente – scrive l’autore nella premessa del libro – possiamo ricordare i seguenti aspetti a) Svuotamento del ruolo dei Parlamenti a favore degli esecutivi (tendenza in atto da molto tempo, e oggi solo radicalizzatasi), accoppiata alla centralizzazione leaderistica e personalistica dei poteri di governo (accompagnata dalla diffusione di ideologie presidenzialistiche). b) sganciamento e deresponsabilizzazione degli eletti rispetto agli elettori, che in Italia arriva fino all’ imposizione di candidati precostituititi e che produce la costituzione dei rappresentanti politici in “casta” separata, dove, come insegna ogni visione realistica della politica, gli interessi comuni di casta e quelli individuali di potere tenderanno sempre a prevalere sull’impegno a rappresentare la volontà degli elettori. c) svuotamento della discussione interna ai partiti e loro caratterizzazione sempre più leaderistica (supportata anche dalla mediatizzazione della politica). In sostanza la tendenza sembra essere quella di uno spossessamento dei cittadini rispetto agli eletti, della base di partito rispetto ai leaders, dei parlamentari rispetto all’esecutivo, dell’esecutivo stesso rispetto al premier. Insomma, i luoghi di decisione più partecipati vengono progressivamente svuotati a favore di una verticalizzazione sempre piu’ spinta.” Nella prefazione il professore Giuseppe Acocella, su tali riflessioni, scrive: “ Sono concorde con le tesi espresse in questo saggio, che costituisce – nell’affollato panorama delle indagini, dei dossier compilativi, ma anche di riflessioni originali sulla materia politico-elettorale – un punto di vista in grado di contribuire alla comprensione di un rilevante ambito di ricerca nelle scienze politiche. La coerente trattazione di questo tema, contenente più itinerari di ricerca ( cosi come trattato da Pignataro) merita dunque grande apprezzamento, giacché l’autore non ha trascurato nessuno dei complessi aspetti del problema, pur conseguendo una sintesi priva di approssimazioni e di grande efficacia. Un saggio denso su un problema cruciale per il destino della democrazia.”
____________
BIOGRAFIA DELL’AUTORE: Salvatore Pignataro, nato ad Avellino vive a Guardia Lombardi. Laureato in Giurisprudenza con una tesi in Criminologia. Giornalista, ha collaborato con numerosi periodici, quotidiani, televisioni, uffici stampa pubblici e privati. Si e’ perfezionato in Comunicazione Politica e Istituzionale. Nel 2007 ha ricevuto una “menzione speciale” nella sezione giornalismo nell’ambito del premio internazionale Citta’ di Pomigliano d’Arco, patrocinato dalla presidenza della Repubblica Italiana e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ha frequentato con profitto la Scuola di Formazione socio politica cattolica “G. Lazzati” con la CEI ( 2009) e la Scuola di Alti Studi Politici con l’Universita’ Suor Orsola Benincasa ( annualità 2014 -2016). Ha collaborato con diverse testate giornalistiche tra cui IL MATTINO ed ha svolto ruoli di coordinamento editoriali per emittenti televisive, radiofoniche e con enti pubblici e privati regionali e nazionali. E’ direttore editoriale della redazione interregionale di Radio Latte Miele ( Redazione Basilicata) e referente per la regione Campania di una consolidato ente nazionale di ricerca e formazione nel settore dell’Editoria e la Comunicazione. Nel 2016 ha ricevuto il “Premio alla Cultura” dall’Accademia internazionale “A. Grassi” nella città di Salerno. Come volontario e’ Ufficiale del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana con il grado di Tenente.” Nel 2009 ha pubblicato il volume di interesse universitario:“ L’intelligence oggi. L’attivita’ di intelligence nell’ambito della sicurezza nazionale”