04.02.2017, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)
Siamo entrati nel
mese di febbraio, noto come essere il mese più precipitativo dei tre mesi invernali. Quest’anno sembra che tale statistica possa essere rispettata.Ma andiamo per ordine. Il mediterraneo centrale nei prossimi giorni sarà raggiunto da diverse perturbazioni con annesse depressioni.Tutto il territorio italiano sarà interessato da questo peggioramento.
Probabilmente le maggiori precipitazioni interesseranno soprattutto le regioni centro-meridionali.Le temperature gradualmente tenderanno a diminuire con il freddo più diretto a colpire il settentrione.
Previsioni:
Sabato 4 e domenica 5 febbraio: Il tempo si presenterà perturbato con schiarite temporanee che interesseranno un pò tutta la penisola.Le precipitazioni si presenteranno nevose sulle Alpi e sulle cime dell’appennino a quote di alta montagna.
Lunedì 6 febbraio: l’instabilità si porterà soprattutto verso le regioni centrali adriatiche e sul meridione d’Italia. Le temperature tenderanno a scendere favorendo nevicate sull’appenino centro-meridionale intorno ai 1200/1400 metri.
Tendenza per i giorni successivi: una ulteriore perturbazione interesserà la nostra penisola. Con se porterà anche un ulteriore ribasso termico. Avremo precipitazioni nevose che potrebbero interessare i rilievi a quote di media montagna.
Con l’inizio della seconda decade lo scenario meteo può subire un significativo cambiamento. Stiamo controllando l’evoluzione di una nocciolo gelido che le mappe a lungo termine vedono arrivare dalle lontane steppe siberiane verso la Russia europea.
Tale evoluzione è la conseguenza del forte riscaldamento in stratosfera che accennammo nel precedente editoriale.La sua evoluzione e il suo obiettivo non è ancora facile da inquadrare.
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28.01.2017, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)
Inverno 2016-17 – Seconda parte: che ci riserverà?
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L’odierno editoriale è rivolto soprattutto a descrivere le manovre atmosferiche che si realizzeranno ai piani alti della stratosfera e della troposfera in questa fase della stagione invernale.
Praticamente ci troviamo alla vigilia di una situazione che vede prevalere le correnti zonali in particolar modo sull’Europa centro-occidentale. Siffatta manovra impedisce all’alta pressione atlantica, meglio identificata come alta delle Azzorre, di elevarsi verso il nord-Europa.
In virtù di questa evoluzione, per i prossimi giorni dobbiamo attenderci un clima meno freddo. Soltanto nelle prime ore della mattina, in presenza di cieli sereni, possiamo avere un pò di freddo soprattutto nelle valli e sulle pianure del territorio italiano.
Avremo, nello stesso tempo, alcuni passaggi di perturbazioni deboli o al più moderate, che porteranno delle piogge sparse ma sicuramente non significative ed in un contesto estremamente variabile.
Nel contempo in stratosfera saranno in atto dei grossi warming(riscaldamenti) che tenderanno a disturbare l’attività del Vortice Polare. In un primo momento tale obiettivo porterà un deciso raffreddamento sul comparto canadese.
Successivamente la dislocazione del Vortice polare stesso dovrebbe spostare il proprio asse verso il comparto euro-asiatico. Questa eventualità potrebbe favorire l’irruzione di un nucleo di aria molto fredda sull’Europa. Al momento questa eventualità dovrebbe affermarsi fra la fine della prima decade di febbraio e la metà del mese.
Noi monitoreremo costantemente l’evoluzione meteorologica che ci verrà proposta dalle varie mappe che emettono i centri previsionali dislocati nel mondo, nell’intendo di aggiornare i nostri lettori che ci seguono con estrema attenzione e puntualità.
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23.01.2017, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)
Finalmente prospettive di maggiore stabilità
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Sulla nostra penisola è presente una bassa pressione. Essa sarà più attiva sulle regioni centro-meridionali. Questa situazione andrà modificandosi già a partire dalla giornata di mercoledì 25 gennaio. Infatti un campo di alta pressione si sposterà anche sull’Italia apportando un deciso e opportuno miglioramento del tempo su tutto il territorio.
Intanto per la giornata di lunedì 23 gennaio prevediamo una marcata instabilità sulle regioni centrali e su quelle meridionali. Le piogge saranno abbastanza continue ma non di forte intensità. Le precipitazioni assumeranno carattere nevoso su tutto l’appennino a quota di montagna.
Nella giornata di martedì 24 gennaio assisteremo ad un progressivo miglioramento del tempo. Le ultime precipitazioni si attarderanno sulle regioni meridionali.Qualche residua nevicata potrebbe interessare i rilievi del sud-Italia a quote prossime ai 1000/1200 metri.
Le temperature dapprima stazionarie, tenderanno a diminuire nella seconda parte della settimana, ma non saranno accompagnate da fenomeni. Ci sono tutte le condizioni affinché sulla nostra penisola si affermi un periodo di stabilità atmosferica.
In conclusione dell’odierno editoriale, possiamo salutare con un sospiro di sollievo la nuova fase meteorologica che si instaurerà sul nostro territorio. Essa permetterà di affrontare i disagi che si sono avuti in Abruzzo con un clima sicuramente più favorevole.