Il sogno di Guido e Antonio Cianciulli nella nuova cittadella della ricerca
15.01.2017, Il Mattino (di Gianni Colucci)
Duecento tra ingegneri e architetti ospitati nell’innovativa costruzione di Bagnoli Irpino.
Tra l’orto e l’hi tech, il filo del sapere condiviso, come in un laboratorio artigiano, si trasmette fianco a fianco. Sergio l’ingegnere, insegna a Valerio l’architetto i segreti del software che ha rivoluzionato la progettazione architettonica e il calcolo nel settore ingegneristico.
Poco più in là, in un open space punteggiato da scrivanie e pozzi di luce che illuminano giardini interni sullo sfondo di montagne innevate, Alfonso e Antonietta in videoconferenza alternano francese e spagnolo in conversazioni con studi di progettazione in diversi paesi europei.
È questa Acca, la nuova cittadella dove si producono software per specialisti delle costruzioni. Si disgna sul video un edificio, se ne definiscono i comportamenti in caso di sisma, le dispersioni emergetiche, si tracciano i percorsi degli impianti elettrici e idrici e contemporaneamente si segnalano ai progettisti le nuove normative in materia edilizia e le prescrizioni di legge, man mano si calcolano i costi.
Nella cittadella dove da qualche giorno si sono trasferiti i circa 200 ricercatori della vecchia sede di Montella, Guido e Antonio Cianciulli ripercorrono i quasi quaranta anni di storia della loro azienda.
Acca oggi è tra le tre aziende al mondo in grado di offrire un prodotto così specifico, tra l’altro di grandissimo successo (centinaia di migliaia di clienti in Italia e in Europa, ma anche in altri continenti) per la sua semplicità di utilizzo.
«Gli ingegneri ne erano quasi spaventati – racconta Antonio Cianciulli -, si chiedevano quando ci vedevano progettare così semplicemente, se il loro lavoro dovesse un giorno diventare inutile. In realtà le competenze di architetti e ingegneri sono soltanto esaltate dai nostri software di progettazione».
La svolta negli anni ’90 quando a credere al software «Primus», quello con la Dama con l’ermellino di Leonardo sulla confezione (Brera ha concesso all’ Acca l’utilizzo dell’immagine elaborata, anche perché l’accademia è essa stessa cliente dell’azienda), diventa un’applicazione di Windows. Gli stretti collaborati di Bill Gates a caccia di contenuti misero gli occhi sull’applicativo fino ad ospitare ad una prestigiosa fiera del settore direttamente nel padiglione Microsoft l’azienda irpina. Fu la consacrazione.
In realtà dieci anni prima lo studio di progettazione di Montella era già il garage-laboratorio dove si sperimentavano tecnologie di calcolo, così come avveniva contemporaneamente nella silicon valley.
Il terremoto delll’80 aveva dato molto lavori agli studi tecnici e anche ai Cianciulli. E loro con il Commodore 64 cominciarono a costruire i primi programmi di calcolo e di computo metrico per semplificarsi la vita. La voce passò di studio in studio, e da progettista di case Guido Cianciulli ci si specializzò nella progettazione di programmi, il fratello Antonio lavorò al design, «perché ogni applicazione deve essere facile da usare ma anche bella».
Ora la software house ha centinaia di ingegneri che lavorano a due passi dai pascoli dei bovini irpini e dall’altopiano del Laceno. La neve è poesia pura sul nuovo centro di ricerca: il santuario di San Francesco a Folloni si intravede dalle vetrate protette da lamelle che si inclinano assecondando il soleggiamento (qui gli interruttori sono elettronici). Sul tetto pale eoliche con spirali verticali e una torre del vento minimizzano l’utilizzo di energia, si raccoglie l’acqua piovana per riutilizzarla e pannelli fotovoltaici trasparenti ricoprono l’edificio progettato da Francesco Bruno e costruito da un mix di imprese locali e internazionali. I laboratori su una doppia stecca – che si integra con la linea della collina poco prima che diventi massiccio roccioso – modificano appena il paesaggio.
Dentro, un concentrato di tecnologie e di semplici intuizioni come il mind gymnasium, una serra dove ci si ritrova per trovare soluzioni, ideare nuovi percorsi di ricerca, confrontarsi tra studiosi.
Più che un’azienda, Acca appare un dipartimento universitario per i tanti giovani in giro con sneakers e capelli rasta. Giovani provenienti quasi tutti – altro incredibile miracolo – non della provincia di Avellino ma dai comuni dell’Alta Irpinia. Figli di immigrati, hanno studiato in Messico, Germania, Francia, Svizzera: «Quando le nostre famiglie sono tornate abbiamo trovato lavoro nell’azienda dei Cianciulli», dicono Sara e Roberto che lavorano al commerciale e all’assistenza clienti (che per Acca è il vero must: compri il programma e il tuttoraggio è a vita).
Un incredibile capovolgimento di visione del mondo del lavoro e della ricerca che probabilmente sfugge agli analisti dell’economia e della politica. Un progetto olivettiano tra le montagne scabre che ispirano Dragone e Capossela.
L’orto e l’hi-tech, per chi vuole, è già visibile sotto l’eremo del San Salvatore, tra Montella e Bagnoli.
IL MATTINO del 14.01.2017
15.01.2017, Dal sito www.ingegneri.info
La smart factory di Bagnoli Irpino (AV) è un “edificio libellula”
La nuova sede a Bagnoli Irpino (AV) di Acca Software è un gioiello architettonico, una smart factory in armonia con l’ambiente circostante e energeticamente autosufficiente grazie alle fonti rinnovabili e alle soluzioni in laterizio scelte per la realizzazione.
Richiama l’immagine di una libellula il nuovo edificio che ospita l’azienda di software per l’edilizia Acca Software, situato a Bagnoli Irpino (AV) e soprattutto può vantare alte prestazioni energetiche e servizi in chiave industria 4.0. Nel focus che segue analizziamo il progetto della struttura avveniristica con tutte le caratteristiche di una smart factory e quali soluzioni sono state adottate, fra cui un particolare tipo di laterizio, ideale per tutti gli edifici ad alte prestazioni energetiche e firmato Wienerberger.
Una struttura innovativa, un gioiello architettonico che si integra con l’ambiente della regione dell’Irpinia, ecco la nuova sede di ACCA Software, azienda all’avanguardia nel settore della tecnologia informatica dedicata ai professionisti del mondo edile.
Realizzato nella nuova area produttiva del comune di Bagnoli Irpino (AV) dall’Arch. Francesco Bruno, il nuovo edificio oltre a essere una struttura architettonicamente all’avanguardia, avveniristica e funzionale, è anche energeticamente autosufficiente grazie a fonti rinnovabili: energia eolica, solare, termica e fotovoltaica.
LEGGI ANCHEVetro cellulare: FOAMGLAS® presenta un importante passo avanti della tecnologiaEfficienza energetica edifici: l’Ue finanzia uno studio sul rendimento
L’edificio libellula tra natura e smart factory
Il complesso, immerso in un’area paesaggistica incontaminata e tra le più belle dell’Irpinia, è composto da quattro edifici con facciate vetrate e richiama nella sua struttura l’immagine di una libellula: un corpo centrale che collega quattro parallelepipedi a formare le “ali laterali”, disposte in doppia fila su due diversi livelli dell’area verde: una prima si allunga nella quota inferiore dell’area, a valle, e una seconda nella quota superiore, a monte, dando vita a una realizzazione architettonica che non contrasta con l’ambiente ma che al contrario apporta una trasformazione sostenibile del paesaggio, grazie anche alla leggerezza della volumetria dei diversi corpi.
L’edificio centrale della struttura, area di accoglienza e rappresentanza, è preceduto da un organismo troncopiramidale, uno “ziggurat” di richiamo arcaico e monumentale, caratterizzato da un imponente scalone che accompagna i dipendenti e gli ospiti dell’ACCA Software verso il patio, i diversi ambienti ristoro e gli spazi espositivi atti a favorire gli scambi tra le persone. Dall’unità principale si dispiegano le quattro ali sfalsate della libellula che creano due corti aperte, un fondamentale elemento di comfort per gli ambienti di lavoro a essi prospicienti: le diverse aree sono infatti separate da muri forati da passaggi che suddividono e frazionano in settori gli spazi oblunghi, determinando alternanze di prato e cespugli, secondo un disegno perfettamente integrato nell’architettura della costruzione.
Seguendo la tendenza delle smart factory e dell’industria 4.0 anche la nuova sede di ACCA Software è stata realizzata considerando le nuove necessità lavorative che portano a ripensare spazi commerciali e uffici in ottica più social e digital, headquarters aziendali dove il layout si adatta alle nuove esigenze di integrazione e condivisione.
All’interno dei quattro corpi laterali trovano posto gli open space delle postazioni di lavoro dei diversi reparti lavorativi, dalla logistica all’amministrazione, dallo stoccaggio al confezionamento, all’accoglienza e alle relazioni esterne. Non mancano poi sale riunioni, aule computer e per la formazione, a cui si aggiunge al pianterreno la presenza di una micro piscina con annessa palestra, attrezzature e spogliatori, una sala mensa con self service per 200 persone, cucina e servizi.
Quali soluzioni per una struttura energeticamente autosufficiente?
La nuova sede ACCA Software si caratterizza per essere una realizzazione architettonica all’avanguardia non solo per la composizione delle sue volumetrie e l’integrazione con il paesaggio, ma anche per la sua autosufficienza energetica, resa possibile grazie all’uso di fonti rinnovabili e della più moderna tecnologia che alimentano una superficie di circa 7.500 m², di cui 4.300 coperti, oltre all’impiego di materiali innovativi come il blocco Porotherm BIO PLAN 45 T – 0,11 di Wienerberger Italia.
Nella progettazione dell’edificio a struttura intelaiata in calcestruzzo armato si è scelto di utilizzare, per la muratura di tamponamento, la soluzione monostrato di Wienerberger: Porotherm BIO PLAN 45 T – 0,11, ideale per tutti gli edifici ad alte prestazioni energetiche.
Le caratteristiche tecniche di Porotherm BIO PLAN 45 T – 0,11
Porotherm BIO PLAN 45 T – 0,11, infatti, grazie alle sue elevate prestazioni in termini di isolamento termico, isolamento acustico, traspirabilità, resistenza meccanica al fuoco garantisce una trasmittanza U pari a 0,23 W/m²K, rappresentando un elemento fondamentale e strategico per il contenimento dei consumi energetici, sia per il riscaldamento sia per il raffrescamento soprattutto in un clima mediterraneo come quello dell’Irpinia.
Una soluzione eccellente adottata dai progettisti non solo per gli ottimi valori di trasmittanza ma anche per le brillanti prestazioni di sfasamento dell’onda termica conferite dalla cospicua massa superficiale del blocco, la cui inerzia permette di smorzare i picchi della temperatura esterna, mantenendo all’interno dell’edificio temperature costanti per il massimo comfort. A tutto ciò si aggiunge che, grazie al suo elevato spessore, pari a 450 mm, Porotherm BIO PLAN 45 T – 0,11 consente di risolvere il problema dei ponti termici, preservando così l’edificio da eventuali perdite di calore e abbassamento della temperatura superficiale interna.
Tutti questi vantaggi in termini di comfort abitativo sono inoltre determinati dalla combinazione della tecnologia della rettifica con quella dei setti sottili: grazie alla rettifica è infatti possibile realizzare giunti di malta di appena 1 mm, andando a eliminare completamente il ponte termico della malta e incrementando le performance energetiche, mentre i setti sottili permettono di aumentare le file dei fori e la percentuale di foratura, migliorando così le prestazioni energetiche rispetto a un normale laterizio. La tecnica della rettifica inoltre permette di ridurre i tempi di posa fino al 50% grazie al perfetto incastro dei blocchi con vantaggi anche in termini economici.
L’involucro esterno, distanziato 80 cm dalle pareti e caratterizzato da schermature orizzontali e verticali, è invece interamente in acciaio e svolge una doppia funzione: proteggere l’edificio dall’irraggiamento solare e al contempo sorreggere il cornicione su cui sono installate delle lamelle fotovoltaiche. Questa “doppia pelle” in acciaio consente il sostegno delle diverse schermature: quelle orizzontali realizzate in pannelli tipo orsogrill che risolvono anche il problema della percorribilità delle vetrate per la loro manutenzione, e quelle verticali, scorrevoli e orientabili che caratterizzano anche l’aspetto figurativo dell’edificio in base alle diverse posizioni che le schermature assumono durante il giorno.
Completano questo complesso energeticamente autosufficiente la presenza sulla copertura di una fascia centrale a lanternini continui disposti a sheds che catturano e raccolgono la luce naturale proveniente da nord, mentre a sud si integrano con i pannelli fotovoltaici e la presenza a fianco dell’edificio di una “torre del vento” sulla cui sommità è installata una pala eolica di nuova generazione, a doppia elica a spoletta verticale.
Scheda tecnica del progetto
Tipologia: | Complesso di nuova costruzione per sede aziendale ACCA Software S.p.A |
Località | Bagnoli Irpino (AV) |
Progetto architettonico e coordinamento generale | Francesco Bruno |
Architettura | Lilla Mangoni di S.Stefano e Staff tecnico ACCA software S.p.A |
Collaboratore | Vincenzo Accetta |
Strutture | Antimo Bencivenga |
Direttore dei lavori | Antonio Cianciulli |
Impresa esecutrice | Sabino Dello Buono Costruzioni s.r.l |
Carpenterie metalliche | Emmepimental srl |
Committente | ACCA software S.p.A |
Cubatura fuori terra | 30.000 m3 |
Per maggiori dettagli consultare il sito.
Chi è Wienerberger in Italia e nel mondo
Wienerberger è nato nel 1819 a Vienna e oggi è il più grande produttore al mondo di laterizi e numero uno nella produzione di tegole in cotto e di mattoni faccia a vista sul mercato europeo. Wienerberger ha un fatturato globale di poco meno di 3 miliardi di euro all’anno e conta 203 stabilimenti dislocati in 30 Paesi e tre continenti: Europa, America e Asia. Da sempre attenta alle esigenze del cliente, offre una vasta gamma di soluzioni per l’involucro, dove la tradizione del laterizio si sposa con la tecnologia e l’innovazione per creare una gamma in costante evoluzione. Le soluzioni proposte da Wienerberger spaziano dai blocchi portanti a quelli da tamponamento, orientate al risparmio energetico, alla sicurezza in zona sismica, all’isolamento acustico e alla realizzazione di Edifici a Energia quasi Zero (nZEB). L’azienda è presente in Italia con quattro stabilimenti (Feltre BL, Gattinara VC, Bubano BO e Terni), garantendo una presenza e un’assistenza capillare su tutto il territorio nazionale.