Politica, etica e etica della politica
08.01.2017, Email di Luciano Arciuolo
Nelle ore e nei giorni immediatamente successivi alla mia segnalazione sui disagi che una nevicata ampiamente annunciata aveva provocato, la strada dove abito è stata oggetto di una particolare cura nella rimozione della neve. Credo che la cosa induca a una serie di riflessioni.
Io non volevo segnalare un fatto o un disagio personale. Il fatto che il prezzo del pane sia ancora un prezzo amministrato significa che il pane stesso è ritenuto bene essenziale. Togliere la neve dalle adiacenze di un panificio, quindi, dovrebbe essere una priorità quasi assoluta. Questo, tra l’altro, volevo dire!
Ma il problema è un altro: oggi si è portati a pensare che quando qualcuno dice o scrive qualcosa, lo fa per il proprio tornaconto personale.
Io ho cominciato a fare politica quarantacinque anni fa, manifestando in favore del Vietnam e litigando con una radio straniera (Radio Praga, che trasmetteva in lingua italiana per i nostri connazionali emigrati all’estero) che esaltava acriticamente le conquiste del presunto comunismo sovietico. E, per quarantacinque anni, ho continuato a fare politica allo stesso modo: in maniera disinteressata. Ma oggi la politica è diventata un’altra cosa: interessi personali e di lobby; calcolo elettoralistico; assenza di visioni strategiche; mancanza di ideali. Dobbiamo prenderne atto.
Ma, se è così:
- Vale davvero la pena continuare a cercare di comunicare idee e/o sensazioni e/o proposte?
- C’è ancora spazio, nel dibattito politico attuale, per chi vuole, se non altro per abitudine, continuare a discutere del bene comune e non di fatti privati?
In ogni caso se davvero la politica è diventata così meschina, o, comunque, se così è ormai vista e pensata dalla gente, davvero conviene dedicarsi ad altre attività. Anche l’ippica rischia di essere più interessante.
Commento su fb di Anna Dello Buono:
Mai demordere amico Luciano!
Anche se gli interlocutori sono pochi, sempre troppo pochi.
Continua per altri 145 anni a credere nella Politica il cui dito (metaforico) continua ad indicare la luna e probabilmente anche chi indugia a guardare il dito finirà per alzare lo sguardo verso la …luna!
Un saluto affettuoso