Una nevicata annunciata
05.01.2017, Lo sconcerto (di Luciano Arciuolo)
5 gennaio 2017, ore 7:50. Ci sono già quattro, cinque centimetri di neve. Le strade sono piene di gente che, in questa che dovrebbe essere una nazione di fancazzisti, va a lavorare. Ci sono tutti. Mancano solo quelli che probabilmente sono gli unici a dover esserci: i mezzi e gli addetti alla pulizia delle strade dalla neve. Eppure tutti sapevano che la nevicata sarebbe arrivata.
Alle ore 10:00 la situazione delle strade è la stessa, anche in quel di Nusco.
Alle 11:00 nulla è cambiato. Sull’Ofantina si comincia a scorgere la traccia del passaggio di qualche spalaneve.
Alle ore 13:40 la mia casa (posta di fronte ad un Panificio!) è ancora praticamente irraggiungibile.
Due domande:
1) Ma come fa una terra che di neve vorrebbe vivere o, comunque, non dovrebbe mai esserne sorpresa, a farsi trovare impreparata?
2) Con tutte le possibili attività cui potrebbero più utilmente dedicarsi (dalla coltivazione di carote a quella delle barbabietole, dalla piantumazione al raddrizzamento delle banane), perché i responsabili di questo scempio italico e irpino si ostinano a continuare a fare un lavoro che non vogliono, non possono o, più semplicemente, non sanno fare?