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Il tema delle falde acquifere in tempo di cambiamenti climatici

28.12.2016, Email di Angelo Capone

A proposito di emergenza idrica a Bagnoli Irpino ….

Fontana-Verteglia-MontellaIn più articoli riguardanti la gestione del territorio, anche sulla Vostra PT39, ho affrontato il tema delle acque superficiali e profonde e, quindi, delle falde acquifere in tempo di cambiamenti climatici e, quanto più, in aree carsiche, come le nostre montagne e le loro falde pedemontane.

Il futuro, in ragione della ciclicità dell’azione millenaria delle macchie solari che si somma rilevantemente all’azione antropica della CO2 e cioè dell’anidride carbonica in eccesso che crea EFFETTO SERRA e,quindi, più occasioni di bombe d’acqua variamente ubicate, spesso a caso, (pericolose per gli esiti alluvionali devastanti), e minori precipirazioni meteoriche graduali e scandite dalle stagioni, come eravamo abituati a considerarle portatrici di neve e piogge capaci di alimentare le falde acquifere con la giusta e lenta temporalità della permeazione nel sottosuolo.

Alla luce di quanto detto, sia pur in maniera succinta e indicativa, risulta importantissimo premunirsi in tempo con UNA PROGRAMMAZIONE MIRATA DI GESTIONE del TERRITORIO INTERESSATO da FALDE ACQUIFERE, con la progettazione di ben ubicati, (in zone ben studiate a certa correlazione con i deflussi sotterranei), condizionamenti antropici delle acque superficiali, subaeree orientate in modo tale da RIMPINGUARE le falde acquifere generatrici di SORGENTI CAPTATE per uso idropotabile umano ed animale.

Risulta ovvio che bisogna sfruttare le acque in eccesso dei periodi piovosi e quelle defluenti verso aree non collegate ad acquiferi produttivi e comunque in modo tale tale da non arrecare danni su altri Deflussi Minimi VITALI da rispettare.

Certo d’interpretare le aspettative di quanti già ipotizzano ben più seri disagi futuri, porgo distinti saluti e auguri di buone feste.

                                                                                                       

1 Commento »

  • redazione scrive:

    Email di Angelo Capone:

    Il tema EFFETTO SERRA era già stato ribadito in alcuni tweet.

    https://twitter.com/drangelocapone/status/810002765292470273

    Inoltre , in ragione di quanto detto, sia nell’articolo che nei tweet, risulta chiaro che assume particolare importanza l’eliminazione delle perdite di acqua che si rilevino negli acquiferi connessi alle sorgenti captate, sia distali che prossimali alle opere di captazione che, esse stesse, possono presentare vie di perdite pregresse o sopraggiunte nel tempo, a causa dell’azione della pressione idraulica in contesti permeabili leptoclasici o con clasti poco cementati.

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