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Io conoscevo bene Tonino

20.12.2016, Il ricordo (di Filippo Nigro)

Nel trigesimo della sua scomparsa….

tonino-nigro-filippo-nigro-ed-altri-amici-d-infanziaCon Tonino ho trascorso gli anni più belli, quelli spensierati dell’adolescenza e della giovinezza. Più che un cugino, più che un amico….eravamo come fratelli. Quante cose abbiamo fatto insieme, quante volte abbiamo condiviso gioie, speranze ma anche preoccupazioni e quante volte ci siamo confidati l’un l’altro! Siamo andati a scuola insieme, abbiamo servito la Messa insieme, abbiamo giocato a pallone insieme. Sono stato, come dire, testimone e spettatore della sua storia d’amore con Wilma fin dall’inizio…. Ed insieme abbiamo fatto tante altre cose, soprattutto con la 1100 familiare che spesso Tonino prendeva di nascosto….E prima ancora a correre coi nostri motorini per le strade di Bagnoli ed oltre….

Eravamo parte di un bel gruppo di amici, che si ritrovava spesso nel bar da “Giorgio“, come veniva chiamato allora. Potrei citare tanti episodi vissuti insieme e che hanno visto Tonino protagonista, con il suo carattere a tratti ribelle ma in fondo pacifico, trasgressivo ma allo stesso tempo rispettoso.

Oggi lo possiamo dire, aveva un cuore grande, sempre pronto a condividere con gli amici il tempo libero, il divertimento….Quando lo cercavi lo trovavi sempre perché aveva forte il senso dell’amicizia. E queste doti non le ha mai perse.

Poi l’età ci ha separati, ma non divisi. Lui in Accademia a Modena, io all’Università a Roma, dove ci siamo ritrovati successivamente, quando ha frequentato per qualche tempo la Cecchignola.

Intanto eravamo cresciuti ed è iniziata un’altra storia.

Io, finiti gli studi, ritorno in paese. Tonino mette su famiglia con destinazione Friuli. Ognuno è andato così incontro al proprio destino, ma non ci siamo mai “persi“. Ogni volta che tornava a Bagnoli il saluto e l’abbraccio erano spontanei e sinceri, ricercati da entrambi, e nel momento in cui gli sguardi si incrociavano, il sorriso che appariva sui nostri volti rivelava il riaffiorare di antichi ricordi.

Adesso, più passa il tempo, più si realizza la sua prematura ed improvvisa scomparsa, più il dispiacere si manifesta. Il dolore, l’incredulità, i ricordi….un turbinio di emozioni dalle quali è difficile staccarsi.

Ed ecco che ti ritrovi a riflettere sulla condizione dell’essere umano….Pensi, come dire, alla caducità e temporaneità della nostra esistenza e pensi che viviamo questa condizione di fragilità, ed in fondo di solitudine, con così scarsa consapevolezza.

Invece di sforzarci di far prevalere sempre le ragioni che uniscono, spesso ci arrendiamo alle nostre debolezze. Viviamo immaginando di essere eterni, ci scontriamo, ci perdiamo nei nostri egoismi e solo dopo ci rendiamo conto che non c’è differenza o diversità per cui valga la pena dividersi, perché nel momento in cui ci allontaniamo, diventiamo tutti un po’ più soli.

Forse, è il prezzo che si paga al “progresso“ ed al benessere dei tempi moderni.

E poi scopri pure che quando scompare una persona che ha avuto un significato nella tua esistenza, è un po’ come se un pezzo della tua vita se ne andasse via con lui….Ti ritrovi così a rimpiangere le cose perdute e le occasioni mancate. Che tristezza!

Sono stato a Viterbo il giorno dei funerali di Tonino. Non volevo mancare, non potevo non dargli l’ultimo saluto. Ed ho visto la moltitudine di gente che vi partecipava. La chiesa, più grande della nostra, gremita fino all’inverosimile. Militari, gente comune e del mondo dello sport. E sul volto di tutti erano impressi i segni di una commozione sincera e di un dispiacere profondo….La testimonianza che Tonino si è fatto apprezzare da tutti, nel lavoro come nella vita sociale, e chi lo ha conosciuto gli ha voluto bene davvero.

Ed io penso che dovremmo essere orgogliosi quando un nostro concittadino, fuori dai confini del nostro paese, si fa apprezzare e considerare.

Per questo, come Sindaco di Bagnoli Irpino, voglio rendere omaggio alla memoria del Colonnello Antonio Nigro, perché quando il percorso della vita incrocia l’affetto, la stima e la benevolenza di tante persone si contribuisce anche a rendere un servizio al proprio paese.

Perciò gli diciamo grazie. Grazie Colonnello, grazie Tonino.

Te ne sei andato via troppo presto, non ti dimenticheremo mai.

                                                                                                       

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