Attraverso il video gli Italiani hanno conosciuto il Laceno
04.12.2016, Il documento storico (da “Fuori dalla Rete” – Ottobre 2016, Anno X, n.4)
Tratto dall’archivio della famiglia Cione e su gentile concessione dell’Ing. Aniello Memoli, pubblichiamo un interessate articolo (06.08.1960) a firma di Ciro Cannaviello, storico giornalista del Corriere dell’Irpina, inerente alla kermesse del Laceno d’Oro, all’indomani della premiazione avvenuta sull’altopiano Laceno. Grande affluenza di pubblico per un evento che già alla sua seconda edizione aveva assunto un carattere nazionale. La giuria del “Laceno d’Oro” premiava in questa seconda edizione il produttore Dino De Laurentiis, il regista Leopoldo Trieste e l’attore Massimo Girotti. Partecipavano alla kermesse come guest star il grande Domenico Modugno e il conterraneo Aurelio Fierro che si esibirono davanti alle migliaia di persone accorse sul Laceno per l’occasione. Il Cannaviello oltre ad elogiare gli organizzatori per la riuscita dell’evento si sofferma sulle potenzialità turistiche Laceno “invitando” gli amici di Montella e di Bagnoli, a mettere da parte gli sciocchi e superati campanilismi perché “Il Laceno ha bisogno di Verteglia così come Verteglia ha bisogno del Laceno. Nell’interesse di Bagnoli, di Montella e di tutta l’Irpinia”. A seguire un altro articolo, sempre tratto da “Il Corriere dell’Irpinia” del 25 giugno 1960.
Buona lettura. (G.T.)
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Corriere dell’Irpinia, 6 agosto 1960
Attraverso il video gli Italiani hanno conosciuto il Laceno
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E’ necessario organizzare meglio le manifestazioni artistico-culturali distinguendole dagli spettacoli di massa ed evitando di confondere il sacro con il profano.
Una statistica precisa del pubblico e degli automezzi affluiti domenica scorsa sull’altopiano del Laceno è impossibile farla; potremmo tutto al più affermare con approssimativa sicurezza che il pubblico presente alla grandiosa manifestazione del “2° Laceno d’Oro” poteva oscillare fra le 30.000 e le 50.000 unità, che il numero degli automezzi poteva essere valutato in alcune migliaia di automobili e in un centinaio di pullman. Così facendo siamo sicuri di non esagerare, nulla togliendo e nulla aggiungendo alle cifre comunicate dagli altri giornali.
Vi è stato comunque per l’occasione un traffico che per tutto il giorno e per tutta la notte ha impegnato non poco agenti della Polizia Stradale, Carabinieri e Vigili Urbani, questi ultimi rafforzati da quelli del nuovo Corpo di Avellino. A questi tutori dell’ordine pubblico vada innanzitutto il nostro plauso per aver saputo fronteggiare una situazione che indubbiamente ha superato tutte le nostre previsioni.
Ma proprio da questa eccezionale situazione di traffico attraverso una strada di montagna che, accosto di sbancarla con la dinamite è tutta da ampliare, sorge spontanea la necessità di creare per il Laceno nuove arterie stradali e nuovi mezzi di collegamento; di ciò ci riserviamo di scriverne quanto prima, tanto più che della faccenda è interessata l’ANAS alla quale da poco l’attuale strada è passata in gestione. Si è provveduto per Montevergine, si potrà pure provvedere per il Laceno.
Naturalmente il rilievo supposto non pregiudica, anzi riconferma, il lusinghiero risultato di questa seconda edizione del Laceno d’Oro. Un risultato che, ripetiamo, va al di là dell’occasionale programma canoro, al di là dei nomi degli artisti che sono serviti di richiamo. Si consideri la ripercussione avutasi finalmente attraverso il video in tutta Italia; siamo per il momento soddisfatti di quei due minuti di trasmissione concessi dalla RAI-TV nel telegiornale delle venti, trenta di lunedì scorso, all’indomani dell’eccezionale avvenimento.
Siamo anche disposti a dimenticare i soprusi dell’ AGITA che ci tenne in sosta a Bagnoli, a fine festeggiamenti, per ben due ore e mezza, prima di farci riprendere il viaggio di ritorno per Avellino, ove, stanchi ma soddisfatti , giungemmo alle 4,30 del mattino successivo. Ma, vivaddio, il dado è tratto.
Grazie, signori della RAI-TV! Grazie di cuore e ritornate ancora sul Laceno! Venite a riprendere le scene incomparabili di questa sconosciuta selvaggia Irpinia, scene che non sono seconde in bellezza, siatene certi, a quelle tanto reclamizzate dell’Alto Adige. Qui sul Laceno, signori della RAI-TV, non si pongono questioni di minoranze linguistiche, non si compiono attentati terroristici contro i monumenti dei nostri gloriosi caduti né ci si rivolge all’ONU per cambiar Patria; qui si è fra Italiani. E che i miliardi dello Stato Italiano arrivino un po’ da queste parti, fra gente di pura fede patriottica.
Non vogliamo divagare. Il fine che ci eravamo preposto era precisamente quello di far conoscere il Laceno a quanti, purtroppo anche irpini, non lo conoscevano.
Ci siamo pienamente riusciti. Non è vero che quelle trenta o cinquantamila persone sono venute sul Laceno unicamente per vedere Modugno o Fierro. Siatene pur certi; quelle persone ritorneranno sul Laceno, ci ritorneranno in una giornata qualsiasi per ammirare meglio e con più calma le innumerevoli bellezze del luogo; si affezioneranno tanto da sceglierlo quale soggiorno per le loro vacanze. Noi siamo fiduciosi per l’avvenire del Laceno. Ogni anno che passa costituisce una nuova tappa sulla strada del progresso per questa montagna ammaliatrice.
Ed in quanto a programmi culturali, artistici, folkloristici, sportivi, ecc. che in avvenire saranno organizzati, avremo modo di fare le nostre proposte affinché queste manifestazioni lacenesi si svolgano singolarmente, non in una, ma in più giornate ben distinte; siamo pienamente d’accordo con i colleghi che hanno avanzato questa proposta alla quale anche noi avevamo già pensato. Si potrebbe organizzare, ad esempio, un luglio o un’estate sul Laceno con premi ben distinti per il Cinema, la Narrativa, la Poesia, il Giornalismo, la Pittura, l’Artigianato, oltre allo spettacolo canoro di massa che consigliamo di organizzare una serata a se stante, evitando di confondere il sacro con il profano. Si potrebbero parimenti organizzare raduni di complessi folkloristici e di concerti sinfonici, gare di ballo e di pattinaggio artistico, serate con elezioni di reginette di bellezza, mentre nel settore sportivo sono infinite le possibilità organizzative: corse campestri, marce di montagna a squadre, gare di ciclo-cross e moto-cross, tornei di tennis, di tiro a volo, di bocce, di atletica leggera, concorsi ippici e quando vi sarà una piscina, anche gare di nuoto.
Se domenica scorsa vi è stato un tale afflusso di uomini e di mezzi, lo si deve principalmente alla costante opera di propaganda svolta dalla Stampa che validamente ha coadiuvato il principale Ente organizzatore della manifestazione: il Comune di Bagnoli Irpino, su cui è gravato il peso maggiore della complessa e dispendiosa manifestazione.
Un bravo di cuore va innanzitutto all’attivo Sindaco rag. Tommaso Aulisa, al vice segretario Luigi Iuppa ed ai più diretti collaboratori del comune. Un elogio vada pure ai colleghi di “Cinemasud” Camillo Marino e Giacomo D’Onofrio per aver saputo assicurare la partecipazione di personalità del mondo della cultura e dello spettacolo; al collega del “Tartino” avv. Guido Capuano, vecchio appassionato della montagna, per aver portato sul Laceno una nota briosa con uno stand di vignette e pupazzetti umoristici, opere di un Maestro del bianco e nero; Giuseppe Leone di Pratola; al Presidente dell’Associazione della Stampa Irpina avv. Angelo Scalpati per aver assicurato la presenza del tutto gratuita di Aurelio Fierro; al collega de “Il Tempo” Pasquale Grasso per aver convogliato sul Laceno una folta schiera di artisti del “pennello” napoletani ed irpini, nonché
Eminenti critici d’arte; al dottor Angelo Cavallo de “Il Mattino”, unico inviato speciale che all’indomani, in pagina nazionale, ha riportato un ampio servizio sulla manifestazione; ed infine un elogio particolare vada all’uomo del lago, affetto da un male inguaribile (la febbre del Laceno): il Cav. Aniello Capozzi, pioniere generoso di questa incantevole montagna , anfitrione ospitale di giornalisti, rilevatosi anche un mago della fotografia con una eccezionale mostra fuori concorso dedicata al graduale sviluppo del Laceno, mostra largamente apprezzata e degna della particolare segnalazione al concorso fotografico.
Un grazie collettivo va a quanti, in maggiore o minore misura, hanno contribuito al lancio pubblicitario di questo incantevole centro turistico, ancor giovine di realizzazioni e di esperienze. Si perché noi insistiamo nell’affermare che questo 2° Laceno d’Oro, con tutti i pregi e tutti i difetti, pienamente giustificabili, che possa annoverare, ha avuto un fine ben più alto che i salti di Modugno o delle ballerine del can-can: la valorizzazione turistica del Laceno, e non soltanto del Laceno, amici di Montella, ma di tutto il selvaggio verdeggiante sistema del Terminio. Perché, o amici di Montella e di Bagnoli, è tempo di mettere da parte gli sciocchi e superati campanilismi. Il Laceno ha bisogno di Verteglia così come Verteglia ha bisogno del Laceno. Nell’interesse di Bagnoli, di Montella e di tutta l’Irpinia.
Ciro Cannaviello
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I premi del 2° Laceno d’Oro
Cinema
I “Laceno d’Oro” sono stati assegnati:
al produttore Dino De Laurentiis;
al regista Leopoldo Trieste;
all’attore Massimo Girotti
Cortometraggio
il premio di L. 100.000 è stato assegnato al Cine Club di Avellino per il documentario “Colori del Laceno” di Corrado, Gorruso e Pennetti.
Pittura
1° premio di L. 80.000 ex equo a Enrico Caiati e Lorenzo Scolavino
2° premio di L. 40.000 ex equo a Bruno Ficuciello e Mario Pascale
Segnalati: Maria Padula, Enrico Placido, Sabino Luongo, Beniamino Cecere, Filippo De Gennaro e Nicola Leone.
Fotografia
1° premio ex equo a Antonio Ruocco di Avellino e Tina Chieffo di Bagnoli Irpino.
2° premio ex equo a Paolo Troisi di Paternopoli e Giannino Di Stasio di Napoli.
Segnalato fuori concorso Aniello Capozzi per una mostra retrospettiva sullo sviluppo del Laceno.
Giornalismo
Le targhe d’argento sono state assegnate a pari merito, per l’opera svolta a favore della valorizzazione turistica del Laceno, ai seguenti giornalisti;
Enrico Mastrostefano della RAI
Fiorentino Baldo della TV
Ciro Cannaviello del “Corriere dell’Irpinia”
Guido Capuano del “Tartarino”
Heman Carbone di Bari
Pasquale Grasso de il “Tempo”
Attilio Marinari di “Voce Socialista”
Bruno Petretta del “Roma”
Paolo Ricci de “L’Unità”
Angelo Scalpati de “Il Mattino”
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Corriere dell’Irpinia, 25 giugno 1960
Moravia, Moranta, Ungaretti e Pasolini presenti quest’anno al secondo “Laceno d’Oro”
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La redazione di “Cinemasud” è all’opera con lena onde far riuscire meglio dello scorso anno la manifestazione del “Laceno d’Oro” cui diedero una preziosa adesione morale e concreta l’amministrazione comunale di Bagnoli Irpino, l’amministrazione Provinciale e l’Ente del Turismo.
A nessuno sfuggì l’importanza della manifestazione né vi fu alcuno che si pose alla fine, sul piano della polemica e della critica proprio perché fu riconosciuto da tutti lo sforzo che era stato compiuto dal comitato organizzatore per rendere veramente solide le basi della iniziativa.
Lo scorso anno il “Laceno d’Oro” fu assegnato al regista Antonioni del cui valore i critici cinematografici del paese ben difficilmente e per ragioni di parte si resero conto. I giovani critici del gruppo di “Cinemasud” decretando il premio al regista, seppero guardare lontano.
E in questo anno ’60, Cannes con una giuria internazionale ha sancito il valore del regista in campo internazionale. Da questo momento perciò il comitato organizzatore del secondo “Premio Laceno” ha un difficile lavoro da compiere onde rispondere alle aspettative del pubblico e degli uomini di cultura nazionale.
Si tratta di raccogliere tutte le forze della provincia intorno al Prefetto che è stato eletto all’unanimità Presidente Onorario del Comitato ma si tratta anche di valutare bene i compiti specifici che ogni componente del Comitato deve assolvere. Corre voce che l’Ente del Turismo e per esso il suo presidente Avv. Amatucci ha rifiutato il contributo finanziario; sono ignoti i motivi però da queste colonne richiamiamo l’attenzione dell’Ente perché ritorni sui suoi passi.
D’altronde far marcia indietro su certe decisioni non significa riconoscere demeriti o altro, significa soprattutto comprendere che l’unità di tutti è necessaria perché la manifestazione oramai acquisita alla storia della provincia, sia sempre migliore ogni anno e più.
Dal largo comitato della festa sono stati all’ultimo momento chiamati a far parte i giornalisti Agnes, Grimaldi, Grasso, Petretta, Aurigemma, Marinari, Freda, i cui nomi si aggiungono a quelli che sono oramai di pubblico dominio. Più gente lavora, più si arriva allo scopo, eccola la massima del comitato!
Pertanto mancano trenta giorni soltanto dalla festa ed occorre ancora concretizzare il programma finanziario. Si faccia in modo che nella riunione stabilita per il giorno ventisei in Bagnoli Irpino dal Sindaco rag. Aulisa, si arrivi a completare e realizzare quanto resta da fare.
Gli scrittori Moravia, Morante, Ungaretti, Pasolini e Levi hanno inviato una lettera alla redazione di “Cinemasud” accettando di far parte del Premio “Laceno d’Oro” di cui ancora non si conosce il valore. Una pubblica sottoscrizione sarà lanciata a professionisti, impiegati, industriali e autorità perché veramente Avellino possa essere degno delle sue tradizioni di cultura e dei grandi De Sanctis, Tedesco e Dorso.