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La geo-narrativa dell’Irpinia e la riscoperta faticosa delle radici

30.11.2016, Rubrica di Paolo Saggese* (da “Fuori dalla Rete” – Ottobre 2016, Anno X, n.4)

copertina-libro-verde-paradisoNegli ultimi venti anni abbiamo tante volte raccontato l’Irpinia attraverso la sua letteratura, e tante volte abbiamo parlato di geopoetica, di quella “poetica” frutto della “terra”, che ha dato i natali e ha “generato” i nostri scrittori e poeti. Questa “geopoetica” il Centro di Documentazione sulla Poesia del Sud l’ha teorizzata e raccontata. Adesso, questo concetto è riproposto con convinzione da Giandonato Giordano e Michele Vespasiano nella premessa alla raccolta “È verde il Paradiso. Storie nomadi in giro per l’Irpinia”, postfazione di Franco Dragone (Natan Edizioni, 2016), che ospita tredici racconti degli stessi curatori e di Emilia Bersabea Cirillo, Antonetta Carrabs, Maria Rosaria Del Guercio, Francesco Di Sibio, Giannino Di Stasio, Bruno Guerriero, Silvana Lattanzio, Tancredi Lisena, Oscar Magi, Angelo Siciliano, Maria Ivana Tanga e che è stato presentato sabato 24 settembre, ore 17.30, a Bagnoli Irpino, presso l’Aula Consiliare, con interventi del sindaco Filippo Nigro, di Francesco Pennetti, presidente della Pro Loco, di Tobia Chieffo e dei curatori del libro.

 Infatti, Giandonato Giordano e Michele Vespasiano scrivono: “Il nostro viaggio è […] una geo-narrativa che trae linfa dall’humus antico di queste comunità e che va a mescolarsi agli odori e ai sapori di una terra antica, dove la ricostruzione del post terremoto del 1980 ha talvolta distrutto e contaminato i luoghi della memoria, lacerati da una faglia temporale tra un prima e un dopo, spartiacque tra il tramonto di un mondo innocente e una modernità troppo spesso invasiva e deturpante”.

Il libro è anche una chiamata all’azione degli intellettuali irpini – anche questo è un lietmotiv del Centro di Documentazione sulla Poesia del Sud -, “ai quali è chiesto di costruire un pensiero condiviso e condivisibile intorno all’idea di comunità”. E tuttavia, tale chiamata all’azione può essere efficace solo se gli intellettuali reali o presunti saranno in grado di unire le proprie forze in un pensiero che sappia essere progetto e che consenta a tante isole di diventare arcipelago (per usare un’espressione cara ad Alfonso Gatto). E questo, probabilmente, è il primo vero limite della cultura non solo irpina.

Molto stimolante è anche la Postfazione del regista e direttore teatrale Franco Dragone, originario di Cairano, e vissuto sin dall’età di 6 anni in Belgio. La sua è una storia come quella di tantissimi bambini irpini, che seguirono i genitori nella fuga verso una nuova patria, verso una nuova vita. Il padre di Franco Dragone, come migliaia di altri italiani, fu condannato ad andare a lavorare nella “fossa”, ovvero nelle miniere di carbone. Come scrisse La Penna, questi giovani andarono alla ricerca di una nuova “schiavitù”.

In quegli anni, come osserva Dragone, si diceva: “Le persone da un lato, il carbone dall’altro”. Ovvero, giovani italiani furono barattati dallo Stato in cambio del carbone necessario all’economia nazionale per rinascere.

Il trauma fu forte. Perciò, “c’è voluto del tempo perché le zolle di terra incollate ai nostri sandali si staccassero e risalissero verso il cuore in particelle di polvere impregnate d’estate”. Andando oltre l’Ofanto, oltre l’Irpinia, verso altri mondi, Franco Dragone, come gli altri scrittori qui selezionati, hanno trovato un’altra patria, così distante e così simile alla prima, con il tempo hanno maturato o ritrovato o creduto di ritrovare una loro identità, e perciò di raccontarla.

Del resto, il libro ha l’ambizione di raccontare un’identità, di recuperarla, di mostrarla agli Irpini. L’Irpinia è “solo” quella qui rappresentata? Probabilmente no, ma sicuramente gli autori qui presenti hanno saputo raccontare con eleganza e con condivisione ideale, con nostalgia e commozione, quell’Irpinia, che è anche, in parte, la nostra.

(* Centro di Documentazione sulla Poesia del Sud)

                                                                                                       

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