Ma l’Asino vola?
15.11.2016, Pillola referendaria di Michele Gatta (da “Fuori dalla Rete” – Ottobre 2016, Anno X, n.4)
Referendum costituzionale del 4 dicembre. L’ex premier Monti vota NO, Cirino Pomicino (sì proprio lui) vota NO, Fini (anche lui) vota NO. Non saranno da meno Grillo che vota NO e Salvini che euforicamente ci fa sapere che vota NO. A questo schieramento si associano Massimo D’Alema che, girando per l’Italia, va dicendo a tutti che anche lui, e prima di tutti gli altri, vota NO.
Più di un pensiero ce l’ha fatto anche Bersani, che, dallo “smacchiare il leopardo” stavolta lo abbraccia (il leopardo) e vota deciso NO. Berlusconi (il leopardo) ritorna in TV e dice che Lui, e non gli altri, vota NO. E prova ad autoconvincersi sostenendo che la riforma costituzionale va verso forme di autoritarismo premiando “un solo uomo al comando” (sì, lo dice proprio Lui che in passato si vantava di essere stato “Unto” dal Signore). Dimenticavo: ma la riforma costituzionale, che ci viene prospettata, non era stato proprio Lui a favorirne la stesura?
A fare da contrappeso (si fa per dire) a tutti questi NO, il sottoscritto ha deciso di votare SI. E lo fa convintamente, soprattutto dopo aver udito le loro fantasiose argomentazioni politiche, arrivando a sostenere (senza pudore) che, se vincesse il NO, si metterebbero tutti insieme al lavoro per varare una nuova riforma Costituzionale, più equilibrata, più democratica, più partecipativa e più rappresentativa (della loro “specie”, verrebbe da dire).
Questo è quello che sostengono i nostri eroi. Dimenticandosi di una cosa però: la gente, da un po’ di tempo, ha cominciato a capire che ‘l’asino non vola”.
L’Asino vola? E li ciucci ?
Premesso che non sarò certamente io a difendere gli elementi menzionati da Michele, anche se la maggior parte dei nomi da lui citati sono stati in questi lunghi anni molto vicini al suo credo politico incluso D’alema, ma il giochino di Renzino ripreso da suoi discepoli del “chi sta con chi” non funziona.
Nel suo articolo fa da contrappeso in solitario (si fa per dire) al fronte del NO,anche se capisco che è un eufemismo, perché non si senta solo in questa decisione ( per gioco) elenco alcuni nomi che gli faranno compagnia il 4 Dicembre:
Verdini Denis senatore:
Padre della schiforma,e stato condannato a due anni per concorso in corruzione e associazione a delinquere, nel secondo processo per la loggia P3 è stata richiesta una condanna per 4 anni, in altri tre processi è stato rinviato a giudizio….munnezz….
Senatore Roberto Formigoni:
imputato ,secondo i pm Laura Pedio e Antonio Pastore, per essere stato a capo di un gruppo criminale e al centro di corruzione sistematica durata 10 anni,nei quali sono stati sperperati 70 milioni di denaro pubblico con due enti al tracollo,La Maugeri e il San Raffaele, pertanto hanno chiesto la condanna a nove anni di reclusione,processo tuttavia in corso.
Deputato nonché ministro Angelino Alfano :
assunzione di Alessandro Alfano, fratello del ministro dell’Interno, nel gruppo Poste nel 2013, è al vaglio della Corte dei Conti. La Procura di Roma ha infatti inviato ai magistrati contabili una relazione di sei pagine (ma con centinaia di pagine allegate) per mettere in fila tutte le tappe della carriera di Alfano jr. Dagli atti dell’inchiesta penale si vede indagato tra gli altri, l’uomo vicino al ministro dell’Interno, Raffaele Pizza, arrestato il 6 luglio.
Maria Elena Boschi deputata :
ministro e madrina della schiforma
Pier Luigi Boschi ex vicepresidente di Banca Etruria e padre del ministro , è indagato dalla procura di Arezzo per concorso in bancarotta fraudolenta, migliaia di risparmiatori truffati.
Sig. nonché primo ministro Matteo Renzi:
tre aziende di famiglia, dal 2000 a oggi, sono state condannate sette volte, tra cause di lavoro e civili. Contributi non pagati, lavoro irregolare, licenziamenti illegittimi, danni materiali. Negli atti di un’indagine della Procura di Cuneo figurano anche i genitori del Premier, scambi di fatture sospetti tra società e bilanci aggiustati con «pezze false».
Deputato ex ministro infrastrutture Maurizio Lupi:
“Lavori e rolex al figlio, abito sartoriale al ministro”secondo l’ordinanza del gip nello scambio di favori che caratterizzava anche questa storia (come Expo, come il Mose) cadeva anche la famiglia Lupi.
Vota insieme all’amico Michele anche il deputato Fabrizio Cicchitto:
Il suo nome compare nelle liste della loggia massonica P2: fascicolo 945, numero di tessera 2232, data di iniziazione 12 dicembre 1980. All’epoca della scoperta degli elenchi Cicchitto era deputato e membro della direzione del PSI
Vota SI l’ex europarlamentare e ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano:
Nel 2004 l’allora europarlamentare Giorgio Napolitano, tallonato da un giornalista tedesco sullo scandalo dei rimborsi spese di viaggi, rese noto che per un volo Roma-Bruxelles di 90 euro A/R, Napolitano avesse richiesto e ottenuto un rimborso di 800 euro come se avesse preso il volo di linea Alitalia , più altri 80 per il taxi e 268 come indennità di missione. Il video andato in onda in prima serata sulla tv tedesca il 17 Marzo 2004 non è mai stato trasmesso né diffuso in Italia.
Molti altri ancora sono i SI :
Sandro Bondi ex comunista ex FI, Gennarino Migliore ex PRC vendutosi per un posto di sottosegretario, Roberto Benigni quello della Costituzione più bella del mondo tornato in RAI a 200mila euro per una serata,l’ex comunista Piero Fassino, Massimo Cacciari ,che dice che la riforma fa schifo ma vota SI ” la filosofia del filosofo”, abbiamo anche il play boy Flavio Briatore condannato ad 1 anno e 11 mesi per evasione fiscale.
Invitano a votare SI:
Sergio Marchionne,Confindustria autrice del il jobs act renziano e poi Juncker e Moscovici, la Merkel e il ministro De Maizière, Marchionne e la banca d’affari americana jp Morgan, Obama e il suo ambasciatore in Italia,tutti bravissimi a fare i costituenti con la Carta degli altri.
Un dato, la costituzione americana è entrata in vigore nel 1789 e da allora ha subito appena 27 emendamenti nei 227 anni:nel 1865 per abolire la schiavitù,nel 1813 per sancire le elezioni dei senatori con voto popolare,nel 1951 per limitare a due i mandati del presidente,nel 1992 per vietare a deputati e senatori di aumentarsi lo stipendio ecc…Inoltre il governo non può proporre e sollecitare riforme costituzionali, ogni emendamento deve essere proposto da due terzi di entrambe le camere o in alternativa dai due terzi dei parlamentari dei 50 stati; e approvata solo con il voto favorevole dei tre quarti degli stati (38 su 50) una costituzione blindatissima.
La nostra costituzione è una delle più giovani dell’occidente, avendo appena compiuto 68 anni e in questi anni sono stati modificati ben 43 articoli, il governo (ALFANO/VERDINI/RENZI) ne vorrebbe cambiare 47 su 139 in un colpo solo,questi pagliacci stanno vendendo la riforma come la panacea di tutti i mali compreso il rilancio economico.
Salvatore Settis nel suo ultimo saggio Costituzione!, domanda malizioso: se è proprio necessario cambiare di corsa la Costituzione per uscire dalla crisi,come mai gli Stati Uniti non se ne sono accorti ?.
Comunque caro Michè per evitare ciò, votano NO il presidente emerito della corte costituzionale Prof. Gustavo Zagrebelski + 55 costituzionalisti
Vittorio Angiolini, Università di Milano Statale;Luca Antonini, Università di Padova;Antonio Baldassarre, Università LUISS di Roma;Sergio Bartole, Università di Trieste,Ernesto Bettinelli, Università di Pavia;Franco Bile, Magistrato;Paolo Caretti, Università di Firenze;Lorenza Carlassare, Università di PadovaFrancesco Paolo Casavola, Università di Napoli Federico IIEnzo Cheli, Università di FirenzeRiccardo Chieppa, MagistratoCecilia Corsi, Università di FirenzeAntonio D’Andrea, Università di BresciaUgo De Siervo, Università di FirenzeGianmaria Flick, Università LUISS di RomaFranco Gallo, Università LUISS di RomaSilvio Gambino, Università della CalabriaMario Gorlani, Università di BresciaStefano Grassi, Università di FirenzeEnrico Grosso, Università di TorinoRiccardo Guastini, Università di GenovaGiovanni Guiglia, Università di VeronaFulco Lanchester, Università di Roma La SapienzaSergio Lariccia, Università di Roma La SapienzaDonatella Loprieno, Università della CalabriaJoerg Luther, Università Piemonte orientalePaolo Maddalena, MagistratoMaurizio Malo, Università di PadovaAndrea Manzella, Università LUISS di RomaMario Dogliani, Università di TorinoLuigi Mazzella, Avvocato dello StatoAlessandro Mazzitelli, Università della CalabriaStefano Merlini, Università di FirenzeCostantino Murgia, Università di CagliariGuido Neppi Modona, Università di TorinoWalter Nocito, Università della CalabriaValerio Onida, Università di Milano StataleSaulle Panizza, Università di PisaMaurizio Pedrazza Gorlero, Università di VeronaBarbara Pezzini, Università di BergamoAlfonso Quaranta, MagistratoSaverio Regasto, Università di BresciaGiancarlo Rolla, Università di GenovaRoberto Romboli, Università di PisaClaudio Rossano, Università di Roma La SapienzaGiovanni Tarli Barbieri, Università di FirenzeRoberto Toniatti, Università di TrentoRomano Vaccarella, Università di Roma La SapienzaFilippo Vari, Università Europea di RomaLuigi Ventura, Università di CatanzaroMaria Paola Viviani Schlein, Università dell’InsubriaRoberto Zaccaria, Università di FirenzeFernando Santosuosso, Magistrat0,Francesco Amirato,Magistrato.
Avrebbe votato NO anche il premio Nobel Dario Fo, vota NO Fiorella Mannoia, Sabrina Ferilli, Monica Guerritore, Sabina Guzzanti, Moni Ovadia, Marco Travaglio, Antonio Padellaro, ma il dato più importante secondo i sondaggi e se verrà confermato e che (vota NO anche la maggioranza dei giovani) di questo disastrato paese.
E chiaramente vota NO il sottoscritto
Con affetto Peppe Caputo.
P.S. Michè tra un NO di Cirino Pomicino e un D’alema ti sei dimenticato il NO dell’amico (tuo) Ciriaco De Mita e questa “dimenticanza” è gravissima.
Commento di Michele Gatta:
Sono stato informato che la mia “pillola referendaria” è al centro di un acceso dibattito su “facebook”. E, puntuale come un orologio svizzero, è pervenuto anche un lungo commento sulle pagine del sito PT39. Un vero e proprio articolo, arricchito di elementi interessanti e che, finalmente, ci fa ritrovare un amico sulle pagine del nostro “internazionale” sito.
Questo, credetemi, è una buon notizia. Magari anche in prospettiva futura. Perché no. Il nostro paese (Bagnoli Irpino) ha bisogno di gente così preparata e sicuramente così spontanea, che crede molto alle proprie idee e ha il coraggio di esporle!
Onestà vuole che, sempre al ritrovato commentatore, avevo annunciato che prevedendo un suo intervento, mi sarei preparato prima la risposta. E così ho fatto.
Credevo che mi annunciava solo quello che ha poi evidenziato nel “P.S.” finale. Invece mi ha sorpreso, ed è andato ben oltre …. Alcune delle argomentazioni esposte pare, almeno così mi riferiscono, siano stati ripresi anche da diversi giovani su “facebook”.
Che dire? Mi sembra che i vari personaggi chiamati in causa non hanno cambiato il loro atteggiamento verso la riforma costituzionale. Anzi, alcuni l’hanno votata in Parlamento e sostenuta fino ai giorni d’oggi. Non si può dire la stessa cosa di molti politici che oggi votano NO.
I personaggi elencati, con dovizia di…curriculum, mi confermano la passionalità con la quale l’articolista ritrovato legge il “Fatto quotidiano”. Non è da me giudicarne il loro passato. Lo fa la giustizia. A me sembra che non si voglia, di proposito, entrare nel merito di quanto argomentato.
Come non capire che il NO così veementemente espresso non è un voto contro la riforma Costituzionale, bensì un voto contro il premier Matteo Renzi?
Come non intuire che alcuni personaggi politici vedono in questa occasione la possibilità di riemergere dalle ceneri e condizionare il prossimo futuro politico italiano? Vedasi, per tutti, le ultime “capriole” dell’ex Presidente Berlusconi.
Quanto al tuo P.S. riconosco la dimenticanza del Presidente De Mita, dall’elenco parziale di personaggi che voteranno NO al prossimo referendum sulla riforma Costituzionale.
E’ un rilievo obiettivamente pertinente. Sempre meglio una “svista” (beato coloro che hanno una lucida memoria) che trovarsi a fare una battaglia politica affianco a chi si è perennemente combattuto.
Non è dato sapere come andrà a finire la tornata elettorale del 4 dicembre(è ovvio). Probabilmente la vittoria si giocherà sul filo di lana. Ed il voto degli italiani all’estero potrebbe essere decisivo. Ma una parte del Paese ne uscirà sicuramente male, soprattutto se a vincere dovesse essere il NO. Perderà chi chiedeva, da tanti anni, un deciso cambio di passo alla nazione. Perderà chi immaginava che il nostro paese doveva liberarsi, finalmente, di tutti coloro che avevano avuto una responsabilità diretta nella gestione della politica e delle nostre istituzioni fino ad alcuni anni fa. Perderanno tutti coloro che si sentono lontani da un evidente populismo che mira solo a denigrare chi cerca di dare al nostro paese una dignità di rappresentanza in ambito internazionale. Chi, con una parte della classe politica italiana, ha salvato la vita a migliaia e migliaia di immigrati. Chi è riuscito a invertire l’andamento economico del nostro paese. Potrebbero perdere coloro che avversano i comportamenti assunti dal segretario della Lega, Matteo Salvini. Fiero di essersi autoproclamato come erede naturale del neo presidente degli Usa, Donald Trump. Per capirci: l’uomo dei muri…Nello stesso tempo è immaginabile una corsa, poco edificante, ad attribuirsi i meriti dell’eventuale vittoria referendaria del No. Un gruppo di politici dalle ideologie alternative fra loro. Un miscuglio di interessi personali. Il tutto a scapito della nazione.
Ma stiano tranquilli, all’indomani del voto del 4 dicembre, la “Costituzione”, che per loro non va riformata, non consente salti nel buio. E vedrete, se ove mai dovesse vincere il NO, il loro vero obiettivo (mandare a casa Renzi) non andrà in porto. Sono sicuro, a quel punto, che sulla graticola metteranno il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il quale (ironia della sorte) sarà accusato semplicemente del fatto di aver messo in pratica l’attuale… Costituzione!!!
Chiudo ot.
Difficilmente commento i commenti, purtroppo devo riprendere l’amico Michele che rispondendo troppo velocemente al mio commento è inciampato in una serie di “SVISTE”che mi accingo a chiarire per onor del vero.
Dice che dopo tanto tempo mi si rivede sul sito “internazionale PT39” ,in effetti il mio ultimo articolo è datato Settembre 2015. Michele sa benissimo che ho iniziato con articoli,manifesti e iniziative politiche e sociali da quando mi sono trasferito definitivamente a Bagnoli nel lontano 2001. Sicuramente ricorderà quando denunciavo il furto strutturale e politico delle sedi del “Parco Dei Monti Picentini” e della” Scuola Alberghiera” da parte del suo amico di allora Ciriaco de Mita e della sua attuale amica Rosetta D’amelio. I miei articoli sono sempre stati incentrati sulla vita politica del paesello, al contrario dei suoi dove cerca di volare alto,come anche questa volta con l’ultima sua pillola “l’asino vola”; rispondergli è stato di una semplicità elementare perchè mi è bastato navigare in internet e fare dei copia/incolla delle notizie riportate in rete. Comunque per rinfrescargli amichevolmente la memoria ,sono stato spesso presente sul sito di PT39 per commentare svariati articoli, dando il mio modesto parere, ultimo in ordine di tempo il 24 Agosto 2016.
Inoltre incalza affermando di aver annunciato che prevedendo il mio intervento avesse già preparato la risposta, purtroppo Michè!!! la memoria o le “Sviste” ti giocano brutti scherzi,hai saputo che avrei commentato la tua pillola direttamente da me poco tempo dopo l’uscita del giornalino.
E’ vero Michè!!” l’articolista ritrovato” legge il Fatto Quotidiano come tu leggi il Corriere della Sera,tra i due quotidiani la differenza è che io leggo un giornale che esce al mattino solo se vende copie ,mentre RCS riceve finanziamenti pubblici per l’editoria.
Purtroppo Michè prima di salutarti devo riprenderti per l’ennesima “Svista”o vuoto di memoria, molti curricula non fanno parte del passato dei personaggi del SI ,come da te affermato, ma del loro presente e del loro futuro. Infatti è fresca fresca la condanna a due anni del padre costituente senatore Verdini ed è ancora più fresca la richiesta in un altro processo a quattro anni di reclusione, per non parlare di altri tre processi a venire.
Ti saluto con affetto e con l’augurio di una pronta ripresa della memoria.
Peppe Caputo
P.S. Michè lo slogan CAMBIO DI PASSO non è farina del tuo sacco è copyright di Fonzarelli.
Commento di Michele Gatta:
Avevo visto proprio bene: il nostro paese ha bisogno di questo tipo di persone. Leale, coerente,tranquillo e spontaneo.
Si può dissentire(almeno questo me lo sia permesso) sui vari argomenti, magari politici o sociali, l’importante che lo si fa con serenità e con un confronto propositivo.
E questo mi sembra di aver colto nelle righe dell’amico Caputo.
Auguri e buon referendum.