02.11.2016, L’intervista

Abbiamo incontrato il nostro meteorologo Michele Gatta al quale vanno i ringraziamenti per il servizio meteorologico realizzato per la sagra bagnolese.

Sig. Gatta, innanzitutto complimenti per la previsione praticamente “azzeccata”.

Indubbiamente i riscontri ai step previsionali fatti a partire dal giorno 14 ottobre, con i successivi aggiornamenti, sono andati al di là di ogni più rosea previsione.

Aveva dei dubbi?

Il problema non era quello di avere dei dubbi, ma il fatto che una previsione, sempre soggetta ad essere aggiornata, sia stata pubblicata oltre 10 giorni prima dall’evento, risultava pur sempre di media-bassa affidabilità.

Perché si è verificato un riscontro così evidente?

Sostanzialmente quando si è in presenza di un campo di alta pressione così coriaceo, le possibilità di un repentino cambiamento del tempo è difficile dal realizzarsi.

Lei faceva rilevare l’oscillazione delle temperature, che nei cinque giorni presi in considerazione, sarebbero state altalenanti nella stessa giornata.

E’ vero. La previsione sulle termiche poteva essere soggetta anche a dei radicali cambiamenti. Ma la circolazione delle correnti mi hanno facilitato anche in questa previsione.

Un campo altopressorio, intervenuto a seguito di un episodio di maltempo (giovedì 27 ottobre) con i suoi massimi di pressione spostati verso il centro-nord europeo e con il flusso delle correnti disposte da est/nord-est, mi hanno permesso di sbilanciarmi, con buona dose di affidabilità, a dire che solo nelle prime ore del mattino e in quelle serali, dell’intera manifestazione, avremmo avuto temperature alquanto… frizzanti.

Nelle ore centrali l’innalzamento termico è stato relativamente evidente, pur sempre in presenza di addensamenti che accompagnati da una leggera ventilazione settentrionale, non permettevano alle temperature massime di salire oltre i 15°.

Sig. Gatta siamo entrati nel mese di novembre. Periodo tipicamente autunnale. Cosa aspettarci?

Fare una previsione mensile è sicuramente difficile. Per avere qualche indicazione di massima dobbiamo avvalerci di tasselli climatici molto complessi. E soprattutto verificarne la loro attendibilità. Quantunque, è molto probabile che la prima parte del mese di novembre si dovrebbe presentare alquanto movimentata.

Si spieghi meglio.

Mi attendo un progressivo peggioramento del tempo. Già a meta settimana saremo interessati da qualche precipitazione sparsa ma di debole intensità. Per il prossimo week-end soprattutto al nord e sulle regioni centrali tirreniche il peggioramento s’intensificherà. Fra la seconda parte di domenica 6, e soprattutto agli inizi della prossima settimana, il maltempo si porterà anche al sud-Italia.

In questo eventuale peggioramento potremmo avere anche qualche sorpresa di carattere freddo per il periodo?

Gli attenti osservatori si ricorderanno che avevo anticipato, nelle settimane scorse, la possibilità di avere un primo episodio freddo per la nostra penisola proprio in questo lasso di tempo. Tale eventualità la confermo e quindi mi attendo le prime nevicate sulle Alpi già a partire dal prossimo fine settimana. Sugli appennini, in particolar modo su quelli del centro-nord, le prime nevicate dovrebbero verificarsi fra la fine della prima decade e la metà del mese di novembre.

Chiaramente su questa previsione ci tornerò nei prossimi aggiornamenti. Non dimentichiamoci che siamo ancora lontani dall’ingresso dell’inverno e quindi prevedere l’evoluzione appena descritta, ha bisogno obiettivamente di ulteriori elementi che vanno valutati con estrema attenzione.

A conclusione di questa nostra intervista potrebbe darci qualche dritta sull’andamento meteorologico del prossimo inverno?

Questa è una richiesta che non può avere una risposta professionalmente adeguata. Le previsioni “sperimentali” sull’andamento di una stagione, pur avendo avuto negli ultimi anni qualche discreto riscontro, restano comunque alquanto labili. Nelle prossime settimane conto di pubblicare uno studio su tale argomento. Potrà essere letto sul sito dell’associazione. Comunque per darle un piccolo indizio, mi sento di affermare che nella stagione autunnale (soprattutto nel mese di ottobre) si sono verificate in alcune zone dell’emisfero boreale manovre che tendono a farmi dire che le premesse per la prossima stagione invernale sono del tutto diverse rispetto a quelle degli anni scorsi. Conseguentemente mi aspetto un inverno probabilmente più normale rispetto ai precedenti (soprattutto a quello dello scorso anno).Ma su questa ipotesi tornerò prossimamente.

Nel rinnovare i nostri ringraziamenti al sig. Michele Gatta, attendiamo con curiosità  le suddette previsioni riguardanti la prossima stagione invernale.