20.10.2016, L’iniziativa

Il Nero di Bagnoli è anche arte e cultura.

La location è il complesso monumentale di San Domenico, per secoli fulcro della cultura bagnolese; la produzione è assegnata a due associazioni: “A casa di…” e Palazzo Tenta 39 con la fattiva e preziosa collaborazione dell’istituto comprensivo “Michele Lenzi”, la regia è affidata all’artista bagnolese, Maria Rachele Branca (direttrice artistica dell’evento) supportata da Antonella Del Genio, i set sono tre: la terza edizione del concorso “La vacca di fuoco – i sogni di Morfeo”, Gira Balneolum gira e la Mostra di arte e artigianato locale; gli attori principali l’arte e la cultura. Non è il set cinematografico di un film ma la mostra di arte e artigianato realizzata in occasione dell’evento: Il Nero di Bagnoli.

Il concorso dedicato al rito ancestrale della vacca di fuoco, giunge alla terza edizione. La curiosità su questa tradizione unica nel suo genere nel panorama irpino, è stato il filo conduttore di un viaggio intrapreso nel 2014 da un gruppo di amici. In questi tre anni si è riusciti a coinvolgere in questa ricerca artisti di provenienze diverse, sia geograficamente che culturalmente. Ognuno di loro ha lasciato oltre alla sua personale interpretazione un nuovo quesito, in grado di stimolare ulteriormente nuovi temi legati alla Vacca di Fuoco. Oltre ad una ricerca antropologica sul nostro territorio i partecipanti sono riusciti ad apportare una visione contemporanea ed attuale di un tema ancestrale. Il bando è finalizzato alla conoscenza dell’antico rituale della “Vacca di Fuoco”, un enigma da risolvere. Questo rito senza tempo, che stimola la curiosità, si svolge durante la festa di San Rocco il 16 agosto. Da sempre è avvolto nel mistero, quali le sue origini, sacre o profane? Attualmente l’evento prettamente ludico e festoso è caratterizzato dal traino da parte di giovani uomini di una scultura di metallo che identifica una vacca carica di botti e fuochi d’artificio , nella piazza di Bagnoli. Il tema di quest’ anno è legato al sogno “I Sogni di Morfeo”, sogni come visioni, speranze, ricordi.

La novità di questa edizione del concorso è la sezione speciale, “ Il sogno nella fuscella dedicata ai ragazzi della Scuola Media “ M. Lenzi” di Bagnoli Irpino. Il contenitore del sogno è una fuscella! L’oggetto, destinato al formaggio e che contiene tutta l’antichissima cultura pastorale del Territorio, avrà questa volta un contenuto diverso. Gli alunni partecipanti al concorso materializzeranno il proprio sogno in una fuscella, attraverso tantissime tecniche ed infiniti materiali, da quelli naturali a quelli riciclabili. I ragazzi avranno la possibilità di “sognare” attraverso un libero, spontaneo e illimitato linguaggio creativo sperimentale!

Altra importante novità è l’iniziativa nata anche questa volta dalla collaborazione fra le due associazioni e l’Istituto comprensivo Michele Lenzi e che rientra nell’ambito delle mostre realizzate all’interno del complesso monumentale di di San Domenico.

“Gira Balneolum gira” è un intreccio sperimentale di idee, immagini, forme, suoni e parole che racconta il Territorio attraverso l’immaginario adolescenziale.

Il lavoro è il risultato dei seguenti progetti ideati e svolti durante l’anno scolastico 2015-16:

Esposizione delle fotografie realizzate con smarthphones dagli alunni delle classi terze di Bagnoli Irpino per il Progetto “ In campo” con Melina Mulas, Fotografa – Direttrice dell’Archivio Mulas di Milano e Direttrice artistica della Cooperativa sociale Minotauro, Alessia Lanzi, psicologa e coordinatrice del Progetto e Gabriella Aulisa, collaboratrice/artmaker e insegnante di Arte e Immagine.

“In campo” è un progetto sperimentale ideato dalla Cooperativa Sociale “Minotauro” di Milano e nasce da un’idea di Katia Provantini, Presidente della Cooperativa . E’ il frutto di un accurato lavoro da parte di psicoterapeuti, scrittori, poeti e artisti, finalizzato a far vivere ai ragazzi, attraverso la fotografia e il laboratorio creativo, esperienze altamente formative.

I ritratti di Melina Mulas ai ragazzi della Scuola Media di Bagnoli Irpino.
(I ritratti eseguiti dalla fotografa sono stati effettuati durante il percorso fotografico presso la Giudecca di Bagnoli Irpino).

“Le fotogiostrine” e “100 parole”, ideate da Gabriella Aulisa (artmaker-insegnante di Arte e Immagine).

* Le fotogiostrine” sono delle strutture girevoli che “ospitano”, in maniera un po’ giocosa a mo’ di giostra, sia le foto realizzate dai ragazzi che quelle di Melina Mulas.
*“100 parole” è un lavoro audio sperimentale realizzato con tutti i ragazzi della Scuola Media di Bagnoli e la gentile disponibilità degli insegnanti. E’ un lavoro creativo che nasce dall’idea di far raccontare dai ragazzi il proprio territorio anche attraverso “la parola”. Ogni parola contiene una propria bellezza, musicalità ed un’antica cultura popolare. Si tratta di parole dialettali che, pronunciate attraverso l’entusiasmo, la spontaneità e la freschezza adolescenziale, ben raccontano la flora, la fauna, il cibo, la terra, gli odori, i suoni, i colori, l’arte, i mestieri, le feste, il folklore ,la bellezza della natura e tante altre cose originali che ha avuto ed ha tutt’ora questo Territorio.

Il sottofondo musicale con fisarmonica è stato realizzato da due alunni di terza media, Danilo Nigro ed Emilio Gramaglia. Le voci sono di tutti gli alunni della Scuola Media di Bagnoli.

Il Nero di Bagnoli non celebra soltanto il tartufo e prodotti tipici locali, Il Nero di Bagnoli è anche arte e cultura. Buona visione.

IL MANIFESTO