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La tradizione della”Vacca di Fuoco”: genesi del fenomeno

26.09.2016, La segnalazione (di Angelo Parregna)

LA GIOVENCA ROSSA e L’ACQUA LUSTRALE (Libro dei Numeri: Nm 19, 1-10 )

[1] Il Signore parlo a Mose e ad Aronne e disse: [2] «Questa e una disposizione della legge che il Signore ha prescritto. Ordina agli Israeliti che ti portino una giovenca rossa, senza macchia, senza difetti e che non abbia mai portato il giogo. [3] La darete al sacerdote Eleazaro, che la condurra fuori dell’accampamento e la fara immolare in sua presenza. [4] Il sacerdote Eleazaro prendera con il dito un po’ del sangue della giovenca e ne fara sette volte l’aspersione davanti alla tenda del convegno; [5] poi si brucera la giovenca sotto i suoi occhi: se ne brucera la pelle, la carne e il sangue con gli escrementi. [6] Il sacerdote prendera legno di cedro, issopo, tintura scarlatta e gettera tutto nel fuoco che consuma la giovenca. [7] Poi il sacerdote lavera le sue vesti e fara un bagno al suo corpo nell’acqua, quindi rientrera nell’accampamento; il sacerdote sara impuro fino alla sera. [8] Colui che avra bruciato la giovenca si lavera le vesti nell’acqua, fara un bagno al suo corpo nell’acqua e sara impuro fino alla sera. [9] Un uomo puro raccogliera le ceneri della giovenca e le depositera fuori dell’accampamento in luogo puro, dove saranno conservate per la comunita degli Israeliti per l’acqua di purificazione: e un rito per il peccato. [10] Colui che avra raccolto le ceneri della giovenca si lavera le vesti e sara impuro fino alla sera. Questa sara una legge perenne per gli Israeliti e per lo straniero che dimorera presso di loro.

***

tradizione-vacca-di-fuoco-bagnoli-irpino-16-08-2016Il precetto del sacrificio della giovenca rossa è un comandamento difficilmente spiegabile, da un lato proprio per il potere delle sue ceneri capace di rendere puri gli impuri ma anche esattamente l’opposto e dall’altro lato per il suo significato morale e di profondo timore verso Dio. La relazione con il vitello d’oro, idolo adorato dagli Ebrei durante l’assenza di Mose sul Monte Sinai, risulta di altrettanza importanza allegorica, esattamente per il contrasto di impurita e sofferenza rispetto alla purezza del sacrificio ed alla sua redenzione.

La presenza di una giovenca totalmente di colore rosso, non utilizzata per effetture lavori e pura da ogni tipo di difetto rimane infatti un evento estremamente raro ed un mistero di fede, al punto che secondo la tradizione Ebraica solamente nove rosse pure giovenche sono state sacrificate dal periodo di Mose (c. 1300 a.C) alla distruzione del Secondo Tempio (70 d.C). Inoltre, il dettagliato rituale del sacrificio viene definito come essenziale per ottenere le ceneri utilizzate per l’acqua della purificazione: la venuta del Messia e la costruzione del Terzo Tempio, dipendono strettamente dalla presenza di una decima giovenca, rossa e pura, da sacrificare per rimuovere i peccati degli uomini grazie al suo simbolico sacrificio.

Il nono giorno del mese di Av del calendario Ebraico, corrispondente alla fine di luglio e l’inizio di agosto di quello Gregoriano, viene celebratoTisha B’av, un lungo digiuno seguito da luttuose preghiere in memoria della distruzione del Primo (586 a.C.) e del Secondo Tempio (70 d.C), occasione in cui, secondo un significato piu profondo, vengono anche riposte le future speranze di redenzione ed espiazione dei peccati.

A distanza di qualche giorno, si celebra Tu B’av, la festa dell’amore e della rinascita: le giovani ragazze non maritate, sia ricche che povere, danzano con vesti bianche tra i vigneti augurandosi di trovare un giusto compagno.

                                                                                                       

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