Non abbandoniamo i cani, fa male al cuore e … alle tasche
13.09.2016, L’appello di Ernesto Di Mauro
Sempre di più negli ultimi anni é cresciuta l’affezione dell’uomo verso gli animali, sopratutto i cani. Un cambio di visione radicale: l’animale passa dall’essere un mezzo da sfruttare per il lavoro ad un compagno di viaggio per la vita. É cresciuta così tanto che a volte si tende a personificare l’animale, molto spesso esagerando e degenerando. Vestitini obbrobbriosi, ‘pettinature’ da soubrette e cibi di ogni genere.
Affezionarsi ad un cane é molto semplice. Sono degli animali giocherelloni e simpatici, con le dovute eccezioni ovviamente. Ma poi l’affetto si affievolisce, fino a sparire. Il cane diventa un peso: bisogna dargli da mangiare quando si é fuori casa o portarselo con se, bisogna uscire ogni qual volta ha bisogno di fare i bisognini, bisogna portarlo dal veterinario e svuotarsi le tasche(se non “farsi cavare un molare”) ecc ecc.
C’é chi per amor resiste e chi per disonor abbandona, lo abbandona.
Molto facile abbandonare un essere che non ha capacità di difendersi e magari fare lo stesso male che gli si sta provocando. Oltre che molto facile, anche molto costoso. Infatti…
Ho letto un articolo molto interessante su quanto costi il mantenimento di un cane alle finanze pubbliche. In media, un Comune spende 2 mila euro l’anno per ogni cane che abbandonato, viene preso in custodia da un canile.
Facciamo un esempio, Bagnoli Irpino. Un paese ad alto tasso di abbandono/randagismo, vista la collocazione territoriale e viste le ingenti attività pastorali che necessitano del contributo dei cani, ma che ahinoi diventano incontrollabili dal punto di vista della proliferazione.
Se in un anno vengo “acchiappati” 10 cani, questi portano una spesa al comune di circa 20 mila euro annui. E 20 mila euro per un Paese come Bagnoli Irpino pesano come un macigno sul bilancio comunale.
Soldi che ovviamente gravano sulle tasse comunali e quindi sulle tasche degli stessi cittadini, “abbandonatori di cani e non”. E non penso che i cittadini, con la coscienza a posto, siano contenti di pagare tasse in più perché voi dovete fare gli stronzi, quanto stentano loro ad arrivare a fine mese.
Per non aggravare il bilancio comunale di spese ‘superflue’, il Comune si vede costretto ad attuare campagne di soppressione/sterilizzazione obbligate. E non é una cosa molto bella esser addirittura costretti a togliere la vita ad un essere vivente, a causa dell’ignoranza umana.
Al di là del vigliacco gesto di abbandonare un cane, sarete e saremo costretti anche a pagargli vitto e alloggio. Per cui prima di abbandonare un cane, pensateci bene. Anzi, prima di prendere un cane in affido, pensateci bene.