Cartoline da Bagnoli: Censimento Eternit
29.08.2016, La proposta di Giulio Tammaro (da “Fuori dalla Rete” – Agosto 2016, Anno X, n.3)
Apparteniamo a quella categoria di persone che girano per il paese, scattano foto e poi scrivono. Non abbiamo però la presunzione di essere uomini di cultura e tanto meno di essere storici locali, semplicemente amiamo il nostro paese e cerchiamo di renderlo, per quanto ci è possibile, un pochino migliore. Per qualcuno sarà “arte leggia”, gli stessi che probabilmente fanno della prevaricazione e della gelosia le loro doti migliori. E la passione per quest’ “arte leggia” che ci ha portato a ideare questa rubrica con l’obiettivo di segnalare le tante piccole problematiche che presenta il nostro paese e che risolte lo renderebbero più bello e funzionale alle esigenze dei cittadini. Siamo consapevoli che i problemi non si risolvono solo con la denuncia o con la protesta. Per quello che ci compete, proviamo a segnalare tali problematiche anche su indicazione di tanti cittadini che quotidianamente vivono dei piccoli disagi. Lasciamo l’onere, a chi ha avuto mandato dai cittadini di amministrare, di provare quantomeno a prenderli in considerazione e di cercare una soluzione. Il titolo, lo ricordiamo, è ovviamente provocatorio, la nostra Bagnoli viene fotografata in ogni suo angolo, noi con le nostre “cartoline” intendiamo osservarla da una prospettiva diversa.
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Censimento Eternit
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La cartolina che vi proponiamo in questo numero ha effetti cancerogeni, è una cartolina da osservare a distanza e prendendo le dovute precauzioni. Battute a parte c’è poco da scherzare quando si parla di amianto e dei suoi effetti nocivi sulla salute dell’uomo. Nonostante in Italia l’amianto sia stato bandito da oltre vent’anni è ancora una costante tra le case e i palazzi di tutte i paesi. Bagnoli non è esente e ciò è dimostrato dai continui ritrovamenti di lastre o tubi di eternit ai bordi delle strade o nei valloni del Laceno, (l’ultima segnalazione è avvenuta qualche mese fa dai volontari dell’Ekoclub di Bagnoli) e dai tanti manufatti: canne fumarie, tubi di scolo delle acque reflue, lastre per copertura, ancora presenti e ben visibili in tante abitazioni bagnolesi, specialmente in alcuni quartieri del centro storico.
L’eternit, quando a seguito degli eventi atmosferici inizia a sfibrarsi costituisce un problema igienico-ambientale e di rischio per la salute pubblica. L’amianto è un minerale fibroso e anche se è piuttosto friabile, le singole fibre sono molto resistenti e piccolissime. Le fibre piccole e leggere possono con grande facilità essere inalate. Di conseguenza si depositano nei bronchi e negli alveoli dei polmoni danneggiando i tessuti. Gli effetti dall’esposizione all’amianto possono essere devastanti. Il caso dell’Isochimica di rione Ferrovia ad Avellino è ancora sfortunatamente attuale e cosa ancora più grave gli abitanti di quella zona ancora oggi respirano i veleni che arrivano da quell’ opificio. Senza provocare inutili allarmismi, a Bagnoli fortunatamente non c’è nessuna Isochimica e nemmeno tonnellate di eternit sepolto sotto nessun piazzale ma ciò non toglie che una soluzione per salvaguardare la salute pubblica e per arginare il malcostume dell’abbandono di manufatti in eternit ai bordi delle strade e nei valloni va trovata.
Una possibile soluzione, per provare ad arginare questo diffuso malcostume di smaltire l’eternit sversandolo nei valloni, potrebbe essere quella di iniziare una raccolta dati su quanto eternit è ancora presente nel nostro comune. Proponiamo all’amministrazione comunale di indire un censimento, coinvolgendo l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale e le associazioni ambientaliste presenti sul territorio, di tutte le strutture ed edifici pubblici e privati che contengono ancora manufatti in amianto. Questo permetterebbe di fare un quadro generale della situazione e in seguito monitorare lo stato di conservazione e provvedere, dove necessario, alla graduale rimozione e allo smaltimento secondo i dispositivi di legge.
Ne va della nostra salute.
Saluti da Bagnoli.
Giulio Tammaro