20.08.2016, Il degrado ambientale (di Mimmo Nigro)

È di questi giorni l’ennesimo grido di allarme sull’emergenza amianto e rifiuti sull’altopiano del Laceno. A lanciare l’S.O.S. sui social network alcuni giovani bagnolesi che, preoccupati dal grado di inciviltà raggiunto, hanno preso coraggio e denunciato l’accaduto, postando sulla propria pagina fb alcune foto scattate in montagna che mostrano distintamente il degrado ambientale in atto.

Sono diventate tante (troppe) le aree del comprensorio Bagnoli-Laceno ubicate a piccole discariche abusive dove riversare di tutto, dal pericolosissimo eternit, ai pneumatici, agli elettrodomestici, al mobilio in disuso fino al materiale di risulta proveniente dai canteri edili. E il sospetto che a contribuire in modo determinante a questa barbarie siano gli abitanti del luogo lo si evince da tanti piccoli segnali, da alcuni reiterati episodi e dalla considerazione di merito che appare improbabile che avventori del weekend possano rischiare di percorrere alcune decine, se non centinaia, di chilometri per caricare sulle proprie autovetture e poi scaricare sulle nostre montagne “materiale ingombrante”.

E veniamo agli episodi segnalati.

All’indomani dell’esodo dei campeggiatori (prevalentemente bagnolesi) dalla Piana dei Vaccari a Laceno durante le festività di Ferragosto, anche quest’anno lo spettacolo che viene mostrato è allucinante: montagne di buste d’immondizia ai lati di secolari faggi, oltre a rifiuti di ogni tipo in prossimità delle aree utilizzate per l’allestimento e sistemazione delle tende da campeggio.

Antonio DI Capua su facebook denuncia: “E bravi…su 365 giorni salite a Laceno 2 giorni e andate alla piana dei vaccari perché solo là sapete arrivare e avete il coraggio di lasciare tutto questo schifo…non so se definirvi campeggiatori occasionali, campeggiatori per caso. Neanche campeggiatori va bene, perché già è un complimento… Comunque sia, l’anno prossimo statv a la chiazza!!!”

Ancora più sconvolta e disgustata è Marica Dell’Angelo che sulla propria pagina fb rivela: “Che bello decidere di andare a fare una passeggiata in montagna per respirare aria fresca e pulita e rilassarsi e …. trovare fiumiciattoli che puzzano di fogna con fondali neri, spazzatura e AMIANTO! Per non parlare di alberi tagliati di proposito per farli seccare e poi reclamarli al comune! BRAVI”.

Ermesto Di Mauto, scnsolato, ha commentato: “Perle ai porci.. Sto facendo numerose escursioni, rifiuti e lastre di amianto non mancano mai..”

Si respira una brutta aria in giro, quasi di rassegnazione dei cittadini per bene (per fortuna ancora la stragrande maggioranza) e di impotenza delle istituzioni che, quando investite del problema, provano comunque, tenacemente, a porre rimedio. Ma bonificata un’area si scopre subito dopo che ce ne sono altre dieci nuove in situazioni di degrado assoluto. Lotta impari, battaglia persa in partenza. La giornata ecologica organizzata in questi giorni dai ragazzi dell’associazione carabinieri (così come quelle organizzate in passato dall’amministrazione comunale) è un’iniziativa lodevole, ma probabilmente non più sufficiente.

Occorre provare a fare qualcosa di diverso, a scuotere (se possibile) di più le coscienze. Occorre innanzitutto dare l’esempio in famiglia. E poi ricercare fondi per finanziare e calendarizzare campagne di specifiche sulle tematiche ambientali, sul rispetto della natura e del territorio che ci circonda. Investire sulla formazione ed informazione tutta la comunità, a partire dai ragazzi della scuola primaria. Nel mentre, per quanto è possibile, intensificare i controlli e punire severamente i trasgressori. E sperare che fra qualche anno, quando cresceranno i nostri figli, ed i figli dei nostri figli, le cose possano davvero cambiare.

La testimonianza-denuncia  di cui sopra da parte di alcuni giovani bagnolesi e l’indignazione di tanti altri ragazzi su fb fa comunque ben sperare.

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LE FOTO

(In prossimità della Piana dei Vaccari a Laceno)

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LE FOTO

(In prossimità di Chianizzi-Colle-Molella a Laceno)