Bagnoli-Laceno, estate 2016 con turisti in calo
15.08.2016, Da “Il Quotidano del Sud”
Sentiti due operatori turistici del territorio, Gerardo Stabile e Tommaso Patrone.
Sarà un ferragosto in famiglia, comunque poco dispendioso, poco mondano, più agreste, più a misura di cittadino. Tra le mete preferite in Campania, restano dei punti saldi, il Terminio, sia dal fronte serinese che da quello di Montella, e il Laceno. Il clima non certo aiuta in Alta Irpinia.
Tempi già di bilanci? Proviamo con due protagonisti del territorio in doppia veste: rappresentanti di associazioni di categoria, ma anche operatori del settore.
Le presenze durante l’estate, come sono andate? «Discretamente» commenta Gerardo Stabile, albergatore e presidente di FederAlberghi Avellino, «più persone nei centri abitati che su a Laceno. Attendiamo però tanti turisti a cavallo di Ferragosto».
Più o meno sulla stessa lunghezza d’onda Tommaso Patrone, fresco presidente del Consorzio Bagnoli-Laceno a soli 32 anni, gestore di un bar giù in paese: «Rispetto all’anno scorso, calcolo una riduzione del 20-30% delle presenze». Una tendenza al ribasso che, secondo Patrone cresce: «Sicuramente c’è meno gente di dieci anni fa».
Ovviamente, nessuna rassegnazione. Solo tanta voglia di rimboccarsi le maniche e aprirsi a nuove sfide. La politica, su questo, sta provando a smuovere le acque.
Vedi Progetto Pilota. Il suo preliminare di strategia, in cui c’è tanto sul turismo (e una menzione particolare per Laceno). L’area dei 25 diventa ‘distretto turistico’, con agevolazioni fiscali e amministrative per chi vorrà investire nel settore. Senza dimenticare il protocolli d’Intesa già sottoscritti sulla riattivazione in chiave turistica dell’Avellino-Rocchetta e sulla Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, che potrebbero fungere da attrattori a favore di tutta l’Alta Irpinia.
Patrone giudica molto positivamente questi passi già compiuti, ma frena gli entusiasmi: «Vedremo quando arriveranno i fondi, come e chi li gestirà. Sperando che non vada a finire come nel post terremoto. Laceno, così come tutta l’area, ha bisogno di strutture ricettive. E in particolare, quassù, del rinnovo degli impianti di risalita. Il rifacimento di staccionate oppure il ripiantare fiori quasi ogni anno certo non può cambiare le cose».
Come dargli torto?