Coldiretti, nel 2016 previsto crollo della produzione di castagne
18.07.2016, Il Quotidiano del Sud
Sarà un 2016 nero per la castanicoltura irpina. Le previsioni della Coldiretti parlano di un crollo atteso del 95%. Rispetto a poche settimane fa – spiegano i tecnici di Coldiretti – la situazione è precipitata. Non si vedono ricci e per quei pochi che si intravedono bisogna sperare che arrivino a maturazione. Nel 2016 rispetto al 2014, quando pure ci fu un crollo della produzione di oltre l’85%, il crollo potrebbe superare il 95%.
“E’ un disastro per l’economia irpina – sottolinea il direttore di Coldiretti Avellino e Campania, Salvatore Loffreda – nel 2015 avevamo intravisto una ripresa del comparto ma la situazione è nuovamente precipitata. Sono necessari interventi immediati soprattutto utilizzando lo strumento del PSR 14/20. Chiediamo di attivare la misura 4 dando priorità alle aziende castanicole negli investimenti agronomici e di attivare a stretto giro le misure 5, 1 e 2, relative rispettivamente a ripristino del potenziale agricolo danneggiato da calamità naturali, al trasferimento di conoscenze e ai servizi di consulenza. Servono risorse da immettere nel comparto”.
Coldiretti sollecita inoltre la conclusione delle istruttorie per le calamità 2012 e 2014 e chiede di avviare l’iter per una nuova legge regionale sulla castanicoltura.
“Come misura di sostegno – spiega ancora Loffreda – è necessario prevedere una indennità per i castanicoltori per il ruolo ambientale che svolgono, grazie alla manutenzione di aree che altrimenti rischierebbero l’abbandono. Un’attività che aiuta a prevenire incendi e dissesto idrogeologico. In tal senso è utile prevedere opere di miglioramento agrario e di ingegneria naturalistica tradizionalmente realizzare nei castagneti da frutto”.