Una doverosa risposta al “signor nessuno”
20.06.2016, Email di Gerardo Stabile (presidente di Federalberghi Avellino)
Non è il caso di continuare su sterili polemiche e ridicole e-mail che al pari di altre andrebbero censurate e non pubblicate, ma essendo il tutto partito dalla mia lettera aperta (apprezzata e chiara per quanto la stessa voleva essere), purtroppo in seguito a due editti seguenti, una singola e unica risposta va data, ma solo per correttezza verso chi legge e non certo per chi scrive…. non sapendo nemmeno a che titolo, spesso vaneggiando e facendo dichiarazioni faziose a proprio uso e consumo.
In particolare riferimento alla mail da voi pubblicata il 15 giugno u.s. con la quale un tale che non si è nemmeno qualificato ha vaneggiato alcune frasi che, sinceramente, non andavano nemmeno pubblicate, vista la tristezza della forma e della sostanza in replica alla lettera aperta di cui sopra, e che per tali motivi non merita di certo alcuna risposta, visto che i fatti sono noti a chi di competenza e a chi, da persone corrette, chiedono e discutono.
Alcune precisazioni invece vanno fatte, e qui si esauriscono, all’articolo sempre da voi pubblicato il 18 giugno u.s.
Prima qualche considerazione puntuale rispetto alle dichiarazioni del mittente della mail di cui sopra (chi è, a che titolo, quale il suo potere decisionale? )
- Relativamente alla situazione Consorzio circa il recuperare gli assenti, a detta del sig… “nessuno” significava cedere a un ricatto, illegittimo ed illegale, e cioè azzerare i risultati di una votazione chiusa pochi giorni prima e non soddisfacente per gli (neo) assenti (visto che prima erano soci e alcuni anche consiglieri uscenti-candidati e non rieletti); a tal proposito il signor… “nessuno”, che non ha alcun rapporto e alcuna azienda eventualmente da associare, dichiara “a condizione di ripetere le elezioni degli organi consortili e rivedere le attuali cariche rappresentative” in e per conto degli “assenti”;
- Il citato neoconsorzio degli anni 2000 (cosiddetto Consorzio Tartaglia) era, per ricordarlo ai più, relativo all’aggregazione di artigiani e produttori che si sarebbero dovuti insediare nell’area PIP del Comune di Bagnoli Irpino;
- In merito ai dispetti ed atti vandalici, riservandomi un’azione legale di tutela, forse sarebbe il caso di dare ascolto alle tante voci di popolo, che allora come oggi, hanno raccontato nell’aria qualche storia che forse è la più plausibile di tutte, ma ovviamente essendo “voci” non potremmo mai trascrivere, ma di sicuro potrebbero far affiorare ricordi forse sopiti. Tanto è vero che il popolo bagnolese, spesso citato in maniera diffamatoria dal sig… “nessuno” è sempre stato estraneo a detti lamentati fatti.
- In merito alla situazione dei mancati accordi con le amministrazioni il signor… “nessuno” oltre a non aver titolo dimentica forse che gli accordi, per essere validi, debbono essere rispettosi di leggi e normative vigenti, e soprattutto non debbono essere lesivi degli interessi pubblici di un’amministrazione e della comunità che la stessa rappresenta, e soprattutto vanno discussi con gli amministratori e non di certo con il sottoscritto e/o con altri singoli cittadini/imprese/associazioni. Tra l’altro, nel caso ci fossero stati accordi validi, come mai non se ne trova traccia in atti ufficiali ? o, nel caso ci fossero, perché non hanno avuto seguito? Sicuramente per ragioni a me non note, o probabilmente perché non attuabili per legge.
Una ripassata alla storia, visto che il signor… “nessuno” ha ripercorso la mia con la suo consolidata faziosità, la facciamo per ricordare la Sua in quel di Bagnoli, sempre da ospite. Partiamo proprio dal Consorzio Laceno, quando alla fine dello scorso millennio presidente era l’Ing. Marzio Giannoni, e lo stesso signor… “nessuno” era alle dipendenze del Consorzio stesso, e quindi degli operatori tutti del Laceno, con “eccellenti risultati” per danni economici e di immagine (ultima una sentenza di pochi giorni fa che ha comportato ulteriori danni al Consorzio per circa €. 10.000,00. Poi la situazione SiceGroup, piano di sviluppo approvato con competenze pattuite di £. 70.000.000, e poi cancellato con un accordo transattivo per £. 13.000.000 pagati successivamente sempre dal Consorzio. Ancora vertenza rifiuti, con aggravio di more e interessi, e ce ne sarebbero tante altre di situazioni trattate allo stesso modo. Quindi per ritornar alle prime esternazioni del signor… “nessuno” si ricorda allo stesso che le sue spine le aveva già ben collocate nell’area residence, nello stesso periodo.
E’ ancora il caso di ricordare che grazie a qualche operatore del Laceno, nonostante tutto e commettendo un grande errore, il signor… “nessuno”, già in viaggio per la sua terra d’origine e liquidato dalla società Franco Giannoni, fu invitato a rientrare e collaborare con il Consorzio Laceno che gli assicurò un compenso, oltre vitto e alloggio. Unico ringraziamento, per chi lo conosce bene, è la sua volgarità quotidiana verso operatori e cittadini bagnolesi, e in senso più ampio Irpini, da lui considerati sempre una massa di caproni e pecoroni che non capiscono nulla.
Gli operatori successivamente sono dovuti più volte intervenire per “INTERDIRE” il signor… “nessuno” ed i suoi accompagnatori dal presentarsi presso i pubblici uffici e ai vari livelli istituzionali in rappresentanza del Consorzio stesso.
Interrotta sei mesi prima la carica di presidente dell’Ing. Marzio Giannoni, e quindi per coprire detto periodo il Consorzio con il voto unanime delle aziende iscritte e che, all’epoca, rappresentavano il 99% delle aziende esistenti nell’area, il sottoscritto fu eletto a presidente del Consorzio Laceno.
Ultima nota di merito è la sua cortese accoglienza riservata all’interno degli impianti, tanto da permettersi di cacciare fuori (da un suolo pubblico) una troupe della RAI, unitamente a amministratori, operatori e scorta della stessa troupe, con la sua solita educazione.
Per chiudere, e non assillare i lettori su questioni messe in piedi dal signor… “nessuno”, lo stesso a che titolo parla? con quale diritto?
Il sottoscritto, come ha sempre fatto, ci mette la faccia cosa che, con l’occasione, si chiede anche ai concessionari nella persona di chi li rappresenta legalmente e/o a chi ha potere di firma e di decisione, non a pseudo interlocutori; considerata soprattutto la loro assenza da oltre quindici anni all’interno del Consorzio e dalle attività della comunità bagnolese, o più ristretta del Laceno, lasciando i doberman legati al guinzaglio.
Le prossime discussioni, va senza dire, saranno fatte de visu e con chi ha voglia, potere e capacità di investire e rischiare in prima persona.
Scusi Signor Pluripresidente, Il signor nessuno si era dimenticato di non aver libertà di parola oltre quella di pensiero, ma considerato che non ho mai rappresentato niente e nessuno perché si preoccupa?
Quando i fatti non rispondono a raeltà, come quelli da Lei riportati, non ci toccano, non più di tanto.
Pertanto stia sereno, “nessuno” ha bisogno di tutele legali.
Per correttezza, Le rammento che avvertimenti tipo quelli da Lei minacciati, “tenere cani al guinzaglio” sono già stati rivolti ai concessionari, propio nell’anno 2005, che strano, se è a conoscenza di fatti riguardanti quel periodo, come ammette di aver sentito nell’aria, mi renda edotto, sono ancora interessato alla verità su quegli avvenimenti.
Signor Polifemo, Pluripresidente, Pluridecorato, il signor nessuno chiede parola.
Oltre le menzogne da Lei ampiamente rappresentate, può rispondere a quei fatti che ammette di aver sentito nell’aria ?
Mi ha molto incuriosito.
Coraggio dica, dica quelli veri. So aspettare!