Intervista a Tommaso Patrone neo presidente del Consorzio Turistico Laceno
03.06.2016, Di Giulio Tammaro (da “Fuori dalla Rete” – Maggio 2016, Anno X, n. 2)
Il futuro di Bagnoli passa attraverso lo sviluppo turistico del Laceno. Sembrerà una frase fatta, una di quelle frasi che abbiamo sentito migliaia di volte eppure quelle poche parole sintetizzano appieno l’attuale situazione bagnolese. Quando si parla di Laceno e di turismo non si può non ascoltare la voce di chi ci lavora e di chi vive quotidianamente la sua realtà. Tommaso Patrone è uno di questi, da tre generazioni la famiglia Patrone opera quotidianamente nel settore turistico, gestendo lo storico Bar Laceno in piazza Leonardo Di Capua, fondato dal nonno Tommaso nel 1950.
Oltre alla gestione del Bar da qualche mese ha un nuovo incarico, quello di Presidente del Consorzio Turistico Bagnoli-Laceno. Il Consorzio, nato oltre vent’anni fa grazie allo spirito di associazione di alcuni imprenditori turistici e con il contributo dell’Ing. Giannoni e di Tommaso Aulisa, dopo una prima fase di attività ha vissuto anni di stallo. Nel 2010 grazie alla fusione con il Centro Commerciale Naturale (guidato all’epoca da Vincenzo Patrone papà di Tommaso), l’associazione di piccoli imprenditori bagnolesi costituitasi qualche anno prima, il Consorzio fortunatamente ha ripreso la sua storica attività di promozione turistica del territorio.
Quale occasione migliore quindi per farci una chiacchierata e provare a tracciare un quadro generale dello stato di salute del turismo bagnolese.
Ringraziamo infine a nome della redazione del giornalino “Fuori dalla Rete” Tommaso Patrone per la disponibilità e la cortesia dimostrata nei nostri confronti e gli auguriamo un buon lavoro.
Quali sono i principali obiettivi che si è ripromesso di perseguire con la sua presidenza?
Provare a far diventare sia Bagnoli che Laceno una vera località turistica, perchè in questo momento pecchiamo di scelte sbagliate da parte degli operatori e non ….
Quali sono i punti di forza del Consorzio Turistico Laceno e quali invece quelli di debolezza su cui intervenire?
I punti di forza sono la voglia di fare e l’unione tra i consorziati, le debolezze sono al di fuori del Consorzio cioè la “mentalità”.
Qual è lo stato di salute del turismo bagnolese?
Secondo il mio punto di vista è pessimo …
Quali sono le difficoltà maggiori che i consorziati incontrano lavorando in questo territorio? Cosa manca alla località per essere davvero competitiva con le altre località turistiche?
Viabilità, visibilità e cattiva rappresentanza diplomatica. Sedi per l’intrattenimento ludico-ricreativo, impianti di risalita automatizzati, un sistema unico turistico e tutto ciò che mira al turismo sia invernale che estivo, quest’ultimo è dove puntare tanto.
In tanti si chiedono perché il Consorzio non sia riuscito a fungere da vero catalizzatore di tutte le attività commerciali presenti sul territorio. Molti operatori non hanno aderito all’ associazione e, sembra, non intendono farlo nemmeno per il futuro. Quali iniziative intende intraprendere per provare a convincerli?
Nessuna, se un ragazzo di trentadue anni crede in un progetto condiviso dalla maggior parte degli operatori turistici non vedo cosa dovrei fare per convincerli, l’importante è lavorare come squadra portando a casa risultati concreti. Il problema è di chi non c’è, è ora che tutti si assumano le proprie responsabilità per un bene comune. Comunque aderire al Consorzio è un impegno sia economico che di responsabilità, in un momento dove le partite IVA sono in enorme difficoltà. Ciò nonostante diversi imprenditori dopo le elezioni della nuova Giunta stanno aderendo.
Alcuni osservatori ritengono che nel ricambio generazionale tra gli operatori turistici del Laceno degli anni 60-70 e quelli attuali non si sia formata una nuova classe imprenditoriale capace di ammodernare le proprie strutture e saper cogliere i cambiamenti in corso. A queste accuse come risponde?
Che hanno centrato in pieno. Io, però, per il ruolo che ricopro non posso soffermarmi su ciò che non è stato ma su ciò che sarà.
La questione seggiovie è sempre di grande attualità. Il comune ha perso il famoso finanziamento di 15 milioni di euro per l’ammodernamento delle seggiovie e di tutto il comprensorio. Maggioranza, minoranza e gestori si rimpallano le responsabilità del mancato finanziamento. Qual è la sua idea in merito a questa spinosa vicenda?
Non l’ha perso né il Comune né i gestori ma tutti noi, il problema è che non si doveva arrivare a tutto ciò, ma pianificare gli interventi anno per anno facendo si, che si rispettavano da entrambe le parti i dovuti accordi, tutto questo serviva a non far perdere i famosi 15 milioni, perché questo finanziamento era utile per far riemergere l’economia della nostra località, per avere un Polo Turistico rinnovato e funzionante, come d’altronde c’è in qualsiasi altra parte turistica, diventando la cosidetta Cortina del sud.
Il Laceno, oltre alla questione seggiovie, presenta altre problematiche, fra queste ci sono la salvaguardia del lago e le grotte del Caliendo. Quali sono secondo il suo punto di vista le soluzioni per risolvere questi annosi problemi?
Progetti concreti, messa in opera, gestione e risorse economiche per il dopo, perché in pratica se si ha un progetto che viene finanziato e messo in realizzazione però non c’è la gestione, questo progetto si dichiara nullo perché viene chiuso il secondo giorno e viceversa ….
Come intende relazionarsi con l’Amministrazione comunale?
In modo aperto e sereno, il Consorzio ha bisogno del comune esattamente come il Comune ha bisogno del Consorzio. Sono due macchine che devono correre insieme e devo dire che in queste prime battute ho riscontrato molta disponibilità.
E con i gestori delle seggiovie, gli allevatori e le altre associazioni che operano sul territorio?
Con i gestori delle seggiovie già abbiamo avuto modo di confrontarci positivamente. Con gli allevatori siamo pronti ad ascoltare tutte le loro proposte. Con le associazioni, la maggior parte iscritte al Consorzio, rappresentano un punto di forza e non solo nostro.
Cosa fare per migliorare il “prodotto” Laceno?
Collaborare invece di creare contrasti inutili soprattutto personali.
In conclusione, facendole gli auguri e un grande in bocca al lupo per l’incarico ricevuto, le chiediamo come prospetta questo mandato in un contesto quale quello bagnolese e lacenese da sempre belligeroso e apatico?
Difficile ma stimolante. Crepi.