Ristrutturare la chiesa della Pieta’? Basta l’invio di una e-mail …
25.05.2016, La segnalazione (di Federico Lenzi)
Entro il 31 maggio tutti i cittadini italiani possono segnalare alle-mail bellezza@governo.it (del sito istituzionale www.governo.it) un luogo pubblico da recuperare, ristrutturare o reinventare per la comunità. L’iniziativa si poggia su uno stanziamento di 150 milioni di euro. Una commissione ad hoc stabilirà entro il 10 agosto 2016 a quali progetti assegnare le risorse.
In questa lodevole iniziativa, non potevamo non pensare d’inserire la nostra comunità. Da anni Bagnoli conta numerosi luoghi in attesa di provvidenziali interventi di recupero. In una nazione dove le lungaggini burocratiche lasciano fievoli speranze di recupero a questi luoghi, questi fondi si profilano come una grande opportunità.
In questa iniziativa il pensiero di ogni bagnolese andrebbe sul monastero di S. Domenico, ma la complessità degli interventi necessari fanno presagire come parziale l’intervento da anni in attesa di fondi. Inoltre, si presenta come un progetto altamente papabile, oseremo dire, per rientrare nei prossimi piani di finanziamento europei.
D’altro canto ci sarebbero da recuperare in via definitiva il castello longobardo con la giudecca, ma si tratta di un’area dove non è mai stato posto alcun vincolo archeologico a tutela e dove la strada appare abbastanza complicata.
Si potrebbe pensare alla chiesa di San Lorenzo dove a breve partirà il primo lotto di lavori e ancora non è stato completato/approvato il progetto riguardante il secondo lotto.
Oppure si potrebbe parlare dei quadri del Lenzi, del portale di S. Rocco o delle tante opere d’arte sacra ancora non restaurate.
Tuttavia, un progetto di recupero già approvato dalle autorità e in attesa di fondi è il completamento della chiesa della pietà con annesso romitaggio. La chiesa è stata recuperata alcuni anni fa dalla nobile iniziativa di alcuni volontari, grazie ai contributi della popolazione. Recentemente si è provveduto anche al recupero della tradizionale festa agli inizi di maggio. Al momento, nella chiesa si trova un affresco dell’Ecce homo tra “San Rocco” e “San Domenico”, certamente meritevole delle dovute opere di mantenimento dinanzi ai pregiudizi del tempo. L’eremo, crollato con il sisma del 1980, con il pozzo e le annesse strutture non ha mai subito interventi di recupero ed è stato invaso dalla vegetazione. Come non ricordare, poi, la storia di questa chiesa e il fasto che la circondò in passato? La storia locale vuole in quella località la presenza di un tempio pagano, divenuto poi un’edicola quattrocentesca della Madonna veneratissima dai pellegrini di passaggio e trasformatasi nell’odierna struttura nel seicento. Nello Zodiaco di Maria del 1715 sono numerose le grazie ricevute presso questa chiesa e sintuisce la presenza di continui pellegrinaggi.
Pertanto con queste poche righe cogliamo l’occasione per invitare a segnalare in massa alla mail bellezza@governo.it questo pezzo di storia bagnolese.
Un elevato numero di segnalazione avrà meno probabilità di passare inosservato, in questo caso una comunità unita potrebbe fare la differenza! Mancano pochi giorni alla scadenza del 31 maggio, pertanto se condividete gli intenti dell’iniziativa aiutate anche a diffondere la notizia.
*Si ringrazia per il fruttuoso confronto sull’iniziativa Giuseppe Perrina e Antonella Del Genio. Inoltre, si lascia spazio a correzioni, puntualizzazioni e opinioni varie essendo impossibile ricordare di getto tutte le opere d’arte bisognose di recupero conservate nel nostro paese.