Ode a Santa Nesta
14.05.2016, Email di Rocco Dell’Osso
Santa Nesta è, per antonomasia, la vera festa dei bagnolesi e per i bagnolesi! Caso più unico che raro in cui si ha il piacere vero, reale, di stare con i propri compaesani. Non ci sono turisti, ma soltanto familiari, amici, parenti, conoscenti, (quasi) tutti Bagnolesi.
Lo spirito di Santa Nesta traspare anche nelle persone che per vari motivi hanno vissuto o frequentato Bagnoli; trapela immediatamente nelle discussioni del tipo “lunedì che fai?” “Vado a Santa Nesta!” “ahaaa, iamu a la muntagna!”.
Lo stesso don Remigio, compianto parroco Bagnolese, che sicuramente ha amato Bagnoli come e più di un bagnolese, l’ha celebrata nella sacra triade paesana: “Santu Marcu, Santa Nesta e La Pietà”.
Santu Marcu e La Pietà hanno sofferto alti e bassi; Santa Nesta, invece, ha attraversato indenne l’ingiuria del tempo.
Sacro e profano convivono armonicamente senza problemi, come due facce della stessa medaglia.
Anche i fedeli a Santa Nesta sono più devoti, svaniscono o comunque sfumano conformismo e ipocrisia; Chi segue la Maronna r’ l’Addulurata, lo fa generalmente con sincera devozione (a la sagliuta, non a la scesa).
Ma la vera anima di Santa Nesta è la gioventù bagnolese, gaia, guascona; con baldanza e spensieratezza da sempre rallegra la giornata, dalla partenza al rientro.
Delizia il cuore guardare il loro entusiasmo, prendendo consapevolezza che fanno oggi quello che noi facevamo ieri, e i nostri genitori, i nostri nonni, prima ancora.
E i bambini sono già sulla buona strada.
Il giorno successivo (ma anche già dalla sera) i partecipanti alla festa sono immediatamente riconoscibili; volto abbronzato, scocche rosse sulle guance, umore medio-alto, felici e contenti.
Il tutto agevolato e favorito da quei magnifici “catalizzatori sociali” rappresentati dalle vivande, così come da vino, birra, grappa … e quant’altro (mi raccomando bevete con moderazione … e fate guidare gli astemi)!
Con questo spirito e con questa predisposizione d’animo ho immaginato la mia personalissima, quanto estemporanea …
ODE A SANTA NESTA
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Santa Nesta a la r’fesa,
la sagliuta cumm’è appesa,
mò c’arrivo a la cappella,
m’aggia fa na bella birra.
*
Santa Nesta a lu tornante,
qua la fame già s’ sente,
pizza chiena cu lu pezzente,
la merenda è compiacente.
*
Santa Nesta accussì bella,
facci fa a caccavella,
cu la nnoglia e li sasicchi,
ci facimu vicci vicci.
*
Santa Nesta a la muntagna,
facci coci tutti quanta,
cu lu vinu e cu la grappa,
la iurnata è na pacchia!
*
Santa Nesta a lu mandrizzu,
mò ci volu nu scapizzu,
sott’a l’ombra r’ na faia
è passata la iurnata.
*
Santa Nesta Vagnulesa
ci accuglimu a p’ la scesa,
n’uocchiu nun ver’a n’atu,
tenticamente a l’annu passatu!