Castagne, nuovo allarme per il cinipide
12.05.2016, S.O.S. (Il Mattino, Irpinianews)
I coltivatori in audizione: molte produzioni azzerate. Petracca: “Impegno doveroso. Necessaria strategia comune”.
“Per la crisi del comparto castanicolo garantiamo il massimo dell’impegno, ma è necessaria un’azione condivisa. Serve un’unità di intenti che allo stato non c’è. Il settore si sta riprendendo dopo gli anni di blocco totale della produzione, ma c’è ancora molto da fare”.
Lo dichiara Maurizio Petracca, presidente della Commissione Agricoltura del Consiglio Regionale della Campania al termine dell’audizione dedicata interamente alla produzione castanicola campana e alla crisi fitopatologica che vive ormai da anni. All’incontro erano presenti i rappresentanti delle organizzazioni di categoria e la Direzione per le Politiche Agricole della Regione Campania.
I coltivatori hanno rinnovato l’allarme per l’anno in corso: «Chi fa impresa si vedrà quasi azzerata la propria produzione – dice Salvatore Malerba, imprenditore ed esponente della Cia. L’avevamo paventato e purtroppo la realtà ci dà ragione. L’attacco del parassita si è di questi tempi triplicato. Ci sono colpevoli ritardi che non possono essere sottaciuti. La fitopatologia, conosciuta come cinipide calligeno, seguita da altre avversità tipiche del settore, da un decennio si è impadronita dei nostri castagneti, ma le strategie poste in essere negli anni scorsi sono state insufficienti».
“La questione – aggiunge Petracca – vede competenze diverse, ministeriali e regionali. Ci attiveremo perché la strategia complessiva, come avvenuto per altre aree italiane colpite da questo problema, possa trovare un’applicazione completa, omogenea e costante. Il settore castanicolo ha un suo evidente rilievo, soprattutto per la aree interne della Campania, dal punto di vista economico ed occupazionale. E’ perciò necessaria una forma di tutela efficace perché gli effetti della crisi possano essere superati in tempi ragionevoli”.