Bagnoli Irpino. Violenta la sorellina della compagna: arrestato
03.03.2016, Ottopagine.it
Orrore in paese. La sorella maggiore sapeva e forse favoriva le violenze per soldi.
Si sono aperte le porte del carcere per T. A., il giovane trentenne accusato di violenza sessuale aggravata nei confronti della cognata quattordicenne.
I fatti risalgono al 2014 quando l’adolescente, tra lacrime e pianti, rivelava gli abusi subiti ad una zia, sorella dell’imputato, che la convinceva a recarsi presso i Carabinieri della locale stazione di Montella dove venivano raccontati tutti gli episodi di violenza sessuale patiti dalla ragazzina.
Il racconto fatto in Caserma è tra i più torbidi: abusi ripetuti nel tempo non solo da parte del cognato ma anche da parte di altri uomini. Il tutto con l’assenso della sorella maggiore della giovane vittima che avrebbe addirittura, secondo l’assunto accusatorio sostenuto dalla Procura della Repubblica di Avellino, favorito ed incoraggiato gli incontri della sorella minore con il proprio marito e con altri uomini adulti, ricevendo in cambio da questi ultimi denaro e altre utilità.
Nel mese di Aprile 2015 scattavano le manette per la coppia e per un’altra persona di Bagnoli Irpino, A.M.
Ieri sera il tribunale di Avellino, in accoglimento della richiesta avanzata dal difensore del trentenne, l’avvocato Rolando Iorio, ha scarcerato T.A., concedendogli la misura degli arresti domiciliari.
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04.03.2016, Irpinianews
Avevano abusato sessualmente di una giovane, coppia finisce in carcere
Si sono aperte le porte del carcere per un 58enne e la sua compagna 37enne, entrambi residenti in un comune dell’Alta Irpinia, autori di ripetute condotte di violenza sessuale commesse alcuni anni fa ai danni di una ragazza.
I due sono stati tratti in arresto in esecuzione di provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Avellino, giudicati responsabili di violenza sessuale aggravata e continuata in concorso.
Rintracciati dai Carabinieri, dopo le formalità di rito la donna è stata tradotta presso la Casa Circondariale di Avellino mentre l’uomo presso la Casa di Reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi.