Duello Nigro/Pagnini: stop alla «corrispondenza privata» su PT39
16.02.2016, Il comunicato (di Mimmo Nigro)
La redazione web di PT39 informa che non pubblicherà più sul proprio sito altre missive che dovessero ancora pervenire dal sindaco di Bagnoli Filippo Nigro e dal direttore tecnico della società Giannoni Pietro Pagnini. E questo fino a quando non cambieranno forma, toni e contenuti finora assunti dai protagonisti dell’aspro confronto-scontro.
In tutti questi anni l’associazione ha sempre (o quasi sempre) dato voce a chi volesse esprimere pubblicamente il proprio pensiero e le proprie ragioni, anche le più dure, virulenti e polemiche. Le mail pervenute in questi giorni, però, si configurano sempre di più come corrispondenza privata (e quindi di nessuna rilevanza pubblica) tra persone che non si amano e che continuano fanciullescamente a rinfacciarsi responsabilità e colpe che interessano – poste in questo modo – sempre meno la comunità bagnolese.
Non ce ne vogliano gli interlocutori, ma la sensazione che si ha, peraltro condivisa da tanti concittadini che ci stanno contattando, è che il livello del confronto è scaduto di molto, che si continua a non fare chiarezza sulla questione “seggiovie” e che soprattutto ciò che ne esce irrimediabilmente a pezzi, dopo tutto questo battibeccare, è l’immagine del paese.
Il sito web di PalazzoTenta39 non può e non vuole prestarsi a questo gioco, non può e non deve diventare il blog o la bacheca personale di nessuno.
Se i due sfidanti intendono ancora continuare su questa strada, sono liberissimi di farlo. Dovranno però scegliersi un altro luogo ed una diversa arma per il loro duello. Il consiglio che possiamo disinteressatamente dare è quello di scambiarsi semplicemente i rispettivi numeri di cellulare: utilizzando whatsapp potranno continuare a darsele di santa ragione.
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P.S. Segnaliamo che è stata realizzata alcuni giorni fa (prima di questa tempesta) un’intervista a Pietro Pagnini che verrà pubblicata sul prossimo numero del giornalino “Fuori dalla Rete”. L’intenzione della redazione era quello di ricondurre sui binari di un confronto serio e costruttivo il dibattito sulle seggiovie e non solo. Mission impossible.