Stazione sciistica, scontro fra Sindaco e direttore Pagnini
26.01.2016, Il Quotidiano del Sud
Bagnoli. Seggiovie parla anche la minoranza.
È di nuovo polemica sui 15 milioni di euro per le seggiovie del Laceno. Ieri il direttore della stazione sciistica Pietro Pagnini paventava il rischio chiusura a causa della perdita del finanziamento «nonostante l’accordo con il concessionario e la sola mancanza di un passaggio in consiglio» . Insomma, la stazione sciistica più importante del mezzogiorno ha impianti obsoleti risalenti agli anni ’70 che attendono ancora di essere sostituiti.
La replica del Sindaco Filippo Nigro è immediata: «Se, come dice Pagnini, avessimo ratificato l’accordo in consiglio, il finanziamento non sarebbe comunque emesso» afferma il sindaco. In effetti la transazione a cui viene fatto riferimento è stata firmata da Giannoni e Comune ad ottobre 2014. Tre mesi dopo (14 gennaio 2015) però la Regione comunica che in considerazione dei rapporti intercorrenti tra ente e società concessionaria, il finanziamento si sostanzia in un vantaggio indebito alla società medesima, configurandosi come aiuto di Stato, ovvero: così come accordato non si può.
E infatti Nigro afferma, puntualizzando:«La presenza del gestore era motivo ostativo. Giannoni, purtroppo, da noi sollecitato, ha rifiutato tutte le nostre proposte per assicurare i 15 milioni, anche quello di un loro atto di generosità. Il problema? L’interesse a un certo corrispettivo economico impossibile da soddisfare». Da qui la battuta d’arresto del finanziamento.
Perso il treno dell’accelerazione della spesa, si spera nella prossima programmazione UE 2014-20: «Siamo in contatto con i nuovi dirigenti regionali per valutare come andare incontro al problema “gestore”. Ammodernare gli impianti, aumentare la portata ore degli sciatori, destagionalizzare l’offerta turistica, punti focali del progetto oltre alle nuove seggiovie, sono un’assoluta priorità. Non solo per Bagnoli, ma per l’intera Provincia».
Di diverso avviso Aniello Chieffo, leader della minoranza:«Finalmente anche con le dichiarazioni di Pagnini abbiamo capito di essere davanti ad un fallimento dalle conseguenze imprevedibili». Il consigliere rinnova l’accusa alla maggioranza di «aver pensato di fare i furbi percorrendo i soliti canali che hanno affossato il Sud» (le famose conoscenze) «per spartirsi da soli una gloria inesistente, assumendosi una responsabilità devastante senza sapere di cosa si trattasse. Ho già dato disponibilità ad apportare il mio contributo quando finalmente l’argomento sarà portato in consiglio e dopo che Nigro avrà riconosciuto la mancanza di un programma chiaro e definitivo, tra i motivi che hanno condotto al fallimento. Registriamo purtroppo, tre anni di silenzio senza un confronto politico reale nelle opportune sedi istituzionali» chiosa Chieffo.